Il Comitato si è riunito in assemblea per tracciare gli obiettivi di recupero del grande spazio finora negato alla città. Confronto con l'assessore Cuzzola per capire quali sono le intenzioni dell'amministrazione comunale
Si è riunito il 10 dicembre nella sua prima assemblea il Comitato Parco Aldo Moro. L’assemblea ha visto la partecipazione di molti cittadini e delle realtà associative che hanno aderito all’appello per la costituzione del Comitato.
I lavori sono stati introdotti dai promotori dell’appello che hanno raccontato il percorso che ha portato alla riapertura del parco: il 10 ottobre, giornata sfratti zero, si è deciso di denunciare la relazione tra precarietà abitativa e spazi vuoti, aprire il parco settimanalmente approdando alla costruzione dell’appello e alla nascita del Comitato. Si è posto l’accento sull’obiettivo del Comitato, che dev’essere quello della fruizione pubblica del parco attraverso la possibilità di avanzare delle progettualità per mettere a valore le potenzialità che la struttura esprime e parallelamente costruire la vertenza sulla proprietà del parco.
I membri del comitato raccontano che durante il dibattito è nata la possibilità di strutturare il Comitato attraverso varie formule: dal coordinamento, al comitato di gestione, all’ipotesi di eleggere un portavoce. “Su questo punto specifico c’è stata una discussione molto lunga che sarà affrontata nel dettaglio all’interno della prossima assemblea, però tutti abbiamo concordato affinché il Comitato non ospitasse iniziative ed organizzazioni i cui principi siano portatori di razzismo, xenofobia, sessismo e omofobia. Inoltre si è posto l’accento affinché lo spazio messo a disposizione dalla struttura debba essere aperto e immaginato come un’agorà pubblica, un punto di ritrovo per tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della città. A tal proposito si è ragionato anche di costituirsi come osservatorio critico della città”.
Sulle progettualità da intraprendere sono uscite le proposte più varie, dal co-working agli orti urbani, passando dall’utilizzare gli spazi per finalità sociali, o più semplicemente pensare iniziative a scopo didattico (dalla cultura del rischio alla botanica). Tutte progettualità complementari tra di loro e che comunque rispecchiano l’indirizzo dell’assemblea, che è quello di costruire iniziative che rispettino la vocazione del luogo. In questo senso non sono mancate critiche alle istituzioni che lasciano abbandonati i luoghi e quando li “riempiono” non rispettano le inclinazioni del posto, come successo alla Casa del Portuale a proposito dell’ultimo progetto avanzato dall’amministrazione comunale.
Per quanto riguarda gli aspetti più vertenziali, ovvero quelli inerenti al conflitto sulla proprietà del parco, il Comitato ha pensato alla necessità di confrontarsi con le istituzioni.
Inoltre comunichiamo che giorno 12 dicembre il Comitato ha incontrato l’assessore al patrimonio che ha manifestato la volontà dell’amministrazione comunale di trovare un accordo con INGV per il Parco Aldo Moro.
L’assemblea è rinnovata per giorno 17 dicembre alle ore 17.00, dove si discuterà delle forme organizzative da adottare, dei progetti da intraprendere e della costruzione di un’iniziativa per il 28 dicembre, giorno dell’anniversario del terremoto di Messina.