Firmata oggi l'ordinanza del sindaco Giovanni De Luca. L'esito dei controlli effettuati nel centro collinare
FIUMEDINISI – Il sindaco Giovanni De Luca ha firmato un’ordinanza (n.58/2024) per disporre il divieto di utilizzo per fini potabili dell’acqua che sgorga dalle fontane Acqua Lagna e San Pietro, a causa della presenza di arsenico oltre la soglia consentita per legge. La decisione è conseguente ai risultati della analisi effettuate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di polimeri compositi e biomateriali (Ipcb), sede di Catania, con cui il Comune di Fiumedinisi ha stipulato un accordo di collaborazione.
Dai prelievi effettuati in data 8 novembre 2024 nella fontana pubblica dell’acquedotto comunale, sita in via Armo, è risultato un valore di 10.6 microgrammi/litro (μg/l), leggermente superiore al limite di 10 mentre alle sorgenti di contrada Vacco i valori registrati nello stesso giorno sono stati rispettivamente di 9.9 e 7.9 μg/l. Nel successivo prelievo, effettuato in data 26 novembre presso gli uffici comunali, il valore registrato è stato di 8.8 μg.
I valori di Arsenico sono risultati inferiori a 0.5 μg/l nella fontana Matrice e nell’acquedotto che attualmente serve la contrada Pedaria (sorgente Santissima), mentre si sono attestati a 7.8 μg/l per la fontana Ortora.
Il divieto per due fontane
Dal rapporto trasmesso oggi sono risultati invece considerevolmente oltre i limiti di legge i valori relativi alle fontane Acqua Lagna (21.8 e 22.8 μg/l e San Pietro (14.6 μg/l). Da qui la decisione del sindaco De Luca di vietare l’uso a fini alimentari della acque.
“Dalle prime risultanze – ha spiegato il sindaco De Luca – è di tutta evidenza che i valori del parametro arsenico siano determinati dalle caratteristiche naturali del terreno, che influiscono nelle falde acquifere di alcune delle sorgenti, fattore che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti tecnici. I valori del parametro Arsenico saranno inclusi nelle successive sessioni di analisi del laboratorio incaricato dal Comune e resi pubblici ciclicamente. L’Amministrazione comunale – ha concluso De Luca – si prefigge comunque l’obiettivo di abbassare i valori presenti nell’acquedotto comunale mediante soluzioni tecniche concertate con gli enti preposti, tra cui alcuni filtri specifici in corso di prova da parte del Cnr”.