Da un lato l'ormai ex direttore dell'Azienda trasporti Claudio Conte, dall'altro il segretario dell'Orsa Trasporti Michele Barresi, insieme ad Antonio Ciccolo della Cisl, ribadiscono alcuni passaggi chiave della vicenda esplosa pochi giorni fa sulle retribuzioni accessorie e sul premio presenza dei dipendenti.
Continua il botta e risposta a distanza tra il Direttore Atm Claudio Conte e il segretario dell’Orsa Trasporti Michele Barresi. Pietra dello scandalo erano stati i 10.330 euro di retribuzione accessoria che il direttore percepisce da oltre dieci anni, indennità sulla quale il sindacato aveva chiesto chiarezza. Il dibattito si è fatto incandescente e ha tirato in ballo anche il Commissario Manna, gli altri dirigenti e i dipendenti dell’Azienda Trasporti. Il direttore Conte, che si prepara a lasciare il suo posto visto che l’amministrazione Accorinti e il Commissario Manna non intendono rinnovare il contratto in scadenza il 5 ottobre, punta a fornire ulteriori precisazioni, vere e proprie risposte al sindacalista Barresi.
“Mi ripromettevo di non replicare ulteriormente alle polemiche sollevate dall’Orsa sulla cosiddetta retribuzione variabile incentivante riconosciuta contrattualmente ad alcuni dirigenti Atm (e non solo Atm) ed a tutto il personale assunto a tempo indeterminato. Ma è davvero impossibile restare indifferenti nel leggere quanto scrive l’amico Barresi. Se non conoscessi bene la sua indiscussa onestà intellettuale, sarei portato a credere che gli sia stato conferito mandato di attaccare la retribuzione incentivante riconosciutami dai miei precedenti superiori, perchè palesemente confliggente con il noto provvedimento di non rinnovo del mio contratto alla data di scadenza ipotizzata dal Commissario”.
Inizia così la lunga nota di Conte che vuole intanto precisare che “l’Azienda è fallita per motivi molto più seri e documentabili, peraltro rilevati anche dalla nuova Amministrazione Comunale, consistenti nell’azione di “soffocamento” operata sia dalla Regione che dal Comune. Infatti, come è noto, dal 2003 è entrata in esercizio la tranvia (inizialmente circa € 5 mln/anno di extracosti), ma la Regione solo nel 2010 ha iniziato a corrispondere i relativi contributi. Essa inoltre non ha ancora corrisposto per intero il periodo 2003-2009, nonostante l’adozione di una legge regionale che lo prevede. A questo si unisce il “soffocamento” operato anche dal Comune di Messina, che a tutto il 2012 ha lasciato incredibilmente invariati i contributi per l’ATM agli importi del 1999, nonostante l’entrata in esercizio del tram. Ciò è stato reso possibile evitando il Comune la stipula del Contratto di Servizio che solo oggi, grazie alla nuova Amministrazione Comunale – come apprendo dalla stampa -, è divenuto obiettivo prioritario. Fatti, questi, che l’Orsa non può non conoscere.”
Conte contesta la difesa di Barresi del “premio presenza” di cui beneficiano i lavoratori Atm. “Leggo che il Premio presenza a tutto il personale, a differenza di quello ai dirigenti Atm, è sacrosanto per Barresi perché ha permesso di abbattere il fenomeno dell’assenteismo. Pur immedesimandomi nel suo ruolo di sindacalista, francamente ritengo indifendibile il suo assunto, visto che, come scritto da lui stesso, allo stato occorre la sola presenza del personale necessario al servizio di soli 20 autobus. E comunque, trattandosi di un risultato oggi minimale, esso non può certamente gravare per quasi € 1.200.000 all’anno sul bilancio aziendale. Invito quindi nuovamente l’amico Barresi a valutare la mia proposta di una rivisitazione del Premio di Risultato depositata in data 1 marzo 2010 al protocollo aziendale, indirizzata a Sindacati e Commissario, ad impatto zero sul bilancio, e come già detto, regolarmente disattesa dall’Orsa e dal Commissario protempore, come tante altre mie iniziative”.
