Venerdì l'attesa inaugurazione della mostra di Botero a Palermo

Venerdì l’attesa inaugurazione della mostra di Botero a Palermo

Redazione

Venerdì l’attesa inaugurazione della mostra di Botero a Palermo

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martedì 17 Marzo 2015 - 12:02

Le opere dell’artista colombiano sono arrivate in Sicilia domenica mattina dopo un viaggio intercontinentale dalla Colombia. La mostra “Via Crucis. La Pasión de Cristo” verrà ospitata nelle Sale di Duca di Montalto del Palazzo Reale fino al 21 giugno. L'evento internazionale fortemente voluto dal presidente dell'Ars, il messinese Giovanni Ardizzone

La mostra “Via Crucis. La Pasión de Cristo” di Fernando Botero sbarca a Palermo. Dopo aver fatto tappa a New York, Medellin, Lisbona e Panama, la mostra (costituita da 27 dipinti ad olio e 17 disegni) sarà ospitata nelle Sale di Duca di Montalto del Palazzo Reale dal 20 marzo al 21 giugno 2015. Promossa dall’Assemblea regionale siciliana, fortemente voluta dal presidente Giovanni Ardizzone, dalla Fondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia, quella di Palermo sarà l’unica tappa italiana.

Donate dall’artista al Museo di Medellin, sua città natale, nel 2012 le opere rappresentano uno dei grandi temi dell’arte fin dal XVI secolo. “Poi cominciò gradualmente a scomparire e, al tempo della rivoluzione francese, era praticamente scomparso. Oggi è inesistente”, ha spiegato l’artista a Beatriz Manz, docente di Geografia e Studi Etnici all’Università di Berkeley. “Non sono religioso, ma questo tema ha una bellissima tradizione artistica. A quei tempi, i pittori mescolavano la realtà quotidiana con la Storia (…) Mi sono preso la stessa libertà di mescolare certe realtà latinoamericane col tema biblico”.

Sull’apparizione dello stesso artista ne “Il bacio di Giuda”, Botero ha aggiunto: “Un’altra tradizione era quella di dipingere il proprio ritratto all’interno dei temi biblici. Masaccio accanto a Gesù nella Cappella Brancacci a Firenze, Pinturicchio negli affreschi di Siena e Michelangelo nel Giudizio Universale alla Cappella Sistina e via dicendo. Ho indossato il miglior vestito della festa per apparire accanto a Cristo. Non poteva essere diversamente”. Come nei dipinti su Abu Ghraib del 2005, anche qui crudeltà e dramma si espandono in forme rassicuranti, solide. Il corto circuito è assicurato e le tele già si attestano come momento cruciale dell’intera produzione boteriana. La “Passione di Cristo” secondo Botero, intende fornire una riflessione sul dramma della passione e morte di Gesù Cristo, e il lavoro presentato dimostra un cambiamento nelle motivazioni dell’artista, pur mantenendo la forza del proprio stile. “Ho fatto queste opere – spiega l’artista colombiano – perché è un momento fondamentale della vita di Gesù e perché è un argomento che è andato scomparendo poco a poco nella storia della pittura: non ci sono elementi satirici in questo lavoro che è pervaso di grande rispetto”.

Sono state aperte nella mattinata di lunedì nelle Sale Duca di Montalto di Palazzo Reale a Palermo le casse contenenti i 27 dipinti e i 17 disegni del celebre artista colombiano. All’apertura delle casse erano presenti i responsabili per la Fondazione Federico II e del Museo de Antioquia di Medellin. “Le opere”, afferma Carolina Chacon, commissario del museo colombiano, “sono partite una settimana fa da Medellin e trasportate in aereo, facendo scalo a Bogotà, Lussemburgo e Milano Malpensa. Da qui via terra verso il porto di Genova, dove sono state imbarcate sulla nave per Palermo. Stamane abbiamo controllato meticolosamente, secondo quanto previsto dal protocollo del Museo, che le opere si trovano nello stesso stato in cui si trovavano prima della partenza”.

L'evento sarà un appuntamento di rilievo internazionale al quale l'esponente messinese dell'Udc Giovanni Ardizzone ha voluto puntare per regalare alla Sicilia un momento di grande livello artistico e culturale che non avrà, è bene sottolinearlo, altre tappe in tutta Italia. Per una volta faremo notizia in senso positivo.

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