Tra le priorità gli interventi sul fronte rischio idrogeologico ed erosione delle coste. Il neo assessore regionale al territorio Maurizio Croce ha incontrato oggi i giornalisti nella sede del Patto per le riforme, un modo per sottolineare la connotazione politica nella scelta di un tecnico che è "l'uomo giusto al posto giusto" commenta Picciolo.
“Da decenni la provincia di Messina è la più esposta al rischio idrogeologico, basta vedere quanto accaduto a Giampilieri, Villafranca, Saponara. E’ il territorio più fragile. Per non parlare dell’erosione delle coste. E’ da lì che bisogna partire”. Più che il fatto che sia messinese di “nascita e di vita”, conta il fatto che sia “messinese negli obiettivi”. E le prime dichiarazioni ufficiali di Maurizio Croce, neo assessore regionale al Territorio e all’ambiente vanno tutte in questa direzione. L’esponente del Crocetta ter, che nelle intenzioni dei partiti alleati è destinato a durare fino alla fine del mandato, ha incontrato i giornalisti nella sede del PdR, affiancato dai deputati regionali Beppe Picciolo e Marcello Greco, che in tandem lo hanno “sponsorizzato” per l’ingresso in giunta, dando alla scelta una forte connotazione politica.
“Non ho dubbi che Maurizio Croce è la persona giusta al posto giusto- ha commentato il capogruppo regionale PdR Picciolo dopo aver ringraziato pubblicamente l’ assessore regionale uscente Giusy Furnari- Ha la delega giusta per le sue competenze. E’ un chimico, un esperto in materia di tutela ambientale, è stato consulente in Calabria per queste tematiche, commissario regionale per l’emergenza ambientale in Sicilia. E’ un tecnico prestato alla politica. Abbiamo confermato un assessorato per un messinese ed abbiamo anche una delega di enorme importanza”.
Dal Territorio e ambiente infatti dipendono 4 dipartimenti: Arpa, Territorio, Urbanistica e task force forestali. Di fatto l’ingresso in giunta di Maurizio Croce, targato PdR a differenza della Furnari che era crocettiana “adottata” in quota Dr, costituisce, con l’affidamento di una delega “pesante” come quella al Territorio e all’ambiente, il riconoscimento di un ruolo sempre più determinante del gruppo politico nell’asse dell’alleanza ed anche il segnale di come all’interno del partito stesso la componente messinese viaggi con il vento in poppa.
“Messina continua ad avere il proprio assessore- ha infatti sottolineato Marcello Greco- A dimostrazione che l’asse Picciolo-Greco tiene bene. Auguro buon lavoro all’assessore perché la gente ha bisogno di sentire la vicinanza delle Istituzioni in modo sempre più chiaro. La prima cosa da fare, a mio giudizio, è agire sull’Arpa, lì si deve proprio partire da zero perché la situazione è allarmante”.
Ma la prima emergenza Croce l’ha trovata in casa, come spiegato dal capogruppo Dr al Comune Elvira Amata,ed è quella di Galati letteralmente invasa dal mare: “Una situazione che l’amministrazione ha gestito male nonostante le nostre ripetute segnalazioni. Alla fine sono intervenuti in pieno allerta stanziando una somma per trovare i massi che non sono riusciti ad evitare il peggio”.
Ed infatti subito dopo la conferenza stampa l’assessore regionale si è recato sul”luogo del misfatto”, anzi, del”misfatto annunciato”. Dalla provincia ha portato i saluti Santino Calderone sottolineando come i cittadini si aspettino tanto e come con l’assegnazione di questo assessorato “il partito acquisisca un ruolo importante e registri un apertura di credito”.
Il Crocetta ter ha aggiustato il tiro sul fronte delle deleghe assegnate tenendo conto delle competenze,dall’economia al lavoro al turismo così come appunto al Territorio. Il curriculum di Croce parla per lui contrassegnato da anni di esperienza con ogni tipo di emergenza legata all’ambiente e alla gestione del territorio.
“ Da decenni la nostra provincia è esposta a fenomeni di dissesto idrogeologico- ha ribadito il neo assessore- Ed il 50% delle risorse è stata comunque destinata ad esigenze oggettive. Quindi è chiaro che le priorità riguarderanno appunto la fragilità del territorio. Ma la vecchia programmazione, ha sottovalutato a mio giudizio un altro problema, l’erosione delle coste. Gran parte delle coste siciliane soffrono di problematiche di questo genere e sarà tra i miei primi interventi”.
C’è poi il capitolo Arpa (agenzia regionale protezione ambientale) che come è noto è in condizioni disastrose. “Ho già incontrato il direttore generale. Il problema è la dotazione delle risorse che è inadeguata alle esigenze. Quella siciliana è l’unica Arpa d’Italia a non accedere al Fondo nazionale della sanità. Mi metterò subito all’opera in questa direzione. Il primo punto è trovare le risorse, poi procedere con la riorganizzazione complessiva”.
Altra nota dolente, in questo settore come in tutto ciò che è pubblico è la macchina burocratica al punto che Crocetta sta presentando la riforma di “sburocratizzazione”. Gli uffici che si occupano di urbanistica sono quelli che maggiormente soffrono dell’appesantimento della macchina, con pratiche che restano ad ammuffire per mesi e mesi.
“L’assessorato soffre per la troppa burocrazia- spiega Croce- che è poi il vero cancro del sistema. In alcuni casi l’autorizzazione ambientale passa da tre dipartimenti, uno per il Vas,uno per la Via ed un terzo per l’Aia. Dobbiamo ricondurre tutto ad un’unica autorità ambientale, solo così potremo sbloccare lo sviluppo dell’economia. L’obiettivo sarebbe riuscire ad ottenere entro i 90 giorni previsti tutte le autorizzazioni”.
Per l’emergenza rifiuti nei giorni scorsi si è dimesso dall’incarico di Rup per i 4 bandi per la realizzazione degli impianti di biocompostaggio. Uno dei 4 interessa proprio Messina, ed è l’impianto di Pace. Secondo l’assessore, dopo la conclusione dell’apertura delle 7 buste nei prossimi giorni si passerà all’esame delle offerte tecniche, quindi, alle offerte economiche ed entro dicembre si potrebbe concludere l’iter. Ma è chiaro che al momento si sta cercando di affrontare una situazione di emergenza. Quanto alle polemiche legate al Genio civile ed allo scontro tra la Regione e l’ex ingegnere capo Gaetano Sciacca che ha lanciato l’allarme, l’assessore taglia corto: “Il nuovo Prg verrà presentato in assessorato ed è quella la sede di tutte le valutazioni”. Sul fronte tirrenico, reso rovente per l’allarme Ram e per le proteste legate all’elettrodotto Terna l’assessore Croce aggiunge: “Le autorizzazioni sono date in regime di concertazione, anche con i sindaci. Voglio poi ricordare che quando ci si occupa ad esempio di un elettrodotto dobbiamo valutare se il nuovo progetto è comunque migliorativo del precedente, non se è il migliore in assoluto. Nel caso di Terna è così”.
Finita la conferenza stampa, ascoltati anche i consiglieri di quartiere che hanno il “polso della situazione” per le emergenze nelle periferie, l’assessore si è recato a Galati per un sopralluogo.
“E’ l’intero territorio la priorità. Se intervengo sul piano dell’erosione costiera siciliana o del rischio idrogeologico io trovo risposte per tutta l’isola e non solo Messina”.
Rosaria Brancato