Conte contesta Barresi quando parla di “mollichine ai lavoratori”. “1.200.000 annui di premio presenza a carico dell’Azienda per movimentare 20 bus non mi sembrano mollichine. E neanche gli € 237 x 12 mesi = € 2844/anno di premio presenza che percepisce il singolo lavoratore. Da raffrontare ai circa 10.000 euro l’anno di mia competenza che certamente non compensano la mia sola presenza”.
Concluse queste spiegazioni Conte promette di non tornare più sull’argomento, ma appare difficile chiudere così il dibattito considerato che anche il sindacalista Orsa, insieme ad Antonio Ciccolo della Cisl, ha voluto fornire nuove precisazioni a quanto dichiarato nei giorni scorsi.
Barresi spiega che il premio presenza per i dipendenti, che non è un premio risultato, è stato introdotto con la deliberazione n. 45 del 16/7/2010 ed è un'indennità giornaliera contrattualmente prevista per gli autoferrotranviari. Tale accordo ha avuto il merito di abbattere sensibilmente ogni forma di assenteismo rendendo, almeno in tal senso, l'azienda messinese tra le più virtuose d'Italia. L'importo di 1, 7 milioni di euro indicato invece dall'ex Direttore quale peso in bilancio di tale premio è invece totalmente errato e palesemente sovrastimato e non capiamo come, colui che ha redatto i bilanci aziendali per oltre un decennio possa commettere, se in buona fede, errori così grossolani sul costo del personale, oppure dobbiamo pensare che i consigli comunali che si sono succeduti avessero invece buone motivazioni per bocciarli annualmente".
Barresi e Ciccolo scendono nei dettagli e chiariscono che il "premio presenza" richiamato viene percepito da poco più del 50% dei dipendenti (580) e non dalla totalità essendone esclusi gli 87 contrattisti (ex LSU ) e i circa 130 ausiliari della ZTL, che l'ammontare del premio è di 100 euro mensile con un sistema contabile che lo riduce progressivamente del 20% per ogni singolo giorno di assenza a qualunque titolo fino ad azzerarsi al settimo giorno di assenza in un mese. Un accordo rigidissimo che disincentiva le assenze con ottimi risultati e che qualunque datore di lavoro pubblico o privato applicherebbe senza indugio. Non può pertanto sfuggire come l'importo indicato dall'ex direttore sia assolutamente sovrastimato e pretestuoso il riferimento, mentre invece non viene data risposta alcuna sulla natura dell'indennità di 10 mila euro erogata annualmente ai dirigenti che era l'oggetto della richiesta del sindacato”.
Orsa e Cisl non vogliono alimentare polemiche né insinuare che quei compensi fossero illegittimi, ma avendo appreso che il Commissario Manna ha già avviato un’inchiesta interna chiedono di sospendere per il futuro ogni indennità e premio risultato ai dirigenti Atm, considerati i principali responsabili nel tempo del disastro in cui versa l'azienda. Assicurano anche che ogni forma di indennità riguardante i dipendenti potrà essere in futuro oggetto di nuovo confronto ma solo quando si realizzeranno le condizioni di un'azienda normale.
“Chiediamo alla nuova amministrazione comunale –concludono- che si operi celermente per fare dell'Atm nuovamente un'azienda capace di fornire un servizio alla città e constatiamo con favore che, pur in mancanza di nuove risorse, già da qualche giorno sono in circolazione 30 autobus (ieri erano 33), certamente ancora pochissimi per i bisogni della città, ma più dei 18 con cui ci aveva lasciato la precedente fallimentare gestione, segnale evidente che si poteva e doveva fare meglio anche all'interno dell'azienda”.
Francesca Stornante
Mi sembra una lite tra xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
siete malati…pensare ad un premio presenza per disincentivare l’assenteismo è follia pure, fuori da ogni logica contrattuale.
Ti pago per lavorare, punto.. e se sei assente o ci marci ..ti licenzio. Queste sono le regole.
A parte che l’essere presenti, non significa..essere produttivi.
