C'è il bando da 1 milione per 50 bus, pronto anche lo Statuto della nuova Spa

C’è il bando da 1 milione per 50 bus, pronto anche lo Statuto della nuova Spa

Francesca Stornante

C’è il bando da 1 milione per 50 bus, pronto anche lo Statuto della nuova Spa

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giovedì 21 Marzo 2013 - 19:29

Va avanti a pieno ritmo il lavoro per rilanciare il trasporto cittadino per troppo tempo ridotto ai minimi termini. Il commissario Spicuzza ha firmato il bando per l'acquisto di 50 mezzi che daranno nuova linfa al parco bus, presentato anche lo Statuto della nuova società che nascerà dalle ceneri dell'attuale Atm.

L’annuncio era arrivato durante il primo confronto tra Palazzo Zanca, vertici Atm e sindacati per gettare le basi della nuova Azienda Trasporti. Tra le novità in cantiere per rilanciare il trasporto cittadino c’era l’idea di rinforzare finalmente il parco mezzi ormai ridotto all’osso di un’Atm che oggi riesce a mettere in strada una media di venti bus al giorno, ma che forse può iniziare a guardare al futuro con un pizzico di ottimismo. Il bando per l’acquisto di 50 bus adesso è realtà. Il commissario Enrico Spicuzza ha firmato oggi la delibera, il documento è pronto, già lunedì potrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Europea e successivamente su quella della Regione Sicilia. Dalla pubblicazione del bando saranno concessi 40 giorni di tempo per far pervenire le offerte, dopo di che si procederà alla gara d’appalto. Un bando da 1.050.000 euro, più Iva, che prevede l’acquisto di 50 mezzi usati Euro3 ed Euro4 e full service totale, cioè manutenzione e assistenza, a carico della ditta vincitrice per un anno.

La tipologia dei bus da acquistare è stata definita per rispondere alle esigenze di una città che in questi ultimi anni si è lentamente rassegnata ad avere un servizio a singhiozzo o, in molti casi, inesistente. Di questi 50, 10 saranno bus da 7-8 metri, 5 autosnodati, 20 da 12 metri, che saranno impiegati nelle lunghe tratte come la litoranea nord, 15 tra i 9 e i 12 metri. Con questa ripartizione si dovrebbe riuscire a garantire copertura soprattutto nei villaggi periferici troppo spesso dimenticati per mancanza di mezze. L’obiettivo è naturalmente incrementare l’offerta e centrare i numeri previsti nel business plan presentato nei giorni scorsi per la nuova società. Quel piano parlava di 60 bus da mettere quotidianamente in esercizio, con l’acquisto di questi 50 il parco di via La Farina potrebbe addirittura riuscire a contare su dei mezzi da tener fermi in caso di necessità. I soldi per finanziare questo progetto saranno inseriti nel fondo di bilancio dell’Atm e comunque dipenderanno dal Contratto di Servizio che sarà stipulato da qui a breve in concomitanza con la creazione della nuova società.

E, a proposito della nuova società, va avanti a pieno ritmo il percorso che dovrà portare alla nuova Atm. Dopo il business plan che metteva nero su bianco le previsioni di costi, ricavi e investimenti per i prossimi tre anni, ha visto la luce anche lo Statuto della spa che nascerà. Si chiamerà Azienda Trasporti Municipalizzata spa e sarà costituita ai sensi dell’art. 115 del Tuel, il Testo Unico Enti Locali, che regola appunto la trasformazione di tutte le aziende speciali si società per azioni. La nuova Atm avrà come socio unico il Comune, ma si prevede la possibilità di ingresso di ulteriori soci. Unico obbligo: il Comune dovrà mantenere sempre almeno il 51% delle azioni. La finalità della nuova Spa sarà la gestione del trasporto pubblico collettivo in ogni forma e con qualsiasi mezzo. Per conseguire tale obiettivo alla spa sarà attribuita ogni attività connessa a traffico e mobilità, manutenzione per conto proprio o anche per soggetti esterni, gestione e vendita dei ricambi, segnaletica, aree di sosta, rimozione coatta, semafori, controllo accessi e transiti, passi carrabili, affissione cartellonistica pubblicitaria e rimozione cartellonistica abusiva. Tra l’altro potrà essere considerata agenzia del Comune per la mobilità, organo deputato al controllo e alla gestione di tutto l’esercizio di trasporto nel territorio comunale. La composizione societaria sarà costituita dall’assemblea dei soci, un Consiglio di Amministrazione e un Collegio sindacale. Costo previsto dal business plan per questi ultimi due organi: oltre 200mila euro annui per il Cda e più di 100mila per il collegio.

