"Beyond the Truth", l'arte semplice e seducente di Michele D'Avenia

“Beyond the Truth”, l’arte semplice e seducente di Michele D’Avenia

Laura Giacobbe

“Beyond the Truth”, l’arte semplice e seducente di Michele D’Avenia

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venerdì 22 Aprile 2016 - 22:08

Una personale che raccoglie i frutti migliori degli ultimi dieci anni di attività dell'artista: nature morte e figure femminili colte in momenti di quotidiana spontaneità.

“Beyond the Truth”, questa l’espressione che titola la personale del pittore e scultore Michele D’avenia, inaugurata pochi giorni fa alla galleria del teatro Vittorio Emanuele, nell’ambito della rassegna pittorica dal titolo “R-esistenza d’artista. Visioni d’arte contemporanea”.
“Al di là del vero”, una frase evocativa che certamente rende giustizia allo spirito che anima le opere protagoniste di questa collezione. La mostra, curata da Saverio Pugliatti e presentata con grande competenza dal Prof. Gianpaolo Chillé, raccoglie i frutti migliori degli ultimi dieci anni di attività dell’autore. Eccezion fatta per alcune sculture, si tratta prevalentemente di dipinti ad olio, suddivisibili in due grandi gruppi tematici: le nature morte e le figure femminili. In entrambi i soggetti, colpisce la mescolanza quasi irreale di materialità ed immaterialità. Il forte attaccamento al reale, riscontrabile nella scelta sistematica di scorci del quotidiano, non consente di ascrivere le opere alla corrente realista. “Sarebbe riduttivo parlare di realismo nel caso di D’Avenia” ha commentato il presidente del teatro Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi durante la cerimonia inaugurale, in accordo con quanto avrebbe successivamente affermato il Prof. Pugliatti: “E’ una arte che potremmo definire narrativa, poiché l’osservatore è immediatamente spinto ad immaginare la storia che si cela oltre le immagini; ma è anche un’arte seduttiva, che ha cioè il potere di condurre a sé l’occhio e lo spirito di chi guarda”. D’Avenia riconosce i suoi ispiratori nei grandi maestri del colore del ‘500 e del ‘600, ed in particolare guarda a Caravaggio quale modello ideale, salvo poi calare quanto da essi acquisito nella contemporaneità.

Nei gesti semplici del quotidiano, che l’artista predilige, c’è una ricerca costante della bellezza, un’attenzione a quei frammenti di splendore che costantemente attraversano le nostre giornate, senza che ad essi diamo il minimo peso. In questo vi è una caparbietà che è quasi commovente se si pensa ai ritmi frenetici della nostra noncurante modernità. La donna amata nell’atto di specchiarsi, o di svestirsi, non è provocatoria o ammiccante, ma naturale ed assorta, attraente nella sua spontaneità. Gli oggetti sembrano anch’essi dotati di pensiero, come la tazzina di caffè fumante, poggiata al davanzale, che aspetta di condividere un buongiorno con chi vorrà gustarne il contenuto.
Michele D’Avenia sorprende ed affascina per la semplicità e la maestria delle sue opere.

La mostra resterà aperta fino al 1 Maggio, dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 21:00. L’ingresso è libero.

Laura Giacobbe

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