Ho già chiarito nell’articolo che l’esborso per ATM è di € 1,2 e non 1,7 milioni, proprio perchè Contrattisti e Lavoratori ZTL non percepiscono il Premio Presenza. Ma si tratta sempre di oltre un milione di euro, che non sposta i termini del ragionamento, visto che se fosse liberata quella cifra, si potrebbero recuperare dagli 80 ai 90 bus, e non solo 30. A proposito, leggo nel comunicato dell’amico Barresi che sono “usciti” ieri 33 bus. Sono certo che l’amico Barresi è a conoscenza del fatto che è prudente anche verificare alle ore 12.00 quanti ne sono rientrati dalla linea per guasto!!! Infine l’amico Barresi, avendomi qualche mese fa richiesto gli atti relativi ai Bilanci perchè a suo dire intendeva produrre un esposto all’A.G. sull’annosa questione, non può quindi ignorare che il Comune ha “non approvato” i Bilanci ATM sostanzialmente perchè contenevano crediti vantati da ATM proprio nei confronti del Comune, e dovuti per legge, (come ho scritto tante volte anche su questo giornale). Corrisposti i quali, si sarebbe ottenuto il famoso allineamento fra Bilanci ATM e del Comune. Ma soprattutto si sarebbe garantita la corretta gestione dell’Azienda, compreso la regolarità nella corresponsione degli stipendi. In proposito, sembra invece che l’amico Barresi abbia profuso certamente più energie sindacali nella sua battaglia personale contro di me (di cui tralascio ogni approfondimento per non tediare i pazienti lettori e cittadini) che verso le reali motivazioni che hanno portato al default. Lo invito ad un confronto pubblico su qualunque organo di informazione che garantisca assoluta imparzialità!
ing. Claudio Conte
Mi sembra giusto combattere l’assenteismo con un ingentivo economico, percepire lo stipendio non è un buon motivo per andare a lavoro; per lo meno in Italia ed in particolare a Messina, fare controlli su chi si assenta abitualmente no è funzionale, in particolare a chi controllava politicamente l’azienda. Cmq, andando avanti e considerando i gravi problemi economici in cui versa sia il comune che ATM, considerando che il servizio offerto è ai minimi termini ,forse le indennità, i premi e gli ingentivi andrebbero sospesi in attesa di tempi migliori. Per poter mantenere il posto di lavoro in altre realtà nel privato, i lavoratori stanno facendo ben altri sacrifici con prospettive per il futuro non proprio certissime. Con questo non voglio addebitare delle responsabilità sui lavoratori , che non hanno colpa della cattiva gestione sia politica che aziendale della ATM , ma di fatto in questo momento per salvare la barca che affonda ogniuno dovrebbe fare la sua parte; dirigenti, lavoratori ed istituzioni pubbliche.
I considerati “direttori……..”erano necessari alla citta’?
visto che in loro “contributo” molto ma molto ben pagato non è
stato” percepito” dai MESSINESI. (mi mantengo nei limiti del civile).
tempostretto faccia una semplice verifica. che ne è oggi di tutti i “qualificati direttori generali e simili” ? sono stati assunti(contrattualizzati) con medesime qualifiche in altre aziende(private)e/ o altre amministrazioni pubbliche ?
FRANCOTOMASELLO
Sei presente ? Ti pago
Sei assente ? Ti licenzio
Percepisci 1.200 euro e non ti vanno bene ? Cambia lavoro
Ma dove cavolo siamo arrivati ? Per combattere l’assenteismo basta fare i giusti controlli e mettere ben in chiaro che dopo tot ore di assenza si viene licenziati.
Il servizio è scandaloso, i lavoratori sono assolutamente in esubero.. E stiamo a parlare di premi ?
Mettete quella gente che non sa che cacchio fare a pulire i mezzi, metteteli a fare i controllori durante tutta la tratta.
Invece vedo donne in vestitino e zeppa pronte a fare il controllo da villa Dante al viale S.Martino perché poi è evidente che debbano +++++++++++++.
A lavorare!