Non è ancora chiaro quale sarà la strada da seguire per sancire il passaggio dalla vecchia alla nuova azienda. L’art. 115 del Tuel a cui si riferisce lo Statuto prevede la possibilità di far nascere la nuova società per scissione da un ramo della vecchia società e questa potrebbe essere la soluzione da mettere in campo. Soluzione che terrebbe conto soprattutto della mole di debiti che attualmente pesano sull’Atm. Ne avevano parlato nelle scorse settimane Orsa, Ugl e Cub. I tre sindacati proponevano di redigere al più presto un piano di trasformazione per scissione dell’Azienda Speciale Atm in una Spa, a capitale pubblico, tenendo in vita la vecchia Atm fino al ripianamento dei debiti ancora in essere. Ripianamento debiti da ottenersi attraverso il trasferimento di parte di essi in capo alla nuova società con un piano di ammortamento pluriennale e compensazione, sia attraverso gli utili che la nuova azienda potrà produrre, sia attraverso la dotazione patrimoniale in capo alla nuova società. (Francesca Stornante)

13 commenti

  1. Non mi spiego a cosa servono gli autobus a Messina, escludendo i ragazzi che devono andare a scuola

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  2. Peppe Vallera 22 Marzo 2013 07:59

    A costo di sembrare monotono e ripetitivo.
    €1.000.000:50=€20.000.
    Con ventimila euro puoi comprare un Transit a 9 posti.
    Un auobus usato a € 20.000 significa comprare dei rottami, che, se ce la faranno, riusciranno a viaggiare per una, massimo due settimane l’anno, passando tutto il resto del tempo in officina.
    L’ATM aveva già cercato a Milano, ma i dirigenti nostrani non sanno, evidentemente, che le aziende di trasporto alienano il materiale viaggiante quando ormai i mezzi sono spompati.
    Andiamo a regalare 1.0000.000 di euro di soldi pubblici.
    Mi auguro che la Magistratura blocchi sul nascere questo spreco.
    Giuseppe Vallèra.

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  3. Ma non si dovevano comprare bus ecologici con il concorso della Comunità Europea? Invece ancora cose vecchie che dopo un anno daranno un mare di problemi? Ma il Commissario ha anche poteri d’investimento di denaro pubblico o insieme a Spicuzza si vuole spendere???
    Poi: ma le some necesarie per la ristrutturazione aziendale e per l’acquisto di Autobus da dove dovrebbero arrivare??
    Hanno trovato i soldi per risollevare il Comune o ancora aumenti di tasse??????

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  4. Settimo Libero 22 Marzo 2013 10:43

    Il commissario dell’ATM non può chiedere all’azienda fornitrice degli autobus l’assistenza degli stessi, in quanto il personale alla guida delle vetture non ha un bagaglio di esperienza tale da evitare danni ai mezzi.
    Il curriculum professionale degli autisti dell’ATM è inadatto alla guida di automezzi pubblici (anche se in possesso di abilitazione rilasciata dalla motorizzazione civile) in quanto il personale proviene da altre attività.
    Controllare per credere

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  5. un milione per autobus usati? ma sono scemi? ma questa gente ha idea di quanti km fanno gli autobus prima di essere ceduti come “usati”?

    che qualcuno fermi questi scellerati!

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  6. Sicuramente c’è un errore. Saranno 10 i milioni, non uno…

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  7. Ma se intanto si rimodulassero le linee, per esempio non capisco perchè si fa arrivare il 79 fino al cavallotti, potrebbe fermarsi all’Annunziata e diventare una navetta Torre Faro Annunziata, tempo di percorrenza circa 30 mn con due soli autobus si avrebbe un servizio quasi soddisfacente con transito ogni 40 mn circa, e così anche per la linea 81 si potrebbe utilizzare un solo autobus per fare spola tra l’Annunziata e Orto Liuzzo. Risparmio di mezzi che servirebbero a coprire altre linee e un tempo di attesa minore, chiaramente il biglietto dovrebbe essere unico magari ad orario per poter permettere con un unico biglietto di poter prendere sia il bus che il tram.

