Il segretario regionale dei centristi: «Ne discuteremo in una riunione del coordinamento regionale del partito»
Dentro o fuori. L’Udc pone le sue condizioni, senza il mantenimento delle quali dopo Natale deciderà se rimanere o meno nel governo regionale. Ad “avvisare” Raffaele Lombardo è direttamente il segretario regionale dei centristi, Gianpiero D’Alia. «Un mese fa – si legge in una nota – abbiamo rappresentato al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, la necessità di definire un programma di fine legislatura con riforme strutturali che, in sintonia con gli sforzi operati a Roma dal governo del senatore Monti, coniughino rigore, equità e sviluppo».
«Siamo, infatti, convinti – continua il parlamentare centrista – che sia indispensabile operare tagli consistenti della spesa regionale improduttiva; eliminare ogni forma di privilegio ingiustificabile ormai all’opinione pubblica nazionale; fare le liberalizzazione dei servizi pubblici locali; non perdere le risorse stanziate per la Sicilia dall’Unione Europea; adeguare l’ordinamento regionale ai provvedimenti del Governo Monti in materia di autonomie locali».
«Abbiamo chiesto un chiarimento anche per indurre i partiti che appoggiano Lombardo a una assunzione diretta di responsabilità – spiega D’Alia -, trasformando l’alleanza parlamentare che “precariamente” lo sostiene in una vera e propria maggioranza politica. Solo così, infatti, si possono approvare quelle riforme che fino ad oggi non si sono fatte per superare inefficienze e difficolta’ in alcuni settori strategici dell’amministrazione regionale. Di questa nostra iniziativa, e dell’assenza di risposte da parte del presidente della Regione, abbiamo informato i rappresentanti nazionali e regionali del Partito Democratico, di Futuro e Libertà e di Alleanza per l’Italia».
«D’intesa con la segreteria nazionale del partito – conclude il coordinatore regionale dell’Unione di Centro – abbiamo, pertanto, convocato una riunione del coordinamento regionale dell’Udc che si terrà subito dopo il Santo Natale. In quella sede decideremo con serenità se proseguire o meno la nostra collaborazione con il governo dell’onorevole Raffaele Lombardo».