Non è mia capacità poter stabilire chi dei contendenti abbia ragione, certo e’ che chi ha gestito per tanto tempo un’azienda che si trova in queste acque, non si può tirare fuori, voglio però dire che toni e precisazioni dell’ing. Conte mi sembrano maggiormente ferrati e quindi convincenti, spero che, a breve anzi brevissimo, si restituisca dignità a questa martoriata città, nessuno ha la palla magica, ma le operazioni chiarezza servano a ristabilire quest’ultima, se confronto ci dovrà essere spero sia improntato alla risoluzione delle problematiche, al l’acquisizione dei fatti ed all’accertamento delle responsabilità.
Considerato il peso delle parti in causa la cosa mi risulta essere scontata quanto ovvia….
Con osservanza.
una volta +++++ assieme e adesso litigate??
Siamo a livello barzelletta e non avere neanche la dignità di stare zitti e ritirarsi
…cavolo…in un passo Barresi parla di azienda(fallita) virtuosa rispetto al resto d’Italia “Barresi spiega che il premio presenza per i dipendenti, che non è un premio risultato, è stato introdotto con la deliberazione n. 45 del 16/7/2010 ed è un’indennità giornaliera contrattualmente prevista per gli autoferrotranviari. Tale accordo ha avuto il merito di abbattere sensibilmente ogni forma di assenteismo rendendo, almeno in tal senso, l’azienda messinese tra le più virtuose d’Italia.”….ma questo ci va in giro per l’Italia…appunto!? L’ATM a quasi i stessi dipendenti di una città come Milano…per 20 bus al giorno….e tutti i dipendenti rimanenti che fanno durante il giorno…aggiustano nelle officine i mezzi?? oppure li puliscono??..non mi è mai sembrato, ma non da ora…ma da quando andavo alle scuole…parecchi decenni fà…l’ATM ha sempre comprato mezzi nuovi o usati e al primo guasto buttati fuori uso nel parcheggio in balia di vandali e quant’altro…e adesso vanno a vedere i 10 mila di Conte (neanche lui e i suoi GLORIOSI precedessori esenti da colpe…hanno fatto tutti merenda in azienda…)…fossi io la rifonderei subito l’azienda in una S.p.a. , cosi chi lavora mangia…chi poltrisce….A CASAAAA!!!
e ancora ci stupiamo com’è che l’azienda è sul lastrico…questo è l’esempio della follia che fino ad ora l’ha gestita…e gran parte di questa follia è comunque da attribuire ai suoi stessi dipendenti che invece di conservare il “pane quotidiano” ha deciso di farei i propri porci comodi:elettorali, sindacali, ecc ecc…
A questo punto sarebbe VERAMENTE MEGLIO chiudere…azzerare tutto e ricominciare da capo….
scusate…
il confronto tra la civiltà e l’inciviltà non è possibile…
ma che i conte ee i barresi abbiano almeno il buon gusto di tacere…
http://www.atm-mi.it/it/Pagine/default.aspx
versus
http://www.atmmessina.it/
le posizioni presentate nell’articolo dai contendenti sono semplicemente irragionevoli. qui sbagliano tutti. come direbbe qualcuno… sono “scarsi”. ma davvero scarsi.
siamo in una situazione che non si riesce neppure a raccontare per quanto è ridicola e incredibile.
l’atm va chiusa e “sostituita”.
centinaia di persone perdono il lavoro? chi se ne frega. lo trovano altre.
i sindacati falliscono in modo ufficiale? chi se ne frega. che imparino a fare meglio il loro lavoro.
sono nauseato. non basta cambiare un dirigente. bisogna cambiare tutto (dall’alto, dal basso, da destra, da sinistra, chissene…)
Basta fare sparire tutti gli ing. Conte, e non i conti.
Anzichè vergognarsi, replica.
Ma lui cosa dirigeva ? Forse l’orto dei politici e politicanti.
Per fare questo era sufficiente mia commare Peppina.
Magistratura.. toc… toc… ci sei? Sbaglio o noi poveri ignoranti con tutte queste prove e pure lampanti avremmo già sbattuto in galera qualcuno….
Sindacalisti e dirigenti dell’atm da anni sono stati come dice travaglio del PDL e PD… “uno faceva il ladro e l’altro il palo”!!!!!!
è la follia pura, ormai.