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  8. dottorsottile 22 Marzo 2013 11:50

    Siamo alle solite. Ci si alza la mattina e si fanno piani e si stilano sentenze.

    Il comune aveva presentato il piano di Innova BIC. Se uno avesse avuto la voglia di leggerlo avrebbe visto che c’era una logica dietro a quello che era scritto. Vedo che molte cose di quel piano sono qui tracciate ma qui ora mi sembra una accozzaglia. Che c’entra l’agenzia della mobilità infilata dentro ATM, non sa il commissario che le agenzia della mobilità sono un soggetto esterno all’ente che eroga il servizio? Anzi sono proprio i controllori del servizio erogato.
    E poi non commento su 20.000 euro a mezzo full service per giunta, sarebbe tempo perso. vale la pena pero ricordare che si grido allo scandalo/irrazionale quando il piano di Innova BIC prevedeva un contratto di servizio di 12 milioni di euro e 5 milioni di kilometri Qui mi sembra che i numeri siano solo numeri 21 milioni di euro e meno di 3 milioni di kilometri anno è solo un modo garbato per dire, manteniamo in piedi lo status quo non miglioriamo nulla e con i soldi della collettività si continua a pagare l’ATM.

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  9. dottorsottile 22 Marzo 2013 12:14

    E’ bello vedere come ogni volta si riparta da capo senza vedere cosa è già stato fatto. Qui si sparano cifre senza nessuna logica. Almeno se uno si leggeva lo studio di Innova BIC una logica nelle cose l’aveva. Il contratto di servizi era da 12 milioni di euro per 5.000.000 di chilometri annui qui di dimezzano i chilometri e si raddoppia il contratto di servizi, contratto che pagate voi cittadini, mica il commissario. Questo piano mi sembra gattopardesco, tutto cambia per non cambiare niente e per mantenere lo status quo. Leggo poi delle cose che hanno dell’assurdo e che sembrano copiate e male proprio dallo studio di Innova. Ricordo di aver letto sulla gazzetta del sud dell’agenzia della mobilità. Ottima cosa è stata istituita come soggetto controllore del servizio in molte città del nord. Ma l’Agenzia è un soggetto esterno alla società che eroga il servizio, forse il commissario non lo sa. In quanto controllore non può essere anche contrallante. Ma questi da noi sono sottiglieze semantiche :-). In bocca al lupo.

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  10. X uno… Ma che sta dicendo? Poteva risparmiare questo commento inutile…..

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  11. Sarebbe interessante appurare la veridicità di una voce di corridoio di qualche settimana fa, che parlava di una proposta di vendita dell’ATM Milano di una sessantina di mezzi (che ATM Milano è costretta a rinnovare in vista dell’Expò) al costo di 2/3 centinaia di migliaia di euro.
    Ora se ne acquistano 50 usati (come quelli di cui sopra) con il service a 1.050.000 (un milione e cinquantamila) euri.
    Menza parola.

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  12. Peppe Vallera 22 Marzo 2013 14:55

    Egr dottorsottile,
    Vedo che Lei non capisce ciò che gli altri scrivono.
    Leasing o acquisto, la somma messa a disposizione è ridicola.
    Giuseppe Vallèra.

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  13. Il conto economico dell’ ATM di Milano ha avuto nel 2011 un utile di € 5.100.000. Occorre quindi selezionare i managers della nuova SPA con concorso pubblico. Costringere chi sale sugli autobus a pagare il biglietto, tramite frequenti controlli e multe salate, impiegare non tutti i dipendenti dell’ ATM, (sarebbe lo stesso fallimento) ma solo quelli motivati e che hanno titolo: meccanici, che sanno fare il loro mestiere, autisti che sanno guidare….tutti si faccia anche qui una selezione e si mandino delinquenti e fannulloni a casa. Il bilancio deve essere in attivo come nelle altre città.
    Da quanto leggo, ricavi si hanno anche da car sharing; soste e parcheggi; servizi rimozione auto.

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