"E' una cosa assurda nel merito e incostituzionale nei contenuti".
“Il decreto salva-Italia assesta colpi durissimi ma quello relativo agli Enti provinciali ha, davvero, del clamoroso. Di fatto, in tempo reale, e con effetto pressocchè immediato, nel decreto legge firmato da Napolitano e prossimamente all’esame delle Camere, l’articolo della Costituzione che prevede, tra gli Enti locali, quello provinciale è svuotato di contenuto”. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, che ha aggiunto che “Nel dettaglio il decreto prevede che le Giunte provinciali decadranno a far data dal 30 novembre 2012 e con esse i Consigli provinciali che saranno sostituiti da nuove Assemblee formate da dieci componenti individuati dai Consigli comunali che insistono sul territorio provinciale e che, a loro volta, nomineranno il Presidente del Consiglio. Alle Province, peraltro, resteranno solo funzioni di indirizzo politico. Insomma, in altre parole si tratta, ove il decreto dovesse passare così come è, di un “tutti a casa” generale a brevissima distanza dalla espressione della volontà popolare”.
Inevitabilmente preoccupato, Raffa ha proseguito dicendo che “Trovo assurda nel merito e incostituzionale nei contenuti. questa norma e sono certo che non passerà così come è. Le Province sono portatrici di immenso patrimonio storico, tradizionale, culturale, coordinano tematiche importantissime come la viabilità, combattono il dissesto idrogeologico. No non credo proprio che queste norma possa superare la censura di incostituzionalità che si basa, prima di ogni cosa sul rispetto della sovranità e volontà popolare”.
“Le Province sono portatrici di immenso patrimonio storico, tradizionale, culturale..ecc…” Si, ok mi ha (quasi) convinto ma mi sorge una domanda pubblica: A quanto ammonta la diaria/gettone di presenza di ogni consigliere provinciale? Quanto ci costano le varie commissioni provinciali???
Mi risponda con dati di fatto. Grazie.
Sono le regioni da eliminare.
La regione Sicilia ha costi enormi che gravano su tutte le province, mentre i vantaggi sono in gran parte di Catania e Palermo.
I problemi in riva allo Stretto sono troppo lontani da Palermo per essere percepiti, piuttosto in molti settori Palermo è Catania sono antagonisti di Messina.
Ogni provincia dovrebbe avere la possibilità di gestire il proprio territorio in base alla reali esigenze locali e con tempi brevi.
La regione Sicilia, un carrozzone con un numero spropositato di dipendenti, che paghiamo tutti, non brilla per interventi positivi nella nostra provincia come i tagli alla sanità, alla scuola, ect.ect. i progetti bloccati(es.la zona falcata), enti ed istituzioni secolari di Messina trasferiti in altre città ect.ect.