Il direttore generale dell'Asp replica così all'attacco sferrato dal sindacato per la gestione dell'emergenza Covid a Messina
“La Uil e la Uil Fpl di Messina continuano a dedicare molto del loro prezioso tempo a scrivere lettere ai giornali denigrando il sottoscritto e l’Asp di Messina“. Inizia così la replica del Direttore generale dell’Asp Paolo La Paglia all’ultimo attacco sferrato dal sindacato per la gestione dell’emergenza Covid a Messina.
“L’ultima fatica letteraria dei dottori Tripodi, Calapai, e Lamanna, (ne manca uno), tanto livorosa quanto generica, utilizza come le precedenti l’aggettivo “inadeguato” riferito alla mia persona nel ruolo di direttore generale pro-tempore dell’ASP di Messina. Voglio affermare che sono orgoglioso di essere definito inadeguato dalla UIL di Messina, in quanto tale definizione permette a tutti di percepire la grande e incolmabile differenza che c’è tra me e loro. Nella foga di scrivere gli estensori della nota hanno “dimenticato” che un commissario per l’emergenza Covid 19 all’ASP di Messina è già presente dal mese di marzo 2020. E’ noto a tutti che le decine di note pervenute dalla UIL non hanno mai modificato alcun percorso dell’attuale gestione dell’ASP di Messina; hanno prodotto solo un effetto, intasare la casella di posta elettronica dell’Assessorato della Salute.
Si rassegni la Uil, e anche qualche altro, le pressioni mediatiche su di me non hanno alcun effetto, ne prima ne ora ne mai. Formulo alla Uil di Messina i miei migliori auguri in occasione delle prossime festività e invito Calapai ad essere più fiducioso ed ottimista, con l’auspicio sincero possa impiegare più tempo a godersi i nipotini, una delle gioie più belle della vita”.
Hm … non credo che Luciano Lama avrebbe capito.