Azienda in liquidazione dal 2011: "Da allora solo promesse e sempre tempi da definire". Mercoledì incontro in municipio. Bolognari: "Azione comune per vero risanamento"
TAORMINA – Tregua ed attesa. Il sit-in che i lavoratori dell’Asm di Taormina avevano programmato per martedì è stato sospeso in seguito alla convocazione in municipio per il giorno successivo, mercoledì, alle 15, 30. Franco Micalizzi (Cgil), Concetto Pirri (Cisal), Giuseppe Panarello Uil e Francesca Gullotta (Ugl) hanno “ringraziato il sindaco, Mario Bolognari per la dichiarazione a mezzo stampa, interpretando anche il pernsiero dei 49 dipendenti effettivi, che fanno parte dell’organico Asm”.
Azienda in liquidazione da 10 anni
I sindacati hanno tenuto a precisare che l’Asm venne posta in liquidazione il 22 settembre 2011 dal Consiglio comunale e “da allora ad oggi di riunioni dei lavoratori con le Amministrazioni comunali che si sono susseguite nel tempo ce ne sono state molteplici, senza mai, purtroppo, aver ottenuto esiti positivi. Azi, solo promesse e sempre “tempi da definire”. A tutt’oggi, dopo 10 anni, non si hanno ancora tempi certi per la fuoriuscita della liquidazione da parte dell’Amministrazione comunale, con tutti i risvolti che ne derivano per i lavoratori. “L’Amministrazione comunale – spiegano i sindacati – non ha mai ratificato i contratti per i servizi svolti da Asm (contratti Tpl manutenzione acquedotto e pubblica illuminazione, trasporto scolastico), peraltro servizi espletati con puntualità ma non retribuiti del tutto causando gravi difficoltà economiche nelle casse Asm, mettendo a rischio gli stipendi dei lavoratori che, per la seconda volta dall’inizio della pandemia, sono stati posti in cassa integrazione in deroga.
I lavoratori: “Stanchi del passato”
Pertanto, stanchi del passato – chiosano i rappresentanti sindacali – auspichiamo che veramente da mercoledì 13 gennaio prenda avvio la svolta definitiva di un’azione comune per il vero risanamento dell’Azienda e conoscere l’indirizzo Politico che si intende portare avanti. Siamo certi che l’Amministrazione comunale per senso di responsabilità, già ampiamente dimostrata dai lavoratori dell’Azienda (vedi i periodi di cassa integrazione, compreso l’attuale), non si limiterà ad un semplice pourparler, ma si attiverà concretamente venendo incontro alle esigenze dell’Asm e dei suoi dipendenti. È del tutto ovvio che, vista la situazione economico-finanziaria che attraversa la Municipalizzata, purtroppo l’unica strada percorribile in tal senso non può che esplicarsi, per i motivi ampiamenti dibattuti, attraverso il versamento nelle casse della municipalizzata di quelle somme sufficienti a garantire il proseguimento delle attività aziendali, fino all’inizio del periodo estivo. Se così non fosse ci vedremmo costretti, nostro malgrado, ad attivare tutte le azioni utili per salvaguardare i diritti dei dipendenti Asm. Cominciando, con il richiedere al liquidatore, Antonio Fiumefreddo, di sospendere immediatamente i servizi resi per conto del Comune di Taormina da parte della municipalizzata. Infatti sarebbe un controsenso, da un lato, porre i lavoratori in cassa integrazione e, dall’altro, continuare a garantire l’erogazione dei servizi senza che gli stessi vengano liquidati da parte dello stesso Comune.
La questione morale
Per quanto riguarda la questione morale richiamata dal sindaco di Taormina su cui siamo pienamente d’accordo – proseguono i sindacati – desideriamo ricordare che per ben due volte, nel giro di tre mesi (il 3 luglio e nel mese di ottobre 2019) i lavoratori Asm, tramite alcune sigle sindacali, avevano fatto presente all’attuale amministrazione, nonché anche a quelle passate, tutti i punti critici presenti all’interno dell’Azienda, cosi come siamo certi hanno fatto anche i dipendenti degli altri Enti pubblici presenti sul territorio e non solo e come è giusto che sia quando si gestiscono risorse della pubblica amministrazione, perché l’omertà davanti al verificarsi di determinati fatti non fa parte dei lavoratori di questa nostra Azienda. Pertanto – concludono i sindacati – fa bene il sindaco a richiamare l’attenzione su tale tema, su cui troverà sempre al suo fianco i lavoratori di Asm”.
Bolognari: “Spero di… concquistare i sindacati”
Il primo cittadino ha dal canto suo dichiarato che “a seguito di una interlocuzione informale, le organizzazioni sindacali dell’Asm hanno sospeso il sit-in previsto per giorno 12. Avremo un incontro il giorno successivo, alle ore 15,30. Desidero ringraziare le sigle sindacali per questa opportunità, ribadendo nel contempo che da parte dell’Amministrazione comunale non c’è nessuna tattica dilatoria, ma una reale difficoltà tecnica ad attuare l’indirizzo politico deciso e che porteremo certamente avanti, ma con tempi ancora da definire. La politica di risanamento organizzativo, finanziario e morale concordato con l’attuale liquidatore ha bisogno di un concorso di volontà e azioni, comprese quelle del sindacato. Mercoledì prossimo – conclude Bolognari – spero di poter conquistare anche il sindacato per una azione comune e per un vero risanamento dell’azienda”.