Il progetto presentato da un’ATS di cui il Comune è capofila, si è classificato 18° sui 25 lavori che hanno ottenuto finanziamento, il cui decreto è stato pubblicato sul sito della Regione. Si attende solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. in tempi di "magra" le risorse “intercettate” dall’assessorato all’arredo urbano permetteranno il recupero storico e architettonico degli spazi
Quando di mezzo ci sono finanziamenti regionali, si preferisce andare sempre con i piedi di piombo, ma in questo caso i dubbi sono quasi del tutto dissipati. Nelle graduatoria di merito approvata dal dirigente generale dell’Assessorato ai beni culturali della Regione Sicilia, riguardante il bando di gara sulla “Valorizzazione di contesti architettonici, urbanistici e paesaggistici, connessi alle attività artistiche contemporanee”, c’è anche Messina. La città dello Stretto ha infatti ottenuto il finanziamento (l’ultimo passaggio da consumare è la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale) per il “Progetto di riqualificazione urbana e funzionale delle scalinate del centro storico di Messina e per il loro utilizzo quali contenitori di arte contemporanea”, più semplicemente Scalinate dell’Arte.
Una partecipazione, quella al bando regionale, voluta dall’assessorato all’arredo Urbano di Elvira Amata, che affiancata ai tecnici del competente dipartimento ha sostenuto il progetto valutato positivamente da Palermo. 90 i lavori presentati in tutta la Sicilia, 25 quelli finanziati, Messina 18^. La prima tranche delle somme destinate agli interventi della “Linea 3.1.3.2” (il 70%) è di quasi 19 milioni di euro, mentre la seconda, il restante 30%, di 8 milioni.
Il progetto messinese, (RUP, l’arch Giovanni Berenato) otterrà un milione di euro. Esso è frutto di un’ATS di cui il Comune è capofila e di cui fanno parte la Provincia Regionale, l’Associazione Team Project e un gruppo di giovani architetti: Daniela De Domenico (capogruppo), Alessandra Abate, Luca d’Amico, Mariafrancesca Gioffrè, Luisa Pitrone, Alessandra Malfitano.
Gli interventi permetteranno la riqualificazione di alcune delle più importanti scalinate cittadine, sette in totale, ricadenti nella via XXIV Maggio, l’antica strada dei Monasteri, realizzate dopo il 1908: si tratta della scalinate Caglià-Ferro, Sant’Anna, San Gregorio, Rampa della Colomba, Rosa Donato, Rampa Operaia, Mons. Francesco Bruno.
Luoghi a molti cittadini forse sconosciuti, o meglio ancora “evitati”, poiché il degrado e il buio che finora ne hanno contraddistinto il percorso hanno reso le scalinate mete prediletti di vandali e malintenzionati. Se tutto dovesse procedere per il verso giunto, tali spazi diventeranno invece luoghi di incontro e di piacevole relax, in nome e all’insegna dell’arte. Ed è proprio quest’ultimo l’aspetto che ha reso “appetibile” il progetto presentato dal Comune di Messina.
Ciascuna scalinata, infatti, sarà tappa di un percorso della cultura che ha come meta finale proprio il pala-Antonello da Messina, dove via XXIV maggio si conclude. Ogni luogo verrà però dedicato ad una diverso volto dell’arte, ricreando un “Parco d’arte ambientale”. E’ questo il “guizzo” dei giovani architetti che l’assessore Amata ha deciso di coinvolgere nel progetto affinché la riqualificazione non sia solo “fisica” ma anche architettonica. Sulla base di tale obiettivo, proposito degli architetti, anche a supporto dei finanziamenti del Po Fers Sicilia 2007/2013, è quella di sfruttare il nuovo potenziale delle scalinate organizzando eventi artistici, ipotizzando il pagamento di un biglietto dal costo simbolico, che servirà per sostenere e realizzare le iniziative programmate.
