I vigili: "Dal sindaco vogliamo gesti concreti, si costituisca parte civile al nostro fianco"

I vigili: “Dal sindaco vogliamo gesti concreti, si costituisca parte civile al nostro fianco”

Rosaria Brancato

I vigili: “Dal sindaco vogliamo gesti concreti, si costituisca parte civile al nostro fianco”

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martedì 08 Settembre 2015 - 14:25

Assemblea permanente, colletta per pagare il legale al vigile aggredito e richiesta al sindaco di gesti concreti, primo fra tutti quello di costituirsi realmente parte civile al processo del 18 settembre. E' quanto emerso oggi dall'assemblea promossa da Cgil, Cgil, Silpol e Csa sui fatti del "tendagate". Non è escluso lo sciopero.

Assemblea aperta e permanente fino al 18, giorno del processo. Colletta tra gli agenti per raccogliere la somma necessaria alle spese legali per il vigile aggredito ed invito al sindaco affinchè con il gesto concreto della costituzione di parte civile dimostri il sostegno reale al corpo di Polizia Municipale. I colleghi si costituiranno parte civile al fianco del vigile.

Prendendo a prestito il movimento che appoggia l’amministrazione, “indietrononsitorna” e per i vigili urbani è proprio così, dopo i fatti della scorsa settimana scaturiti dal caso della tenda di piazza Pugliatti. Il corpo di polizia non arretrerà di un centimetro sul rispetto sia delle regole che di chi quotidianamente è al servizio della città e dei messinesi per farle applicare. E dal primo cittadino i vigili, che sono in prima linea nonostante le carenze d’organico, si attendono gli stessi fatti concreti portati avanti con la costituzione di parte civile nei casi del gavettone al comandante Ferlisi il 15 agosto e dell’aggressione alla vigilessa il 16 agosto.

E’ questa la sintesi dell’assemblea convocata da Cgil, Cisl, Silpol e Csa, legata soprattutto agli ultimi accadimenti, alla solidarietà dichiarata dall’assessore Ialacqua al sit-in degli antagonisti mentre era in corso l’udienza ed alla ritardata solidarietà che il sindaco Accorinti ha dato al corpo di polizia municipale, nonché infine per il fatto che finora l’amministrazione non si è costituita parte civile.

“Fa male vedere che all’udienza per l’aggressione al vigile ferito non c’era un solo rappresentante di questa giunta- commenta il segretario provinciale del Silpol Giuseppe Gemellaro- Se chiedi il rispetto delle regole devi essere al nostro fianco, noi vogliamo solo il bene della città, è per questo che ci spendiamo nonostante difficoltà enormi. Ci compriamo scarpe e vestiti da soli vista la carenza di risorse, siamo pochi, ma non ci basta un sostegno solo annunciato, servono gesti concreti. Al processo non c’era nessuno della giunta accanto al vigile, mentre fuori l’assessore era al fianco dei manifestanti, queste cose fanno male. Discorso diverso è quello relativo al Tso, ma è un altro capitolo, nazionale e da approfondire. Ascoltare le dichiarazioni del sindaco e dell’assessore ha reso evidente la distanza dal corpo di polizia municipale, quello stesso reclamato per dar seguito ad azioni amministrative incentrate nel far rispettare le regole. Evidentemente varrà per alcuni tipi di azioni e per altre no. In questi 2 anni abbiamo registrato un’assenza costante ai bisogni reclamati ma quando viene meno anche il sostegno morale….dobbiamo dire che il credito è finito”.

In attesa dell’incontro con l’assessore Cacciola i vigili non escludono la mobilitazione, ma non per motivi ideologici quanto per ribadire le problematiche che riguardano l’intero corpo di polizia municipale.

