Adriana Ferlazzo: “Questo il mio programma di governo per l’Ateneo peloritano”

Adriana Ferlazzo: “Questo il mio programma di governo per l’Ateneo peloritano”

Emma De Maria

Adriana Ferlazzo: “Questo il mio programma di governo per l’Ateneo peloritano”

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lunedì 06 Maggio 2013 - 21:54

La docente di Veterinaria ha illustrato ad una platea attenta i punti programmatici di un’azione di governo snella, funzionale, finalizzata al rilancio ed al rinnovamento dell’ateneo. Una proposta di governo che per la Ferlazzo non dovrà prescindere dalla salvaguardia di caratteristiche intrinseche e peculiari, in nessun caso negoziabili

Ha presentano formalmente la propria candidatura la professoressa Adriana Ferlazzo, unica donna in corsa per il mandato accademico 2013-2019. Nel pomeriggio, nella cornice istituzionale dell’aula magna del Rettorato, la docente di fisiologia veterinaria ha illustrato ad una platea attenta, sebbene caratterizzata da numerose assenze, i punti programmatici di un’azione di governo snella, funzionale, finalizzata al rilancio ed al rinnovamento dell’ateneo. Un impegno forte, appassionato e determinato che, come sottolineato in più passaggi dalla Ferlazzo, “risiede e si alimenta in un sentimento di profondo amore nei confronti della mia università”. Una presenza quarantennale, all’interno dell’istituzione universitaria, che oggi aspira a trasformarsi in apporto e servizio permanente alla guida di una realtà accademica in affanno.

Ho deciso di formalizzare la mia candidatura – ha esordito la docente – all’insegna di una totale disponibilità ed apertura ad operare nell’interesse esclusivo dell’istituzione e del popolo universitario”. Una proposta di governo che per la Ferlazzo non dovrà prescindere dalla salvaguardia di caratteristiche intrinseche e peculiari, in nessun caso negoziabili: “L’università dovrà essere pubblica, indipendente, democratica e coerente con la propria tradizione di studi – ha spiegato la candidata rettore – ed allo stesso tempo capace di cogliere le sfide di un contesto in continua evoluzione, caratterizzato da privatizzazione e precarizzazione crescenti”.

Un contesto nel quale l’immagine esterna dell’ateneo si trasforma in una priorità centrale per il prossimo mandato istituzionale: “La perdita di prestigio per la nostra università si è tradotta in pesanti ricadute in termini di attrattività per l’ateneo – ha sottolineato la Ferlazzo – sia in ambito didattico che di ricerca. Tra le funzioni di rettore – ha ricordato l’ex prorettore vicario nel sessennio 1998/2004 – richiede anche nell’importante compito di rappresentare una comunità accademica aperta ai rapporti con le diverse istituzioni universitarie, nei confronti delle quali imporre le proprie competenze, e al territorio. Il rettore dovrà avere una visione d’insieme – ha aggiunto – e di rispetto dei ruoli: solo così sarà possibile costruire una dialettica interna senza pregiudiziali”.

Un ruolo istituzionale ed un metodo di governo flessibili nelle dinamiche ma rigorosi nei comportamenti, nel rispetto del principio di rappresentanza. Spazio poi al ripristino di regole capaci di ridare trasparenza agli interventi finanziari, alla riformulazione della rappresentanza per tutte le componenti dell’ateneo sino all’ attuazione della riforma statutaria. E sulla necessità di attuare nuove strategie di sviluppo competitivo l’ex prorettore ricorda: “ Grande attenzione ed impegno dovranno essere riservati allo sviluppo delle attività istituzionali con particolare riferimento alle procedure di accreditamento; per far questo – ha aggiunto – sarà necessario un cambio di mentalità che sappia dare spazio alla premialità interna. L’adozione di un bilancio unico ha partire dal 2014, così come richiesto dal Crui e dalla Comunità Europea, potrà ovviare poi all’attuale dicotomia tra amministrazione centrale e dipartimenti”.

