Manifestazione davanti Palazzo dei Leoni per gli operatori a rischio licenziamento dei servizi di trasporto e assistenza degli studenti disabili di Messina e provincia. Assente il commissario Romano, Fp Cgil e Ugl hanno incontrato il capo di Gabinetto Carbonaro.
Le conseguenze non sono ancora finite. I nuovi bandi per l’affidamento del servizio di trasporto e assistenza degli studenti disabili di Messina e provincia continuano a creare non pochi non problemi, nonostante dovessere rappresentare la fine di una vicenda travagliata che nei mesi scorsi aveva portato in piazza a protestare anche i giovani ragazzi disabili che reclamavano il sacrosanto diritto ad andare a scuola. Gli affidamenti sono avvenuti la scorsa settimana, il servizio è stato riattivato all’indomani del rientro in aula dalle vacanze di natale, restano però i tanti nodi da sciogliere sul fronte occupazionale e su quello della qualità dei servizi resi agli utenti. Per questo nuova protesta proprio davanti Palazzo dei Leoni per i lavoratori del servizio. Un sit-in indetto da Fp Cgil e Ugl per ottenere un confronto con il numero uno di Palazzo dei Leoni, ma la manifestazione non ha portato i frutti sperati.
«Se nei giorni scorsi il commissario Romano, come da noi richiesto, si fosse degnato di riceverci, la protesta di oggi sarebbe stata evitata. Evidentemente però quello che ripetiamo ormai da settimane non interessa il reggente di Palazzo dei Leoni. Tutto ciò a discapito dei lavoratori, molti dei quali a rischio licenziamento, e degli utenti disabili, costretti a non avere più adeguata e sufficiente assistenza». Questo l’amaro commento della segretaria della Funzione pubblica della CGIL, Clara Crocè, al termine del sit-in indetto questa mattina per protestare contro le modalità di predisposizione del bando relativo al servizio di trasporto e assistenza igienico sanitaria dei disabili nelle scuole superiori di Messina e provincia. Alla base della manifestazione l’esigenza, impellente, di sedersi a un tavolo per discutere e soprattutto provare a risolvere, le disfunzioni venutasi a determinare a causa delle riduzione dell’orario di lavoro di molti dipendenti. 45 in totale gli esuberi, “spalmati” in tutti e cinque i lotti territoriali in cui servizio è stato suddiviso.
«Peggio di così – commenta la Crocè – non si poteva fare. Molti lavoratori lamentano di non essere stati più chiamati per svolgere servizio, ad altri sono stati recapitati preavvisi di licenziamento, mentre a quelli ancora “attivi” sono state ridotte drasticamente le ore». Con tutte le conseguenze che ciò sta determinando, come confermano le vibranti proteste dei genitori degli utenti.
«Siamo stati ricevuti dal capo di Gabinetto, Nino Carbonaro – aggiunge la sindacalista – il quale non ha potuto far altro che condividere le nostre preoccupazioni. La cosa che ci lascia letteralmente basiti – continua la Crocé – è che a predisporre la gara sia stato un funzionario che dovrebbe dovuto avere grande competenza e che invece, nel modo in cui ha deciso di procedere, ha ridotto un servizio ai minimi termini». Auspicando che i soldi previsti nella finanziaria regionale per l’ambito della disabilità, vengono effettivamente assegnati, la Crocé rinnova dunque l’invito alla convocazione «di un nuovo tavolo tecnico in cui poter correggere le anomalie di questi bandi e in cui discutere del futuro. Che, lo ribadiamo, non può essere rappresentato dal sistema dei voucher». Nel pomeriggio, infine, la FP CGIL, ha incontrato i rappresentanti della cooperativa Progetto Vita, aggiudicatisi il lotto dei Nebrodi, ancora non assegnato, chiedendo garanzie per il mantenimento dei livelli occupazionali.