Una prospettiva che ieri i consiglieri del Pd avevano rifiutato. Accordo con Cisl, Faisa, Ugl e Orsa. Cgil e Uil annunciano sciopero
MESSINA – “Abbiamo sollevato l’eccezione di impignorabilità degli stipendi, quello di novembre è in pagamento”. Arriva una prima risposta positiva, da parte del sindaco Cateno De Luca, alle accuse lanciate ieri dal Pd sul caso Atm.
Ma è forse l’unica, perché il quadro resta drammatico. De Luca ne ha parlato ieri coi sindacati Cisl, Faisa, Ugl e Orsa, non con Cgil e Uil, che invece hanno attivato le procedure di sciopero.
Il sindaco conferma quanto prefigurato ieri dai consiglieri del Pd, cioè che il piano di liquidazione arriverà in Consiglio in questi giorni e dovrà essere approvato nel giro di 48 ore, al massimo entro lunedì, termine ultimo per la rottamazione fiscale.
Una prospettiva che il Pd aveva rifiutato, etichettandola come la stessa “strategia” del “Salva Messina“, cioè quella di far arrivare in Aula atti da dover approvare in frutta e furia senza neppure il tempo di analizzarli, viceversa sarebbero a rischio lo stipendio di dicembre e le tredicesime.
“Dichiarazioni gravi” – secondo Cgil e Uil -, che si dicono preoccupati per il pagamento degli stipendi. “In attesa di specifica convocazione e dei dovuti chiarimenti che attendiamo dall’amministrazione comunale e dai vertici aziendali, si ribadisce che il diritto al salario dei lavoratori è costituzionalmente previsto”.
Per i due sindacati “non è ammissibile che tale diritto venga messo in discussione in maniera che riteniamo strumentale come elemento destabilizzante di una procedura di liquidazione in cui il Consiglio Comunale, senza indebite pressioni, deve accertare con massima trasparenza e serenità unicamente la situazione economica finanziaria dell’azienda speciale Atm”.