Atm, "basta pressioni sugli straordinari e carichi di lavoro eccessivi"

Atm, “basta pressioni sugli straordinari e carichi di lavoro eccessivi”

Giuseppe Fontana

Atm, “basta pressioni sugli straordinari e carichi di lavoro eccessivi”

giovedì 04 Aprile 2024 - 17:30

Sindacati, consiglieri e azienda a confronto. La convocazione in prima commissione ha scoperchiato un vaso di pandora e se ne parlerà in più sedute

MESSINA – In prima commissione consiliare si è dato inizio, di nuovo, al “chiarimento” tra i vertici Atm, i sindacati e i consiglieri, su diversi temi legati al trattamento dei lavoratori, agli straordinari, alla sicurezza e molte questioni più volte denunciate dalle sigle nel corso degli ultimi mesi. Presenti il direttore generale Claudio Iozzi, e i membri del Cda Carla Grillo e Salvatore Ingegneri, e responsabile esercizio gommato e gestore dei trasporti Trimarchi. Assente il presidente Giuseppe Campagna per “impegni improcrastinabili”, come ha spiegato il presidente di commissione Salvatore Papa.

I consiglieri: parte Calabrò

A parlare per primo è stato Calabrò: “Non c’è il presidente Campagna e mi dispiace, gli volevo fare le congratulazioni per la sua laurea del mese scorso. Andando al tema, dobbiamo implementare le riunioni con le altre partecipate. Sono sicuro che l’azienda operi nel totale rispetto di leggi e statuti, e che osservi alla lettera ciò che è prescritto nel rapporto col personale. Ma se costantemente assisto a comunicati di sindacati che lamentano varie situazioni, nonostante queste siano state attenzionate anche dall’aula, le cose sono due: o non ho capito niente io o per i sindacalisti bisogna prenotare una visita al Neurolesi”. Dopo la battuta ironica, il capogruppo del Pd ha proseguito: “Ma non è solo questo, è che ho avuto tra le mani anche sentenze di reintegro di dipendenti, sentenze di buste paga tagliate per incidenti, e così via. Ma siccome paghiamo sempre noi, nel momento in cui mi trovo questo movimento giudiziario intorno ad Atm e dipendenti, con cause poi vinte da questi ultimi, penso che bisogna capire quali siano le cause. E c’è un’altra questione, quella dell’eccessivo straordinario. Guidare un autobus con persone a bordo così al limite potrebbe non essere confacente e bisogna consentire agli autisti di poter rifiutare lo straordinario”. Infine Calabrò ha chiesto nuovamente di poter avere i documenti relativi alle varie progressioni in azienda: “Così come è importante capire come sia organizzato l’orario degli amministrativi, perché mi arrivano molte lamentele di persone che hanno avuto la vita stravolta. Ma tutto è connesso a ciò che ci dirà l’azienda. Però, tornando allo spirito generale di questa riunione, come mai oggi siamo ancora qui, nonostante i precedenti incontri, a parlare ancora di questi comunicati sindacali? Prima c’era la Cgil, ora la Cisl, ma siamo sempre qui. Ultima chicca: devo riconoscere che il servizio che la società Atm rende è un ottimo servizio, ma è sempre parametrato ai soldi. È possibile rendere un servizio con meno soldi?”.

Gioveni su pensionamenti e provvedimenti disciplinari

Poi la parola al capogruppo di FdI, Libero Gioveni: “Nello scorso mandato, quando presiedevo questa commissione, abbiamo più volte affrontato tante questioni. Sarei disonesto se non ammettessi che oggi parliamo di un servizio reso in maniera egregia. Ma proprio per le lamentele e le rimostranze ascoltate dai dipendenti, oggi siamo qui a rappresentare loro, i lavoratori, per fare chiarezza insieme ai vertici e ai sindacati su alcuni temi. Faccio qualche domanda. Sui pensionamenti anticipati, corrisponde al vero che, fra tutto il personale mandato in quiescenza, ad alcuni sono stati dati incentivo economici e ad altri no? Per sentito dire, si parla di circa 20mila euro. Se fosse vero, sarebbe una discriminazione. Poi un’altra questione: gli eccessivi provvedimenti disciplinari. Credo che un lavoratore che si vede o si sente vessato in continuazione non possa garantire un servizio adeguato. Si è fatto riferimento anche all’uso dello straordinario, questo mi porta alla graduatoria ancora aperta degli autisti over 30. Credo di ricordare che quella sia una graduatoria ancora vigente, almeno fino all’anno scorso se non erro scorreva in maniera veloce. Infine mi concentrerei anche sulle officine, per capire se ci sia la necessità di implementare il personale”.

