Consorzio Autostrade: i precari sul tetto della sede in presidio permanente

Consorzio Autostrade: i precari sul tetto della sede in presidio permanente

Rosaria Brancato

Consorzio Autostrade: i precari sul tetto della sede in presidio permanente

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venerdì 02 Agosto 2013 - 14:44

Il Comitato dei precari del Cas è in presidio permanente sopra i tetti della sede. Da anni aspettano risposte ed a maggio sembrava essersi mosso qualcosa per i 60 messinesi ma da allora è tutto fermo. Manca la firma di Crocetta e senza fatti concreti non smobiliteranno.

Stavolta non scenderanno dal tetto della sede del Consorzio in contrada Scoppo fino a quando non arriveranno certezze dal presidente della Regione Crocetta. Gli oltre 60 precari del Cas di Messina riuniti in un Comitato, sono stanchi di promesse non mantenute e dopo anni di battaglie non intendono retrocedere di un passo. In tutta la Sicilia sono 200, alcuni di loro lavorano come stagionali nel Consorzio autostrade da 20 anni, ma i problemi sono iniziati nel 2008. Da allora non solo non è stato avviato alcun percorso di stabilizzazione, ma da due anni non sono stati più richiamati in servizio. Una situazione drammatica per oltre 60 famiglie messinesi che hanno manifestato in ogni modo senza però avere alcuna risposta concreta.

“Tutto questo- spiega il rappresentante del Comitato precari Cas Mario Giuffrè- mentre è palese la carenza d’organico e spesso i caselli restano senza esattori lasciando il libero transito. Per non parlare delle multe da 8 milioni di euro che il Cas ha dovuto pagare all’Ispettorato del lavoro proprio per l’eccessivo ricorso agli straordinari”.

Mentre i precari vengono lasciati a casa il Consorzio ricorre a straordinari o non sa come affrontare i periodi più caldi per la viabilità, come quelli estivi. Eppure a maggio qualcosa sembrava essersi mosso, grazie ad un’audizione a Palermo, davanti alla Commissione regionale lavoro presieduta dal deputato messinese Marcello Greco. In quella sede, presenti i rappresentanti del Comitato precari, il commissario del Cas Nino Gazzara, l’assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta, era stata individuata la soluzione e predisposto il regolamento n°6 che apriva la strada al reintegro dei precari (dopo 2 anni) attraverso contratti di somministrazione (il ricorso cioè ad agenzie di lavoro interinale). Il provvedimento è stato approvato dall’Ars e trasmesso all’assessorato che a sua volta lo ha inviato al Cas. Nonostante questi passaggi ancora è tutto fermo e nel frattempo sono trascorsi invano due mesi. Sembra che il problema sia il via libera con tanto di firma del governatore che autorizzi il Cas all’effettivo ricorso ai precari. Senza quella firma tutto resta fermo. Ecco perché fino a quando non interverrà Crocetta i precari del Cas non lasceranno il tetto della sede del Consorzio in contrada Scoppo.

“Siamo in continuo contatto con il commissario- spiega ancora Giuffrè- e speriamo possano arrivare buone notizie. Ma la situazione è drammatica. Oggi si è sentita male Silvana Tornabene, dopo tante ore sotto il sole abbiamo dovuto chiamare il 118 ed è stata soccorsa. Ma non ci fermeremo”.

Rosaria Brancato

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