Arsenico oltre soglia nell'acqua, stop all'uso potabile in due fontane di Fiumedinisi

Arsenico oltre soglia nell’acqua, stop all’uso potabile in due fontane di Fiumedinisi

Gianluca Santisi

Arsenico oltre soglia nell’acqua, stop all’uso potabile in due fontane di Fiumedinisi

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mercoledì 04 Dicembre 2024 - 19:56

Firmata oggi l'ordinanza del sindaco Giovanni De Luca. L'esito dei controlli effettuati nel centro collinare

FIUMEDINISI – Il sindaco Giovanni De Luca ha firmato un’ordinanza (n.58/2024) per disporre il divieto di utilizzo per fini potabili dell’acqua che sgorga dalle fontane Acqua Lagna e San Pietro, a causa della presenza di arsenico oltre la soglia consentita per legge. La decisione è conseguente ai risultati della analisi effettuate dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di polimeri compositi e biomateriali (Ipcb), sede di Catania, con cui il Comune di Fiumedinisi ha stipulato un accordo di collaborazione.

Dai prelievi effettuati in data 8 novembre 2024 nella fontana pubblica dell’acquedotto comunale, sita in via Armo, è risultato un valore di 10.6 microgrammi/litro (μg/l), leggermente superiore al limite di 10 mentre alle sorgenti di contrada Vacco i valori registrati nello stesso giorno sono stati rispettivamente di 9.9 e 7.9 μg/l. Nel successivo prelievo, effettuato in data 26 novembre presso gli uffici comunali, il valore registrato è stato di 8.8 μg.

I valori di Arsenico sono risultati inferiori a 0.5 μg/l nella fontana Matrice e nell’acquedotto che attualmente serve la contrada Pedaria (sorgente Santissima), mentre si sono attestati a 7.8 μg/l per la fontana Ortora.

Il divieto per due fontane

Dal rapporto trasmesso oggi sono risultati invece considerevolmente oltre i limiti di legge i valori relativi alle fontane Acqua Lagna (21.8 e 22.8 μg/l e San Pietro (14.6 μg/l). Da qui la decisione del sindaco De Luca di vietare l’uso a fini alimentari della acque.

“Dalle prime risultanze – ha spiegato il sindaco De Luca – è di tutta evidenza che i valori del parametro arsenico siano determinati dalle caratteristiche naturali del terreno, che influiscono nelle falde acquifere di alcune delle sorgenti, fattore che sarà oggetto di ulteriori approfondimenti tecnici. I valori del parametro Arsenico saranno inclusi nelle successive sessioni di analisi del laboratorio incaricato dal Comune e resi pubblici ciclicamente. L’Amministrazione comunale – ha concluso De Luca – si prefigge comunque l’obiettivo di abbassare i valori presenti nell’acquedotto comunale mediante soluzioni tecniche concertate con gli enti preposti, tra cui alcuni filtri specifici in corso di prova da parte del Cnr”.

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