L’idea è anche quello di redigere un bando per gli studenti del liceo artistico che si occupino del disegno grafico della cartellonistica e dei biglietti, “a memoria” delle iniziative e per accrescere l’interesse anche tra i giovani. Tutto ciò per riappropriarsi e avere una maggiore cura degli spazi cittadini e recuperare il senso di appartenenza alla. “Infine – si legge ancora nella relazione descrittiva – i costi per la progettazione e realizzazione delle varie installazioni, trattandosi in ogni caso di strutture precarie e smontabili realizzate con materiali ecocompatibili, possono essere supportati da sponsor e portatori d’interesse privati, e saranno valutati e quantificati caso per caso”.
Proposte su cui cominciare a ragionare, in attesa che i tempi burocratico-amministrativi regione-comune, speriamo non biblici, maturino. Per avere un’idea concreta di come le scalinate, oggi segno di abbandono, potrebbero diventare, vi proponiamo su photogallery tutti i fotomontaggi realizzati dal gruppo di architetti e sottoposti anche all’attenzione del dipartimento regionale che ne ha valutato la validità. Di seguito le schede descrittive di ciascuna scalinata e i relativi temi artistici. Buona passeggiata.
(ELENA DE PASQUALE)
SCALINATA CAGLIA’ FERRO E SCALINATA SANT’ANNA: PARCO LUDICO D’ARTE. Data la loro particolare posizione perpendicolare, queste due scalinate descrivono un angolo all’interno del quale vi è un’area di circa 400 mq attualmente occupato da baracche e casupole. Per la riqualificazione di quest’ambito si è pensato a un parco ludico d’arte, in modo da svolgere una fondamentale funzione ricreativa, sociale, ambientale e culturale e costituire un punto di riferimento per i bambini del quartiere e di tutta la comunità cittadina. Il parco sarà raggiungibile percorrendo le scale, lungo le quali si dislocheranno oggetti e giochi di richiamo per i bambini.
SCALINATA SAN GREGORIO: CONTEMPORANEE PROIEZIONI. L’aspetto scenografico di questa scalinata, dalle rampe sinuose, evoca richiami cinematografici. Sulle due piattaforme verranno presentate installazioni di artisti, e nei ripiani su grande schermo accostato alle pareti cieche presenti saranno proiettate le opere realizzate da artisti operanti tra videoarte e cinema. In omaggio al cinema e agli attori messinesi, prevediamo attività parallele allo svolgersi del Festival del Cinema dello Stretto.
RAMPA DELLA COLOMBA: CENTRO D’ARTE E NATURA. La tematica «arte e natura» è al centro del progetto artistico proposto come cooperazione culturale che possa coinvolgere l’Orto Botanico, i florovivaisti e il Comune di Messina. Il progetto permette di scoprire artisti contemporanei, che verranno invitati. La Rampa della Colomba è quindi anche un Centro d’Arte e Natura interamente dedicato alla relazione tra la cultura e la natura, la creazione artistica e l’estro paesaggista, il patrimonio culturale e la contemporaneità. Mostre fotografiche e di arti plastiche, rappresentazioni di spettacoli viventi e proiezioni riguardanti l’ambiente e il paesaggio compongono un programma vivace e diversificato per tutto il corso dell’anno. Noti artisti di fama internazionale e giovani talenti vengono ospitati a Messina e invitati a intervenire.
SCALINATA LA ROSA DONATO: MESS’IN SCENA TEATRALI. La vicinanza a numerosi istituti scolastici rende questa scalinata particolarmente frequentata dagli studenti, pertanto il progetto individua il luogo idoneo per l’esibizione di giovani gruppi musicali, performances e piccole rappresentazioni teatrali. Oltretutto, i due pianori più ampi, presenti alle estremità, offrono la possibilità di realizzare dei piccoli palchi per le messe in scena degli artisti. I ripiani intermedi, raggiungibili da rampe amovibili, ospiteranno postazioni di schermi o pannelli mediante i quali sarà possibile interagire con altre opere d’arte.