Attività istituzionali prioritarie saranno poi formazione e ricerca:Si preannunciano importanti emorragie di immatricolazioni ed iscrizioni, nonostante il contenimento dei costi – ha evidenziato la candidata rettore –legate anche in questo caso alla mancanza di appetibilità dell’offerta formativa. Occorrerà incentivare spazi comuni e servizi di accoglienza, con particolare attenzione alle necessità di studenti stranieri, ridare fiato alle politiche di garanzia per il diritto allo studio, implementare la ricerca scientifica mediante l’attuazione di incentivi per i ricercatori più giovani e la formazione post –laurea attivando partnership con aziende internazionali. Sarà pertanto necessario attrarre risorse – ha ricordato la docente di fisiologia veterinaria – a partire dal 2014 per i ricercatori post-dottorato al fine di promuovere e favorire l’autonomia della ricerca stessa”.

Mentre sui rapporti tra istituzione regionale ed azienda Policlinico la Ferlazzo richiama “ad una leale e fattiva collaborazione nel rispetto del ruolo, delle prerogative dell’azienda ed delle sue attività assistenziali nell’ambito di un protocollo di intesa tra Regione ed Università”.

Importante spazio è stato poi riservato al dipartimento di Medicina veterinaria: “ La realizzazione di un ospedale didattico con finalità di assistenza e formazione – ha spiegato – risponde ad un’esigenza sentita dalla popolazione perché legata alla cura dei propri compagni di vita”.

Non è poi mancata una puntuale precisazione sulla nascita della contestata Fondazione universitaria: “ Non mi pongo di fronte a questa in maniere pregiudiziale ma se le aspettative verranno disattese – ha ammonito la Ferlazzo – non esiterò a prendere posizione al fine di evitare il depauperamento dell’istituzione”.

Nella qualità di rettore, pur senza perdere di vista le mie attribuzione e senza deleghe, farò mia una visione collegiale d’insieme attraverso la quale potrà realizzarsi l’autonomia della mia squadra di governo; una squadra motivata e dalle specifiche competenze: una visione corale – ha concluso – senza organigrammi precostituiti”. (Emma De Maria)

2 commenti

  1. no.proroga.rettori. 7 Maggio 2013 08:18

    Sembra che la Professoressa Ferlazzo nell’occasione della presentazione del proprio programma, si sia espressa in merito alla opportunità che il Rettore Tomasello rimanga in carica fino alla conclusione del mandato, affermando come la scelta sia una questione di “sensibilità”. Come abbiamo più volte tentato di sottolineare, non è di sensibilità che si tratta, ma di applicazione delle leggi dello Stato. Continuino pure i giuristi di chiara fama del nostro Ateneo a sfidarsi in punta di fioretto sulla interpretazione delle leggi. A noi che giuristi non siamo, appare limpido e cristallino il senso della legge entrata in vigore il 4 Maggio u.s., quando afferma come per coloro i quali hanno subito condanne anche non passate in giudicato per reati del tipo di quelli imputati al Professor Tomasello:

    “E’ in ogni caso escluso il conferimento di incarichi relativi ad uffici preposti alla gestione delle risorse finanziarie, all’acquisizione di beni, servizi e forniture, nonche’ alla concessione o all’erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari o attribuzioni di vantaggi economici a soggetti pubblici e privati, di incarichi che comportano esercizio di vigilanza o controllo”

    E’ in ogni caso escluso, così è scritto, che il Professor Tomasello possa continuare oltre ad esercitare le funzioni di Rettore. Chi non ne prende atto, ma anche chi ne prende atto in maniera parziale, a proprio uso e consumo, a nostro modesto avviso si assume una responsabilità di portata enorme nei confronti della collettività.

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  2. dolcestilnuovo 7 Maggio 2013 13:44

    Caro prof. Cupaiuolo…. ehm…. volevo dire cari no.proroga… pare che siate solo voi i depositari della verità. Solo per questo, non vi voterei. La prof. Ferlazzo, mi sembra una persona molto per bene e disponibile. Voi mi sembrate degli invasati….

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