E' necessaria la presenza di operatori delle società sportive perché i custodi non sono formati all'uso dei defibrillatori
MESSINA – Due campi di atletica in centro città, uno più comodo anche per gli abitanti della zona nord, l’altro per quelli della zona sud. Solo di pomeriggio, però, e solo per i tesserati delle società. Il “Cappuccini” e il “Santamaria” funzionano a mezzo servizio per carenza di custodi. Anzi, ce ne sono due al “Santamaria” e uno al “Cappuccini”, “ma devono formarsi per l’uso dei defibrillatori” – spiega il dirigente del Dipartimento allo Sport, Salvatore De Francesco.
Ecco perché i due campi aprono solo al pomeriggio, quando è presente un responsabile delle società con un proprio operatore. Una situazione che ha creato il malcontento di molti corridori amatoriali, che devono allenarsi in strada e non possono più farlo nelle piste dedicate.
Fin quando? Almeno fin quando i custodi non avranno fatto il corso Blsd, che sta per basic life support defibrillation. Nello scorso mese di luglio, l’annuncio da parte del sindaco Cateno De Luca di voler affidare la pista ai privati, con tanto di attacco al custode, accusato di “non fare un c.”. Da allora le condizioni non sono migliorate.
Mi ricordo un artico sul campo ex gil con in copertina la caricatura di una certa giornalista in scarpe da tennis che sbeffeggiava Accorinti.