Oteri parla degli straordinari

E infine Cosimo Oteri, neo consigliere del gruppo misto: “Solo qualche considerazione. Un tempo se l’Atm scioperava non se ne accorgeva nessuno. Oggi se l’azienda si ferma ci sono grossi disagi. Sono molto preoccupato delle condizioni psicofisiche dei dipendenti, perché non si può mentalmente trasformare un lavoro straordinario in ordinario, non si mantiene la lucidità. È difficile guidare un autobus di linea, secondo me c’è tanto da lavorare. Capisco il voler essere più efficienti possibili e che ci possa essere carenza di personale. Per questo chiedo come mai alcuni apprendisti non siano stati confermati. Chiedo questo ad Atm”.

Gli attacchi dei sindacati

Tocca poi ai sindacati, con Lisitano della Fit Cisl: “Mi riallaccio a chi ha detto che Atm porta risultati oggi. È vero, è sotto gli occhi di tutti che i bus passino e siano puntuali. Tutto bello, ma dietro questi risultati c’è il lavoro di tutte le componenti tra cui anche l’autista. Il problema è come si arriva a questo risultato: premere con straordinari e un carico di lavoro eccessivo. Tra l’altro, piccola parentesi, siamo anche esposti ad aggressioni, a me è successo ieri di dover difendere alcuni passeggeri da un tizio ubriaco che insultava. Il lavoro dei dipendenti inizia ogni mattina facendo il segno della croce. Bisogna coprire i buchi, fare le foto ai mezzi per dimostrare che eventuali graffi non sono stati fatte da te, con contestazioni che arrivano a distanza di mesi”. Il sindacalista poi ha citato l’assenza dei servizi igienici ai capolinea e diversi disagi degli autisti, tra cui le contestazioni per ritardi e anticipi. Quello dei bagni è un tema sollevato già un anno fa dal consigliere di Ora Sicilia Giandomenico La Fauci.

Antonino Di Mento della Uil Trasporti ha affermato: “I problemi dei dipendenti, il clima che si respira in Atm, non si registrano in altre partecipate. Dà fastidio perché il servizio in città funziona proprio grazie al lavoro di questi dipendenti, che si fanno carico di straordinari e intanto vengono raggiunti da consistenti numeri di contestazioni. Ovvio è che chi sbaglia deve pagare, ma vi assicuro che ci sono contestazioni minime fatte soltanto per fare terrorismo psicologico, che non serve. L’atteggiamento del presidente Campagna ci ha stancati. Non è la prima volta che siamo qui, abbiamo incontrati anche il sindaco per i cinque licenziati e non abbiamo mai avuto risposta. Le contestazioni andrebbero fatte ai dirigenti che fanno la programmazione, visto che ci sono più turni di lavoro che persone. Parliamo di un servizio importante perché gli operatori di esercizio trasportano persone e bisogna essere lucidi e sereni per farlo. Vorrei che l’Atm e che tutti si rendessero conto che bisogna trattare i lavoratori in modo corretto”.

Dopo è intervenuto Crisafulli di Faisa Cisal: “Il collega ha parlato dei bagni e non è una situazione di poco conto, considerate anche che ci sono delle donne autiste e per loro può essere più complicato. Ci hanno detto che provvederanno, ma così non è stato. Inoltre vogliamo parlare di sicurezza, della manutenzione dei tram che devono essere sicuri e non basta verniciarli a Napoli? Anche la tranvia è diventata poco sicura, usata come corsia preferenziale ormai da chiunque o come pista per correre con gli auricolari”. E anche lui ha parlato di straordinari e provvedimenti disciplinari, affermando che “deve essere data la possibilità di difendersi nei modo e nei tempi giusti”.

Gianmarco Sposito di Filt Cgil: “Vogliamo essere propositivi per i lavori e per i cittadini. La nostra proposta è che, per non ricorrere a un uso dello straordinario endemico, che ad oggi è quasi quotidianamente di circa 20 turni, si assumano gli apprendisti che già sono in servizio in azienda e con scadenza a fine maggio. E contestualmente bisogna attingere alle graduatoria under 30 e over 30, se ci sarà la possibilità di riprendere anche quest’ultima. Le contestazioni? Abbiamo fatto molti ricorsi e ci sono state le sentenze, oggi ci interroghiamo sull’efficacia di queste contestazioni perché se si perdono le cause evidentemente c’è qualcosa che non va”.

