Poteva essere un affare da 4milioni di euro l'anno la corretta gestione della Ztl e dei parcheggi da parte dell'Atm. Lo segnala l'Orsa che denuncia anche singolari provvedimenti per il personale amministrativo mentre si cerca ancora la strada per costituire la nuova società.
Da un lato sprechi e cattiva gestione delle attività che potrebbero essere solo fonte di guadagno, dall’altro provvedimenti incomprensibili, promozioni e nuovi incarichi per il personale. Il tutto mentre si tenta di progettare un futuro per un’Atm che al momento affonda nella solita crisi di sempre. I problemi sono sempre troppi e nonostante la volontà di creare una nuova realtà per il trasporto pubblico cittadino, all’interno dell’azienda di via La Farina e nelle stanza di Palazzo Zanca pare si voglia continuare ad agire come fatto in tutti questi anni.
Primo punto: gestione della ZTL e dei parcheggi. Un’attività che potrebbe fatturare 4 milioni di euro l’anno e che invece viene fatta apparire come una zavorra che ha solo contribuito ad affossare l’azienda. Lo dice l’Orsa che, con carte e dati alla mano, fornisce dettagli precisi di come questi servizi vengono gestiti. L'attuale Ztl conta in città un totale di circa quattromila stalli di sosta blu, ma del 10% di questi, molti in pieno centro città, non è esigibile il pagamento della sosta perchè manca l’adeguata segnaletica o per altre futili problematiche che sarebbero di facile risoluzione. "Un mancato incasso che si prolunga da tempo e che per le asfittiche casse dell'Atm è stimabile in 50 mila euro mensili” dichiarano Mariano Massaro segretario OrSA Sicilia e Michele Barresi delegato OrSA regionale Trasporti. Basterebbe spenderne circa 40mila per rifare la segnaletica ed evitare così un danno per centinaia di migliaia di euro, ma nè il Comune nè l'azienda hanno evidentemente intenzioni di intervenire.
Capitolo parcheggi, il sindacato punta i riflettori sul Cavallotti e sulle recenti dichiarazioni del Dirigente del Dipartimento Mobilità del Comune, secondo il quale il solo posteggio Cavallotti realizza un passivo annuo di circa 194 mila euro. Barresi e Massaro si chiedono dunque come possa essere presa in considerazione l’ipotesi di cederlo ai privati. “Nessuno si sognerebbe di gestire il posteggio alle condizioni economiche capestro imposte dal Comune all'Atm fin dal contratto di affidamento stipulato nel 1997 e prorogato nel 2004” dicono i sindacalisti. Un affidamento che prevede che al Comune siano riservati il 40% degli introiti del Cavallotti mentre scarica sull'Atm tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature, le spese di personale, pulizia, vigilanza e le spese generali d'utenza. L’Orsa non nega che la gestione dell’Atm sia comunque stata disastrosa e senza alcuna logica di marketing, “ma non si possono nascondere le precise responsabilità di Palazzo Zanca che con continue scelte dissennate si è comportato, nei confronti della partecipata, come il conte Ugolino della Commedia dantesca che mangia i figli pur di mantenersi in vita".
Per non farsi mancare nulla ci sarebbero anche delle novità che arrivano dagli uffici di via La Farina. Novità che parlano di nuovi incarichi e promozioni, con relativi scatti di livello, dice l'Orsa, mentre si cerca la strada per creare una nuova societa.Vengono perpetrati gli stessi errori gestionali del passato e assistiamo a scelte che rimandano alla solita prassi di cogestione politica – sindacale e aziendale ben consolidate negli anni all'interno dell'Atm” dichiara l'Orsa che aveva già chiesto degli incontri al commissario per discutere anche questo aspetto. “Occorre dare segnali di discontinuità, la nuova azienda non può fondarsi sulle stesse logiche del passato ma da subito si devono trovare professionalità e uomini nuovi, rinnovando l'attuale dirigenza aziendale, che diano garanzia di competenza e di cambiamento rispetto alle vecchie dinamiche interne". Barresi e Massaro credono che in tal senso anche il sindacato debba fare un passo indietro e per questo l’Orsa ha sottoscritto nelle scorse settimane un verbale con l'azienda affinché per "codice etico" non venissero impiegati sindacalisti in attività gestionali che potrebbero portare a conflitti d'interesse ma ad oggi ogni provvedimento in tal senso e' stato osteggiato e mal applicato". L’Orsa vuole chiarezza e trasparenza, propone soluzioni e pretende che tutti remino nella stessa direzione se davvero l’obiettivo è creare una nuova azienda e rilanciare il trasporto pubblico. Se ciò non accadrà i sindacalisti sono pronti, come hanno già fatto pochi mesi fa, a portare tutti i documenti che riguardano Ztl e parcheggi in Procura. Bisogna chiarire se vi siano state omissioni e abusi e di chi siano le responsabilità di eventuali danni economici causati per una cattiva gestione della cosa pubblica" dicono Barresi e Massaro. Per non ritrovarsi ancora una volta a dover parlare di una Atm che negli anni nessuno ha voluto e saputo gestire.
ART.21 COSTITUZIONE. “Lavarsi la coscienza è un atto di egoismo che spesso non porta a nulla se non a regalare dolore ad altri”. E’ la frase di una poetessa, che calza a pennello al sindacato di base ORSA, che ci fa sapere, an passant, della perdita di 4 milioni di euro l’anno, appunto si lava la coscienza e si illude di lavarla ai messinesi di ATM. Nelle RSU di ATM, sono rappresentati tutti i sindacati, anche l’ORSA, gli eletti sono lavoratori, in carne e ossa, di ATM, autisti, meccanici, ragionieri, ausiliari del traffico, o come caspita si chiamano oggi. Il dolore è dei messinesi, privati del trasporto pubblico urbano. COS’E’ UNA CITTA’ SENZA LA SUA ATM?
Il Cavallotti è sempre stato gestito male.
Innanzitutto è assurdo che in un parcheggio del genere si usi il sistema gratta e sosta.
Poi è assurdo che chiuda la notte.
Nelle città italiane i parcheggi sono una miniera d’oro. Solo a Messina può andare in perdita.
Del resto se ci stanno 4 persone a turno per non fare niente..