“Un colpo al cerchio ed uno alla botte-sintetizza Calogero Emanuele, Cisl, in riferimento alla posizione del sindaco- Il corpo della polizia municipale nel tempo ha subito minacce, insulti, ed oggi si è arrivati all’aggressione al personale della PM e degli operatori dell'informazione. Ma il peggio è che da parte del sindaco e dell’assessore Ialacqua, viene assunto un comportamento giustificativo e di sostegno al comportamento degli antagonisti. Non può bastare la solidarietà e neanche la piena difesa del corpo di PM da parte dell'assessore Cacciola. Troppo facile dire siamo solidali, perché qui non parliamo di un settore comune, parliamo della polizia Municipale e dei suoi operatori che h24 sono sulla strada, a garantire ordine pubblico, controllo del territorio, che a questo punto non hanno nessuna garanzia per la loro incolumità e per la loro sicurezza perché l'Amministrazione di fatto autorizza qualsivoglia autonoma iniziativa da parte di facinorosi, gente di strada, movimenti. Non basta la dichiarazione del Comandante che, stranamente, ancora una volta dichiara che "non starà un giorno di più al comando e si occuperà solo dell'Avvocatura. Qui c'è in gioco il vivere civile e sociale di una collettività che viene messa a rischio per la superficialità con la quale questa Amministrazione affronta la problematica. E non c'è solo il problema dell'incolumità. C'è un corpo allo sbando, un organico al disotto di ogni parametro, ridotto al minimo con personale provato e prossimo alla pensione”.

Tra gli agenti è emersa anche l’ipotesi provocatoria e simbolica delle “dimissioni” e la richiesta di mobilità in altri servizi. Nel frattempo, in attesa di chiarimenti concreti che non si possono basare solo sulle dichiarazioni d’intenti, gli agenti stanno raccogliendo le somme per anticipare le spese per il legale al vigile che è parte lesa al processo del 18 settembre.

“Io vorrei anche che ci fosse un chiarimento tra sindaco e vigile- ha sottolineato Clara Crocè, Cgil- dal momento che Accorinti ha dichiarato d’aver parlato con l’interessato il quale gli avrebbe detto di non essersi costituito ancora parte civile. Al di là di questo chiarimento necessario e fermo restando che il comunicato di sostegno della giunta è stato reso noto, non possiamo non dichiarare inopportuna la partecipazione dell’assessore Ialacqua al sit-in davanti al tribunale. Non è consentito né consentibile. I vigili operano per far rispettare le regole e sono al servizio di un’amministrazione, chi rappresenta le Istituzioni non può pensare di partecipare ad una manifestazione come quella avvenuta in tribunale”.

Lo sciopero quindi non è escluso, i venti continuano ad essere di guerra.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Questi sono i diretti risultati del comportamento, quello dell’assessore Ialacqua che senza alcun senso dell’opportunità ha compiuto un gesto lecito ma come già detto totalmente inopportuno e fuori luogo.
    Alla fine di tutta questa emerita buffonata da circo ci ritroviamo pure con un corpo dei vigili urbani in crisi d’affetto e riconoscenza e la solita signora Croce’ che cavalca l’onda.
    Una nuova bolla di sapone grossa e piena di nulla.
    Il silenzio quando si devono gestire i nervi di una cittadinanza stanca e per natura permalosa è d’oro.
    Lo avete capito adesso?

    Salvatore

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  2. Questi sono i diretti risultati del comportamento, quello dell’assessore Ialacqua che senza alcun senso dell’opportunità ha compiuto un gesto lecito ma come già detto totalmente inopportuno e fuori luogo.
    Alla fine di tutta questa emerita buffonata da circo ci ritroviamo pure con un corpo dei vigili urbani in crisi d’affetto e riconoscenza e la solita signora Croce’ che cavalca l’onda.
    Una nuova bolla di sapone grossa e piena di nulla.
    Il silenzio quando si devono gestire i nervi di una cittadinanza stanca e per natura permalosa è d’oro.
    Lo avete capito adesso?

    Salvatore

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  3. L’amministrazione non è presente in tribunale perchè parteggia per i pinellini, cioè la famiglia Risitano, che si crede potente perchè ha renatino e soci dalla sua parte.
    Tutto questo è il simbolo di una amministrazione non solo incapace, ma correa dell’anarchia che vige a messina.
    George

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  4. L’amministrazione non è presente in tribunale perchè parteggia per i pinellini, cioè la famiglia Risitano, che si crede potente perchè ha renatino e soci dalla sua parte.
    Tutto questo è il simbolo di una amministrazione non solo incapace, ma correa dell’anarchia che vige a messina.
    George

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