La UilFpl medici e la Fp Cgil medici accendono i riflettori sulla nomina di Domenico Sindoni
Uil e Cgil continuano a “fare le pulci” al mondo sanitario per verificare se nei conferimenti degli incarichi apicali siano stati rispettati i criteri richiesti dalla normativa. Così, la Uil Fpl-medici e la Fp Cgil medici, attraverso i responsabili provinciali Mario Macrì ed Emilio Cortese, hanno acceso i riflettori sull’Asp.
Riflettori sui manager
Già nell’estate scorsa, in ottemperanza a quanto stabilito dall’assessore regionale Razza sul rispetto della normativa in tema di trasparenza, il segretario provinciale della Uil Fpl Calapai aveva “allertato” i manager di tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere di Messina in merito a future richieste di chiarimenti. Nei mesi scorsi è stata la volta del Policlinico, con le note presentate dall’organizzazione sindacale in merito al direttore sanitario Levita.Il dg del Policlinico replicò ribadendo la regolarità della nomina
Nomina Sindoni irregolare?
Adesso l’attenzione di Cortese e Macrì si è spostata sull’Asp. Nel mirino è finita la nomina, avvenuta nei primi giorni di luglio 2019 del direttore sanitario Domenico Sindoni e che secondo le due organizzazioni sindacali, potrebbe presentare elementi di irregolarità e quindi essere passibile di annullamento per carenza di requisiti.
Esposto di FpCgil e UilFpl medici
La nota sindacale di Fp Cgil medici e Uil Fpl medici fa seguito a richieste già inoltrate al dg dell’Asp La Paglia rimaste senza risposta ed è indirizzata anche al responsabile dell’anticorruzione dell’Asp, all’assessore regionale alla sanità Razza, al ministro della salute Speranza, alle Commissioni Ars sanità e antimafia, all’Anac ed alla Corte dei Conti. Anche in questo caso, come in tutti i precedenti riscontrati in questi anni per i manager della sanità, tema del contendere sono i requisiti dichiarati per essere inseriti nell’elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore amministrativo e sanitario delle aziende del Servizio sanitario della Regione Siciliana. Stando a Macrì e Cortese l’attuale direttore sanitario dell’Asp Sindoni non aveva i requisiti per essere ammesso nell’elenco poiché c’era una falla nel curriculum in un precedente incarico.
L’elenco degli idonei
Facciamo un passo indietro.L’elenco regionale degli idonei è stato aggiornato nella primavera del 2018, in seguito all’avviso pubblico disposto dall’assessore Razza. Per essere inseriti nell’elenco degli idonei alla nomina occorreva, in base al bando, essere in possesso di alcuni requisiti. Tra questi risultava anche l’ “Avere svolto, per almeno cinque anni, qualificata attività di direzione tecnica o sanitaria, in enti o strutture sanitarie pubbliche o private, di media o grande dimensione con qualifica dirigenziale e diretta responsabilità delle risorse umane, finanziarie e strumentali”.
I requisiti richiesti
L’avviso specifica anche che ai fini dell’esperienza quinquennale richiesta “verrà considerata esclusivamente l’effettiva attività di direzione con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie con riguardo all ‘intera organizzazione dell’ente, azienda, struttura od organismo, escludendo le funzioni di mero studio, consulenza, ricerca, ispezione. L’attività quinquennale deve essere stata svolta nei sette anni precedenti alla data di presentazione dell ‘istanza per l’iscrizione nell’ elenco.
Sindoni direttore sanitario Asp
Il 30 novembre 2018 la Regione Siciliana ha quindi aggiornato l’elenco degli idonei alla nomina di direttore sanitario, inserendo anche Sindoni in base all’istanza ed al curriculum da lui presentato.Il 18 giugno 2019, in base a quest’elenco il direttore generale dell’Asp La Paglia ha nominato Domenico Sindoni direttore sanitario dell’azienda sanitaria. I due sindacalisti, Cortese e Macrì hanno esaminato il curriculum di Sindoni così come pubblicato nel sito istituzionale dell’Asp.
La selezione del 2004
Stando al curriculum Sindoni è stato direttore medico di presidio all’ospedale di Barcellona dal 29 ottobre 2004 all’1 agosto del 2011. I cinque anni richiesti quindi ci sono tutti. Il manager aveva superato la selezione per il conferimento di incarichi di dirigenti medici di struttura complessa che prevedeva tra i requisiti richiesti: “anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina oggetto dell’incarico o equipollente, e specializzazione nella disciplina o in una disciplina equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina medesima”.
“Nel 2004 non aveva i requisiti”
Stando a quanto verificato da Uil e Cgil il dottor Sindoni non avendo la specializzazione nella disciplina oggetto dell’incarico (direzione medica di presidio ospedaliero), per essere ammesso alla selezione avrebbe dovuto avere un’ “anzianità di servizio di dieci anni nella disciplina medesima”. Nell’aprile del 2004 però, quando presentò la domanda la anzianità di servizio come Dirigente medico di I° livello presso la Direzione medica dei Presidi Ospedalieri di Barcellona P.G e di Milazzo, “così come è possibile evincere dal Curriculum vitae, era soltanto di anni 3 mesi 2 e giorni 20 periodo del tutto insufficiente per essere ammesso alla selezione”.
I dubbi dei sindacati
In sintesi secondo i due sindacalisti il dottor Sindoni non avrebbe potuto essere ammesso alla prima selezione, quella del 2004, per l’incarico di direttore medico di presidio. Grazie però a questo incarico mantenuto dal 2004 al 2011 Sindoni ha avuto i requisiti per essere inserito nell’elenco regionale degli idonei alla direzione sanitaria.
“Incarico illegittimo”
“L’incarico di direttore medico di presidio ospedaliero di Barcellona dal 29 ottobre 2004 risulterebbe illegittimo– spiegano Cortese e Macrì– e di conseguenza non poteva essere iscritto nell’Elenco Regionale degli idonei alla nomina di Direttore Sanitario. Ne consegue che non poteva essere, più volte nominato Direttore Sanitario dell’ASP di Messina nei periodi dall’agosto 2014 fino al luglio 2017, dall’agosto 2017 a dicembre 2018 e infine dal 18 giugno 2019 ad oggi”.
L’esposto
La UilFpl Messina e la Fp Cgil medici ha richiesto alla direzione aziendale i requisiti, titoli e certificazioni, attestanti l’idoneità alla nomina e in mancanza di riscontri lo scorso 27 novembre i due sindacati hanno presentato un esposto. Adesso i sindacalisti, nel rivolgersi a tutte le autorità competenti chiedono di avviare ogni verifica “atta ad individuare profili di illegittimità, anche penalmente rilevanti, a carico di tutti i soggetti, che vi abbiano eventualmente concorso, ovvero, per poter valutare la esistenza di possibili fattispecie costituenti reato, tanto commissivo, quanto omissivo, nonché di danno erariale”.
La nota sindacale del 31 gennaio, trasmessa anche alla Regione, all’Anac, al Ministero ed alla Corte dei Conti si conclude annunciando che l’azione di verifica da parte di Uil Fpl medici ed Fp Cgil medici, sui requisiti dei dirigenti aziendali sta continuando a 360 gradi (e interessa tutti gli ospedali oltre che l’Asp).