Assenteismo alla Provincia, la Procura vuole 40 condanne

Assenteismo alla Provincia, la Procura vuole 40 condanne

Alessandra Serio

Assenteismo alla Provincia, la Procura vuole 40 condanne

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giovedì 21 Febbraio 2019 - 13:03

Sentenza entro fine estate per i dipendenti di Palazzo dei Leoni imputati dopo i controlli della Digos. La Procura ha sollecitato soltanto 15 assoluzioni totali.

Ha chiesto la condanna di 40 dipendenti della Provincia regionale di Messina il sostituto procuratore Annalisa Arena, alla fine del processo sui presunti casi di assenteismo a Palazzo dei Leoni, rilevati dalla Digos tra la fine del 2012 e l’inizio dell’anno successivo. L’ultimo blitz degli investigatori all’interno dei locali di via Cavour, con l’acquisizione di parecchia documentazione, risale all’inizio del 2015.

L’Accusa ha vagliato caso per caso, ripercorrendo le verifiche dei poliziotti, compiute incrociando i dati offerti dalle telecamere nascoste vicino alle postazioni badge e agli ingressi di corso Cavour, via XXIV Maggio e via Sant’Agostino, i fogli di presenza e i tabulati finali.

Il risultato è che moltissimi dipendenti facevano strisciare il cartellino dai colleghi ma entravano con ore di ritardo, oppure si allontanavano dall’ufficio senza chiedere permessi o comunicarlo ufficialmente. O, ancora, gestivano “in proprio” le ore di compensazione.

Una settantina le posizioni su cui la Digos concentrò le verifiche, mentre la Procura poi chiese l’imputazione per poco meno di 50 dipendenti.

Il PM Arena ha oggi sollecitato condanne che vanno da pochi mesi ad un anno e 3 mesi, chiedendo per molti assoluzioni parziali. Ecco chi sono: Rosario Anastasi, Paola Franciò, Teodora Scandurra, Francesca Sofia, Demetrio La Torre, Umberto Andò, Di Giorgio Giuseppe, Giovanni Pinto, Graziella Currenti, Antonino Bonansinga ed Ettore Grimaldi, Roberto Branca, Antonino Infondenti, Giovanni Liotta, Giovanni Tripodo, Daniela Cucè Cafeo, Giovanni Loria, Alfio Tiano, Salvatore Libro, Giuseppe Gemelli, Santo Mondello, Maurizio La Spina, Maria Caputo, Orazio Lombardo, Giovanna Militello, Carmelo Gambadoro, Natale Chillemi, Domenica Mangraviti, Domenica Di Fini, Angela Rosalba Melita, Santi Daniele Piccione, Giuseppe Giacobbe, Alfredo Misitano, Luigi Triglia, Marisa Passalaqua, Cosimo Pistorino, Santo Patanè, Angela Criscillo, Rosario Mondelli, Santo Arrò.

Ha invece invocato l’assoluzione totale perché il fatto non sussiste per altre 15 persone, tra contrattisti,impiegati e dirigenti: si tratta di Salvatore Gullì, Caterina Basile, Pasquale Retti, Anna Burrascano, Santi Paladino, Rosario Bruschetta, Carmelo Caiezza, Antonino La Camera, Placido Giordano, Mario Micali, Nicola Libro, Rosa Arnò, Francesco Cristaudo, Carmela Sedia, Santo Bonasera.

Il giudice monocratico Pagana ha calendarizzato diverse udienze per ascoltare i molti difensori, fino a luglio prossimo, e soltanto dopo adotterà la propria decisione.

Sentenza non prima della prossima estate, quindi, mentre proprio in questi giorni Palazzo dei Leoni vive momenti travagliati, con la decisione del sindaco metropolitano Cateno De Luca di chiudere i battenti per dissesto e la strenua “difesa”dei dipendenti in protesta.

4 commenti

  1. Assoluzioni sbagliatissime!!!

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    1. E tu come fai a sapere che sono sbagliate?? Sono sbagliate le richieste di condanna. Prima di scrivere castronerie bisogna informarsi. È tendenzioso pure il finale dell’articolo. Ma chi è questo giornalisa?

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  2. Come mai non avete messo solo le iniziali dei nomi come fate con i banchieri, i dottori, gli avvocati, etc etc etc

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  3. C’e’ chi un posto di lavoro se lo sogna, chi ce l’ha non ha cura di tenerselo stretto. E’ giusto che paghino se hanno sbagliato, ci sono molti giovani e padri di famiglia che hanno voglia e bisogno di lavorare.

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