RAMPA OPERAIA: ALLESTIMENTI PER ARTISTI-ARTIGIANI. Pensato per creare occasioni rivolte agli artisti-artigiani di manifatture locali, che non operano nell’individualità, ma maturano e realizzano le loro opere in un confronto serrato con altri artisti. Si prenderanno in considerazione gli eventi ove prevale l’aspetto pedagogico e sociale: il risultato di tale ricerca avrà la peculiarità di un lavoro strettamente legato alle tradizioni e mestieri locali. Sono previste delle postazioni per la realizzazione dei manufatti e delle basi per posizionare le opere finite. Consideriamo fondamentale il concetto di “arte partecipata” quindi l’interazione con le associazioni di artigiani per la divulgazione di Arti e Mestieri e gli alunni delle scuole di ogni livello.
SCALINATA MONS. F. BRUNO: PRELUDIO AL PALACULTURA. L’aspetto semplice e rettilineo di questa scala, come in un percorso museale, è destinato a esposizioni di opere scultoree di artisti siciliani e internazionali, che verranno selezionate attraverso dei concorsi in collaborazione con il Comune di Messina e/o con il Circuito dei Giovani Artisti. Le sculture saranno posizionate su basi metalliche poggiate nelle grandi aiuole a sinistra della scala. La prossimità al Palacultura, e quindi anche il sistema di sorveglianza qui presente sarà utile alla fruibilità e tutela delle opere esposte. Si propone anche la cooperazione con il Museo Regionale di Messina, dando la possibilità ai numerosi reperti archeologici della città qui depositati di avere una collocazione definitiva.
Queste scalinate sono belle così come sono. Basterebbe pulizia e senso civico da parte dei cittadini. Speriamo non vengano impiantate orribili installazioni artistiche spacciate per arte (vedi pensilina di Piazza Cairoli) ma che in realtà deturpano l’ambiente. Perchè a Messina non si possono fare le cose più semplici? Chiedere fondi per altre opere era difficile?
Bello… la riqualificazione della città và fatta a piccoli passi… direi ottimo non solo per noi messinesi… ma anche per quei poveracci di turisti che vedo sembre transitare da quelle parti con cartine stropicciate fra le mani nella speranza di trovare l’EMERGENZA ARCHITETTONICA indicata in piantina… COMPLIMENTI AI COLLEGHI!!!
Nella città dell’utopia e dello spreco,ancora una volta si spenderà denaro per “scene artistiche”discutibili,lasciando poi tutto al degrado per mancanza di sorveglianza! Perchè invece non limitarsi a ripulire, curare le piante,illuminare adeguatamente e mettere tabelle che illustrino i personaggi cui le scalinate sono intitolate e, con il denaro risparmiato,estendere gli interventi ad altri spazi? Se proprio si vuole creare uno spazio artistico, perchè non valorizzare la galleria Inps, che può esser chiusa di notte?
Esatto. Abbiamo visto la fine delle piazzette artistiche dell’aria, terra … ABBANDONATE!
Relativamente all’articolo devo rilevare alcune imprecisioni circa la realizzazione degli spazi da adibire ad incubatori di arte contemporanea. Il progetto di marketing terrritoriale, redatto unicamente dalla Team Project e da me rappresentata, prevede una consistente quantità di eventi da realizzare per la fruizione delle 7 scalinate e per la gestione, ancora più articolata, quali incubatori di arte contemporanea. Le informazioni che sono state rese al giornalista, sono lacunose e frammentarie, giacché sostanzialmente differenti rispetto al sistema di gestione presentato a finanziamento regionale.
Ritenendo doveroso, dare una informazione più completa e puntuale, rimango nell’attesa di un contatto per poter contribuire correttamente alla divugazione corretta della notizia.
Grazie
Giovanni Lucentini