E Giuseppe Giallanza dell’Ugl: “Sottolineo che il nostro obiettivo è difendere i lavoratori. I sindacati sono contenti se il servizio è migliore, ci sono assunzioni e tutto, ma cosa può accadere se il peso ricade tutto sui dipendenti? Servono più assunzioni, perché così si darebbe più lavoro ai giovani e si diminuirebbe in maniera sensibile la quantità di straordinario”. Il sindacalista ha poi posto l’accento sugli amministrativi.

L’affondo di Massaro

E infine Mariano Massaro di Orsa: “Verba volant, scripta manent. Abbiamo tutta la documentazione a dimostrazione di quanto dichiarato dai colleghi. Mi fa piacere che oggi siamo tutti qui uniti, dai sindacati ai consiglieri, nel dire che il servizio funziona. Ricordo che in tanti hanno protestato per la trasformazione in spa, mentre noi eravamo ai tavoli per firmare l’accordo. Ma vorrei sgombrare il campo dall’idea che sia arrivato il mago di Oz. Ricordo che il Salva Messina ha raddoppiato i fondi e che ad Atm sono stati dati 4 milioni di euro. La rampa di lancio data ai vertici dell’azienda è stata privilegiata. Poi sono arrivati gli autobus con i fondi Pnrr, con mezzi nuovi ed ecologici, ma è questione di soldi perché quando si è lavorato coi mezzi vecchi non è stato così. Penso al tram che a oggi non frena e per cui sono stati spesi 6 milioni di euro. Sgombriamo il campo dai fenomeni manageriali, perché sono stati bravi i messinesi a ripartire. Ma tornando al tema, non contestiamo il lavoro straordinario o la quantità eccessiva, ma le minacce nei confronti di chi non fa straordinario da parte di chi dice ‘attenti che vi scade il contratto’. Il lavoratore né gli apprendisti possono essere costretti a fare straordinari. Oggi denunciamo che i lavoratori hanno paura. I 5 licenziati sono stati mandati a casa per punire alcuni ed educare gli altri. Questo è successo e noi vogliamo difendere i lavoratori, che non vanno minacciati o vessati. Ci è rimasto solo il tribunale per contrastare questo regime feudale che c’è in azienda”. E poi Massaro ha iniziato a elencare diverse sentenze sui vari temi toccati durante la lunghissima commissione da lui e dai colleghi.

Lunedì la seconda “puntata”

Il lungo confronto si è interrotto dopo le domande e le critiche, in vista di un confronto e un dibattito che rischiano di prolungarsi molto. Così la commissione è stata aggiornata a lunedì 8 aprile, ma si prevedono altri appuntamenti.

La nota di Atm

In merito a quanto emerso nella commissione consiliare, i vertici di Atm Spa commentano così: “Innanzitutto, ringraziamo il presidente della Commissione e tutti i consiglieri comunali per l’invito. Purtroppo, oggi non abbiamo avuto modo di replicare agli interventi di sindacalisti e consiglieri perché i tempi del dibattitto si sono dilatati eccessivamente e la seduta è stata riaggiornata a lunedì prossimo. In quell’occasione replicheremo ai vari argomenti all’ordine del giorno della riunione odierna e chiariremo, di fronte ai rappresentanti della città, che la realtà all’interno dell’azienda è ben diversa da quella rappresentata in maniera strumentalmente distorta da alcune delle organizzazioni sindacali”.
E ancora: “Prendiamo inoltre atto con grande soddisfazione che tutti i sindacalisti e tutti i consiglieri intervenuti hanno riconosciuto ed evidenziato come Atm spa garantisca un servizio di trasporto pubblico efficiente. Ribadiamo infine che il management di questa azienda non si è mai sottratto al confronto e, come anticipato, lunedì torneremo in commissione per fugare ogni dubbio sulla bontà delle nostre azioni, con la consueta serenità di chi lavora quotidianamente per cercare di garantire i servizi alla città”.

2 commenti

  1. Poverini in Atm non erano abituati a lavorare e adesso con Campagna si trovano male.

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  2. Secondo il mio parere, il vero problema sono i sindacati. Con la gestione Campagna non hanno più il “potere” che avevano prima. Che l’Atm funziona è sotto gli occhi di tutta la città.

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