Nessuna notizia su quando sarà pagato lo stipendio di dicembre, nel frattempo è finito anche gennaio e tra poco saranno sotto di due mensilità
All’Atm torna l’incubo degli stipendi. I lavoratori hanno atteso, ancora una volta hanno provato ad avere fiducia, hanno continuato a lavorare nonostante tutto. Ora però la pazienza è davvero agli sgoccioli. Perché i giorni sono passati, le scadenze si sono accumulate e per moltissimi di loro sta diventando difficile anche poter fare la spesa. I dipendenti dell’azienda trasporti aspettano con apprensione il pagamento dello stipendio di dicembre. Nel frattempo è finito anche gennaio e tra pochi giorni, se la situazione non si sblocca, saranno sotto di due stipendi.
Lo stipendio in ritardo
L’Atm aveva “avvisato” i suoi lavoratori una decina di giorni fa, mettendo nero su bianco un annuncio che aveva fatto balzare in molti dalla sedia. I liquidatori avevano scritto ai dipendenti spiegando che lo stipendio di dicembre non sarebbe stato pagato prima del 27 gennaio. Che di fatto era suonato quasi come un “mettetevi l’anima in pace”. Senza nessuna rassicurazione, senza dire entro quando avrebbero visto i loro soldi. Intanto il 27 gennaio è trascorso e degli stipendi nessuna notizia.
Lo scorso venerdì il sindaco Cateno De Luca, attraverso uno dei suoi consueti post Facebook, aveva scritto invece che entro una settimana la questione stipendio di dicembre sarebbe stata risolta. Ma anche in questo caso la promessa al momento non è stata mantenuta.
I sindacati già una decina di giorni fa erano insorti per questo ritardo ingiustificabile, ma soprattutto per la mancanza di certezze e garanzie da parte dell’Atm. Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub hanno puntato il dito contro gli errori di amministrazione e liquidatori dopo la scelta politica di liquidare l’azienda trasporti. Cisl, Orsa, Faisa e Ugl hanno invece dato una lettura opposta, invocando piuttosto un’accelerazione della liquidazione, visto che quanto accaduto con la bocciatura del piano di liquidazione avrebbe bloccato una serie di procedure che non hanno consentito all’Atm di pagare l’ultimo stipendio del 2019.
La causa vinta contro la Regione
Una buona notizia è arrivata pochi giorni fa, quando il Tribunale ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dalla Regione nel ricorso contro Atm per la vittoria del contenzioso per il chilometraggio. L’Atm aveva ragione, ha diritto a maggiori contributi, in cassa dovrebbero arrivare presto 9 milioni di euro che sicuramente saranno una buona boccata d’ossigeno. Ma di certo i lavoratori non possono restare in attesa e sperando non si sa neanche fino a quando.
Straordinari e disservizi
Tutto questo mentre tanti di loro continuano a fare i salti mortali macinando ore e ore di straordinario perché l’azienda non riesce più in alcun modo a coprire le carenze d’organico nel comparto degli autisti. Tra l’altro senza neanche riuscire a coprire tutte i buchi, come dimostrano le decine di linee soppresse ormai quotidianamente.
Francesca Stornante