L'assessore Sergio De Cola spiega di aver già avviato un percorso per programmare quali interventi effettuare per sistemare definitivamente le aree attualmente transennate perché pericolose per l'incolumità pubblica. I lavori dovrebbero essere finanziati con i proventi Tasi, ma anche su questo fronte ci sono dei dubbi. Intanto le condizioni sono pietose.
Un percorso a ostacoli. Tavole completamente divelte, crepe, pavimentazione dissestata, veri e propri crateri. Benvenuti a piazza Cairoli. Le immagini raccontano chiaramente in che stato è ridotto il parquet di una delle principali piazze cittadine. Quello che dovrebbe essere il cuore dello shopping messinese, crocevia di turisti, salotto buono della città e cuore di un’isola pedonale mal riuscita oggi è ridotto in uno stato pietoso. La vasta area che presenta maggiori criticità è stata transennata, piazza Cairoli sembra un cantiere a cielo aperto, al momento però poco si sa degli interventi di manutenzione che oggi più che mai si rivelano necessari. Nelle scorse settimane, infatti, è stato completato il restyling degli alberi della piazza, una massiccia operazione di manutenzione del verde che ha fatto tornare la luce sull’immensa piazza circondata dai negozi. Luce che però ha fatto vedere ancor di più le condizioni di quel parquet che da sempre è stato fonte di problemi e causa di innumerevoli incidenti che hanno coinvolto incolpevoli pedoni che hanno avuto la sfortuna di incrociare qualche tavola di legno sollevata o totalmente fradicia.
Piazza Cairoli ha dunque bisogno di interventi urgenti. L’assessore Sergio De Cola spiega che in realtà l’amministrazione comunale e il Dipartimento Lavori Pubblici ha già avviato un percorso per programmare dei lavori che per la sistemazione del parquet. L’idea è di rimuovere totalmente la pavimentazione in legno e di coprire quelle aree attualmente ammalorate con lo stesso materiale che si trova nel resto della piazza. Un mese fa si è anche svolto un incontro con l’Ordine degli architetti per studiare insieme quale sia la soluzione migliore, adesso seguiranno altri step ma c’è anche da capire come saranno finanziati questi lavori.
Nello scorso mese di settembre il consiglio comunale aveva fatto inserire nella ripartizione dei fondi Tasi un progetto di riqualificazione della piazza che aveva ottenuto 388.460 euro. I consiglieri di Palazzo Zanca avevano così deciso di destinare una quota della tassa sui servizi indivisibili a piazza Cairoli, proprio per avviare quei lavori urgenti e non più rinviabili. Ad oggi però è tutto fermo. E quei fondi rischiano di non poter essere nemmeno utilizzati perché nei pareri rilasciati sulle cinque versioni del previsionale 2015, i Revisori dei Conti hanno contestato l’utilizzo di entrate correnti, derivanti da Tasi per 1.174.885,70 per spese di investimento. E tra le spese di investimento figura proprio il progetto di riqualificazione di Piazza Cairoli che rischia di subire un clamoroso stop prima ancora di decollare.
Qualcosa di simile era accaduto pochissimi anni fa, quando il Comune perse la chance di riqualificare piazza Cairoli con un finanziamento regionale che avrebbe consentito oggi di avere una piazza dal volto sicuramente migliore. Un progetto che risaliva all’epoca in cui l’assessore all’arredo urbano era Elvira Amata e che nel 2010 aveva ottenuto l’ok della Regione e un budget di 400 mila euro. Palazzo Zanca avrebbe dovuto investire altri 100 mila euro, ma passarono gli anni nel silenzio assoluto e nel 2013 gli uffici palermitani comunicarono che Messina aveva perso quell’opportunità e che i fondi non erano più a disposizione.
Oggi le condizioni del parquet sono peggiorate, c’è da chiarire se quei proventi Tasi possono essere impiegati, bisogna redigere un nuovo progetto. E nel frattempo? Ci penseranno le transenne a delimitare la zona ormai off-limits perché pericolosa per l’incolumità pubblica, con buona pace di chi ogni giorno transita dalla piazza più grande del centro città.
Francesca Stornante
Fermo restando che è pur vero che a Messina il concetto di manutenzione e un principio sconosciuto in tutti i settori e che comunque ci sono problemi economici vorrei richiamare l’attenzione dei lettori sul fatto che ,salvo errori da parte mia, la ristrutturazione di piazza Cairoli è stata effettuata in base ad un progetto stilato dai professionisti che hanno curato la realizzazione del tram.la considerazione e questa: come si fa a progettare per una pubblica piazza un parquet inchiodato su un impalcato di assi di legno di 2 cm Praticamente a nido d api .forse l attuale situazione sarebbe da imputare appunto a tali ingegneri.
Fermo restando che è pur vero che a Messina il concetto di manutenzione e un principio sconosciuto in tutti i settori e che comunque ci sono problemi economici vorrei richiamare l’attenzione dei lettori sul fatto che ,salvo errori da parte mia, la ristrutturazione di piazza Cairoli è stata effettuata in base ad un progetto stilato dai professionisti che hanno curato la realizzazione del tram.la considerazione e questa: come si fa a progettare per una pubblica piazza un parquet inchiodato su un impalcato di assi di legno di 2 cm Praticamente a nido d api .forse l attuale situazione sarebbe da imputare appunto a tali ingegneri.
Chi ha pensato a delle assi di legno per la pavimentazione di UNA PIAZZA PUBBLICA e chi ha approvato sto progetto dovrebbero ritirarsi…
Chi ha pensato a delle assi di legno per la pavimentazione di UNA PIAZZA PUBBLICA e chi ha approvato sto progetto dovrebbero ritirarsi…