Arsenico nell'acqua a Nizza, due soluzioni per superare l'emergenza

Arsenico nell’acqua a Nizza, due soluzioni per superare l’emergenza

Gianluca Santisi

Arsenico nell’acqua a Nizza, due soluzioni per superare l’emergenza

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lunedì 09 Dicembre 2024 - 13:10

L'annuncio del sindaco Briguglio durante una seduta del Consiglio comunale in adunanza aperta

NIZZA – L’acqua rimane non potabile a Nizza di Sicilia, per la presenza di valori di arsenico oltre soglia, mentre si studiano soluzioni. Alcune di queste le ha annunciate il sindaco Natale Briguglio nel corso di una seduta di Consiglio comunale in adunanza aperta. Erano presenti esperti dell’Asp, dell’Università di Messina e del Cnr. Il primo cittadino ha spiegato che è stato individuato un pozzo che presenta livelli di arsenico conformi ai limiti di legge. Con alcune modifiche tecniche, questo pozzo potrà essere attivato in tempi rapidi per pompare circa 10 litri di acqua al secondo, una quantità sufficiente per soddisfare il fabbisogno della popolazione durante la stagione invernale. Gli interventi includono la sostituzione della pompa di sollevamento, l’allaccio alla rete idrica comunale e la certificazione di potabilità da parte dell’Asp di Messina. I tempi di realizzazione non dovrebbero essere lunghi.

Una soluzione più a medio/lungo termine prevede invece la realizzazione di un impianto per la riduzione dell’arsenico nell’acqua. A tal fine, ha spiegato Briguglio, sono in corso anche interlocuzioni con il governo regionale per assicurare i fondi necessari, stimati in circa 400 mila euro. Contestualmente, il Comune sta lavorando in collaborazione con enti e aziende specializzate per la progettazione e la realizzazione dell’impianto.

Il parere degli esperti

Gli esperti hanno illustrato il fenomeno della contaminazione da arsenico nell’acqua potabile di Nizza di Sicilia, attribuendolo alla composizione geologica naturale del territorio. In particolare, è stata sottolineata la presenza significativa di arsenico nel suolo e nelle falde acquifere della Valle del Nisi, una zona naturalmente predisposta a concentrazioni elevate di questo elemento chimico, come già evidenziato da studi condotti dall’Arpa nel 2016. Inoltre, rilevazioni recenti nel Comune di Fiumedinisi hanno mostrato valori di arsenico superiori ai limiti di legge, confermando ulteriormente che la contaminazione è legata a fattori geologici naturali del territorio. Sono intervenuti Francesco Mirabella, ricercatore del Consiglio Nazionale della Ricerca; Giovanni Randazzo, ricercatore e professore ordinario dell’Università di Messina; Salvatore Lombardo, dell’Asp di Messina; Salvatore Patanè, ricercatore e professore onorario dell’Università di Messina.

Le dichiarazioni degli amministratori

“Per noi, la risoluzione tempestiva di questa criticità è di fondamentale importanza – ha detto il sindaco Natale Briguglio – così come la comprensione approfondita delle sue cause. Per tale motivo, ci siamo avvalsi della collaborazione di enti e istituzioni di comprovata competenza, nonché di esperti di altissimo profilo accademico. La sinergia tra queste diverse realtà istituzionali ci consente di affrontare la problematica con un approccio rigoroso e metodico, garantendo risultati affidabili e soluzioni efficaci, supportate da una base scientifica solida”.

“Il Consiglio Comunale in adunanza aperta – ha sottolineato il presidente Gaetano Scarcella – ha rappresentato un’importante occasione di partecipazione democratica per la nostra comunità, offrendo, sul tema specifico delle concentrazioni di arsenico riscontrate nell’acqua potabile, un forum in cui esperti di elevato profilo scientifico hanno fornito risposte concrete. Il loro contributo ha arricchito il dibattito, favorendo una discussione costruttiva e approfondita sulla gestione di una problematica così complessa. Inoltre, l’incontro ha offerto alla cittadinanza l’opportunità di esprimere le proprie preoccupazioni, creando uno spazio di confronto diretto con le istituzioni e le figure scientifiche coinvolte”.

“Sin dal primo momento – ha aggiunto Domenico Santisi, capogruppo di maggioranza – consapevoli della delicatezza della questione, abbiamo mobilitato tutte le risorse a nostra disposizione, sia sul piano tecnico che politico. L’allarmismo deliberatamente alimentato fino ad oggi dimostra come questioni che richiederebbero un approccio serio e collaborativo vengano invece strumentalizzate per fini politici. Questo atteggiamento non solo risulta nocivo, ma deve essere fermamente condannato, poiché crea danni gravissimi al tessuto economico del nostro territorio e della nostra comunità”.

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