Asp 5 di Reggio Calabria, siamo alla resa dei conti: il 13 marzo scade il mandato della commissione Meloni. La Fil: azione assolutamente inefficace
La Fil ne è certa: la commissione Meloni alla guida dell’Asp 5 di Reggio Calabria, ormai vicina alla “resa dei conti” (il suo mandato scadrà giovedì 11 marzo), s’è contraddistinta per una governance sanitaria assolutamente deleteria.
Nell’analisi del commissario nazionale alla Sanità della Cnal (Confederazione nazionale lavoratori) aderente alla Fil, l’ex assessore comunale reggino Giuseppe Martorano, il management dell’Azienda sanitaria provinciale affidato alla Commissione prefettizia l’11 marzo del 2019 – trascorsi i due anni, terna di commissari ormai non più prorogabile e che dovrebbe cedere finalmente il passo a una gestione ordinaria – registra una «débacle». Aggravata, evidenziano dalla Cnal-Fil, dalla «coincidenza tra la nomina del prefetto Giovanni Meloni quale componente della struttura commissariale e la sua partecipazione attiva quale presidente della Commissione d’accesso che ha portato allo scioglimento dell’Asp» reggina.
Ma stando a Martorano & C. questa circostanza, invece di garantire il «know-how sufficiente per intervenire concretamente sui problemi da lui stesso riscontrati», ha portato solo al «sostanziale fallimento nel raggiungimento degli obiettivi assegnati».
Una flebile valutazione soggettiva? Non sembrerebbe, visto che –fannno notare dalla Cnal-Fil – nel Dca numero 25 del 10 febbraio scorso firmato dal commissario governativo per il Piano di rientro in Sanità Guido Longo «vengono nuovamente fissati gli obiettivi per la Commissione straordinaria Asp Rc, riprendendo quasi interamente i punti già stabiliti dal Governo che ne aveva decretato l’insediamento: un segno inequivocabile dell’assoluta inefficacia dell’azione amministrativa della Commissione straordinaria». Non ultimi, ad avviso dei rappresentanti dei lavoratori, i provvedimenti messi in campo circa il varo dei bilanci dell’Asp dal 2013 a oggi e il mancato allineamento alla tempistica europea in materia di pagamento ai fornitori.
E adesso? Chi verrà prescelto?
La richiesta di Cnal-Fil è che l’indicazione per il nuovo commissario (o manager) ricada su qualcuno che, «per competenze ed esperienza, sia in grado di sostenere la più grande Azienda della provincia per dipendenti ed utenti, affinché garantisca finalmente i Livelli essenziali d’assistenza ponendo anche un freno alla migrazione sanitaria» di dimensioni inenarrabili.