Originale “Conversazione a tre” con il critico d’arte Diana e l’architetto Pantalena
Anche le Fabbriche Chiaramontane (FAM) di Agrigento aderiscono alla settima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa per il prossimo 8 ottobre dall’Amaci (associazione che riunisce i musei italiani d’arte contemporanea) in collaborazione con il Mibac per avvicinare il grande pubblico al complesso e vivace mondo dell’arte, presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze.
Le FAM, che dal 17 settembre scorso ospitano la mostra “Vite da Gallerista Nino Soldano”, curata dal critico Marco Meneguzzo e dedicata alla straordinaria collezione di opere del gallerista siciliano di origine e milanese di adozione, contribuiscono alla manifestazione dell’Amaci organizzando un incontro con lo scultore e orafo palermitano Mimmo Di Cesare. Presentato dall’architetto Gabriella Pantalena, Di Cesare sarà intervistato dalla giornalista e critico d’arte Giusi Diana, corrispondente dalla Sicilia per il prestigioso mensile Il Giornale dell’Arte. Tema dell’incontro sarà “Isola: tra gioiello e scultura”, un’ originale e colta conversazione a tre – che prenderà spunto da un romanzo di Italo Calvino – per conoscere da vicino la personalità e i momenti più esaltanti dell’artista che, trasferitosi a Milano negli anni Sessanta, ha avuto contatti con grandi esponenti del mondo dell’arte come Fontana, Scanavino e Dova, ha realizzato gioielli-sculture per Pierre Cardin e ha esposto in Italia e all’estero.
L’appuntamento è per le ore 18 alle Fabbriche Chiaramontane. L’ingresso alla Conversazione con Mimmo Di Cesare e alla mostra è gratuito.
Mimmo Di Cesare, biografia
Palermitano, Mimmo Di Cesare viene avviato dal padre all'arte orafa. Esordisce alla fine degli anni '50, a Palermo e Sciacca con le prime esperienze orafe e scultoree, disegni e progetti. Trasferitosi nel 1962 a Milano, ha contatti con Fontana, Scanavino, Fabbri, Dova ed altri; si lega alla Galleria Sebastiani Gioielli Contemporanei, esponendo a Milano, Roma, Firenze e Londra. Nel 1965 dà inizio al ciclo di opere aventi come tema il SOLE; usando materiali diversi, realizza gioielli e sculture che espone in vari musei e gallerie in Italia ed all'estero. Nel 1968 è invitato alla XIV Triennale Internazionale di Milano. Nel 1969 presenta le “Superfici solari” allo Schmuck Museum di Pforzheim e realizza alcuni gioielli-sculture per Pierre Cardin, esposti a Parigi e a Milano. Nel 1971 è a Londra alla Ewan Phillips Gallery e presenta alla XV Triennale Internazionale di Milano “Arrow 73”: 35 anelli in oro giallo, platino e smalto, pubblicati sul libro Electa “Gioielli d'Artista in Italia 1945-95” Il ciclo dei gioielli “L'Arco” e “Il Sole” viene esposto nel 1976 a Firenze ad Aurea Arte, nel 1977 in Brasile e nel 1978 a Milano all'ex Arengario. Nel 1979 si trasferisce a Castiglioncello, in Toscana, dedicandosi prevalentemente alla scultura e continuando l'attenta ricerca nell'arte orafa, realizzando gioielli esposti in Italia ed all'estero. Vittorio Fagone, Enrico Crispolti, Gillo Dorfles hanno firmato i vari testi critici. Mulas, Ballo e Scianna hanno fotografato le sue opere. Vogue, Bazar, Gala International, Electa e Mondadori hanno pubblicato i suoi gioielli. La Galleria Novecento di Domitilla Alessi a Palermo e la Galleria Borgogna di G. Schubert a Milano rappresentano l'artista per l'Italia. E' presente nel Museo Internazionale “Oro d'Autore” di Arezzo.