Teatro, i sindacati all'attacco: “Finora solo chiacchiere e nessun confronto”

Teatro, i sindacati all’attacco: “Finora solo chiacchiere e nessun confronto”

Rosaria Brancato

Teatro, i sindacati all’attacco: “Finora solo chiacchiere e nessun confronto”

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mercoledì 16 Luglio 2014 - 05:45

Cgil, Uil, Fials Cisal e Sadirs con una nota stigmatizzano il comportamento dei nuovi vertici del Teatro Vittorio Emanuele che nonostante le ripetute richieste non hanno ancora avviato il confronto con i rappresentanti sindacali. “Nel frattempo c’è chi contatta tecnici ed orchestrali proponendo loro di unirsi in cooperativa”.

Tornano a protestare le quattro sigle sindacali del Teatro Slc Cgil- Uilcom Uil-Fials Cisal- S.A.Di.R.S.,attraverso una nota firmata da Giuseppe Di Guardo, Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo e con la quale si lamenta il silenzio sia del Presidente che del Cda. Nonostante le richieste d’incontro da parte delle organizzazioni sindacali gli ultimi risalgono addirittura al novembre 2013, quando c’era ancora l’ex commissario Cultrone, e comunque su argomenti non di primaria importanza.

Dal 24 aprile 2014, giorno dell’insediamento del C.d.A., dal successivo 21 maggio, giorno della designazione del Sovrintendente ratificato a giugno dall’Assessore Stancheris, completate le attribuzioni dei due incarichi di direttori artistici di musica e prosa in data 09 giugno- si legge nel documento- ci si attendeva una convocazione, anche solo di natura “informale”, per riunire attorno ad un tavolo tutti i soggetti, sindacati compresi, che devono relazionarsi nel rispetto dei propri ruoli, per favorire il riavvio delle attività e la risoluzione di tutte le annose questioni che da anni affliggono il teatro e tutti i suoi lavoratori. Si deve purtroppo riscontrare un modus operandi che, ci si augura, sia frutto dell’inesperienza in materia di relazioni sindacali e che non sia la reale rappresentazione del nuovo corso del Vittorio”.

A fronte di numerose richieste di incontro con il presidente rimaste inascoltate i rappresentanti sindacaliGiuseppe e Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo, sottolineano come invece ci sia “un’insolita attività che “taluni” hanno svolto in questi ultimi mesi, atta ad intercettare i lavoratori precari, nella fattispecie quelli con la mansione di tecnici, auspicando che questi rinunciassero ai giusti ricorsi giudiziali promossi nei confronti dell’Ente per il riconoscimento dei loro diritti. Suggerire di costituirsi in cooperativa, con l’illusione di poter subito lavorare evidenzia come, approfittando del bisogno di lavoro, si perseguano strade che hanno il sapore di vecchi sistemi”.

I lavoratori in questione peraltro hanno partecipato a selezioni con bando pubblico, le hanno superate e sono stati inseriti in una graduatoria ancora valida e vigente. A quanto pare però, secondo Cgil, Uil, Fials Cisal e Sadirs, la stessa tattica si sta seguendo anche per i professori d’orchestra del Vittorio Emanuele, per cercare di convincerli a riunirsi in una “cooperativa” come unica soluzione al problema.

“Si vuole così disconoscere, ad arte, che le graduatorie che annoverano i professori d’orchestra del Vittorio, sono il frutto di numerose audizioni pubbliche che ne determinano diritti acquisiti, sui quali la magistratura si esprimerà in relazione ai numerosi ricorsi ed esposti presentati dagli stessi- prosegue la nota- Quest’oggi, sempre con procedure assolutamente discutibili, sono stati invitati i professori d’orchestra a partecipare ad un incontro, presso la sala Sinopoli del Teatro, per discutere sulla "STAGIONE MUSICALE 2014-2015” e successive valutazioni. Queste OO.SS. stigmatizzano atteggiamenti che non vedano il sindacato riconosciuto nel proprio ruolo istituzionale, così come diffidano chiunque ad operare in difformità di norme e regole”.

Giuseppe e Antonio Di Guardo, Carmelo Tavilla e Osvaldo Smiroldo sono consapevoli sia della delicatezza del momento che delle difficoltà economiche legate ai tagli della Regione ma non giova all’immagine dell’Ente “spacciare” per proprie soluzioni quelle già portate avanti da altri, “come nel caso del rilascio degli immobili di Via Mario Aspa e del risparmio annuale di €. 40.000, procedura e avviata dal Commissario Cultrone nel novembre 2013 ma che in un comunicato stampa viene attribuita all’attuale gestione. Le OO.SS. hanno la responsabilità di comprendere i percorsi e la necessità di attuarli. Si aspetta e ci si augura che altri lo dimostrino con i fatti e non con i proclami”.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Ma quando mai.
    Non può essere vero che si rifiutino a sedersi in un tavolo tencico. E’ la sola cosa che sanno fare.
    Per il resto hanno bisogno di esperti che vengano almeno dall’Italia settentrionale, sempre suggeriti da Vendola o da chi per lui.

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  2. Ma quando mai.
    Non può essere vero che si rifiutino a sedersi in un tavolo tencico. E’ la sola cosa che sanno fare.
    Per il resto hanno bisogno di esperti che vengano almeno dall’Italia settentrionale, sempre suggeriti da Vendola o da chi per lui.

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