La vicesindaca annuncia lo scorrimento della graduatoria
150mila euro per un asilo al Matteotti e 350mila euro per un altro a Briga Marina. La giunta De Luca aveva presentato i progetti a valere sui fondi Po Fesr (Piano operativo Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-20, misura 9.3.1, erano stati dichiarati ammissibili ma ora non sono stati finanziati per carenza di fondi.
L’anno scorso il sindaco Cateno De Luca aveva dato il finanziamento per certo, non è andata così. Da qui la critica del Movimento 5 Stelle, in particolare della deputata regionale Valentina Zafarana e della consigliera comunale Cristina Cannistrà.
La replica della vicesindaca Carlotta Previti: “I progetti non sono stati finanziati per soli 3 punti, che non sono stati attribuiti solo perché le operazioni non riguardavano beni confiscati alla mafia (note riportate a margine del ddg-decreto del direttore generale numero 191) e non per la scarsità e l’inconsistenza dei progetti, che sono esecutivi”.
Sono stati finanziati 35 progetti su 66, due sono stati eliminati (Lampedusa e Linosa) e i due del Comune di Messina si sono classificati al 43esimo e al 44esimo posto, quindi al sesto e settimo posto tra quelli non finanziati.
Ma “Messina non rimane a bocca asciutta” perché “attraverso l’articolo 5 della Convenzione di Agenda Urbana, attiviamo lo scorrimento della graduatoria della misura 9.3.1 del Po Fesr. I cantieri si apriranno appena trasmesso il decreto di finanziamento”.
In attesa del finanziamento, la vicesindaca Previti ricorda che “l’Amministrazione ha ottenuto 3 milioni (delibera Cipe 15/2019) di premialità per finanziare la ristrutturazione di tre asili nido: Serri, Capitan Traina e via Brasile; su Agenda Urbana è stata finanziata con 1.9 milioni la realizzazione di due asili nido, uno al Cep e uno a Granatari”.
Infine, tema spostato sulle baraccopoli e sulla proposta di legge in Parlamento, col carico del sindaco Cateno De Luca, che definisce i 5 Stelle “asini volanti… con una subcultura, che mistificano e manipolano la realtà”.