L'Azienda Trasporti riconduce lo sciopero a quello nazionale ma i sindacati smentiscono
In merito allo sciopero nazionale previsto venerdì 2 dicembre cui hanno aderito a livello locale esclusivamente le segreterie Sgb ed Orsa (quest’ultima in maniera tardiva), Atm precisa che “lo sciopero, per le sue motivazioni, è rivolto nei confronti del governo nazionale e non rispetto a tematiche di carattere aziendale che nulla hanno a che vedere con lo sciopero indetto dalle segreterie territoriali di Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl ed Orsa e previsto per il 13 dicembre 2022, che è stato autonomamente revocato a seguito di segnalazione da parte di Atm Spa alla Commissione di garanzia per irregolarità nelle procedure di proclamazione, prima che intervenisse la stessa Commissione.
Atm: “Lo sciopero deve essere libero e senza interpretazioni fantasiose”
“Scioperare da parte del singolo dipendente è legittimo, ma è un diritto che va attuato in piena libertà e comprendendo nei confronti di chi si sciopera e per quale motivazione. Auspichiamo che chi sciopererà lo farà nel rispetto delle fasce di garanzia (6.30 – 9.30 e 12.30 – 15.30) e dei presidi aziendali, come previsto dalla Regolamentazione aziendale sottoscritta con i sindacati il 29 settembre 2022 cui si invita ad attenersi senza interpretazioni fantasiose”.
I sindacati: “Pressioni e vessazioni sistematiche”
Ma Filt Cgil, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Autoferro e Orsa Autoferro/Tpl parlano di “contenuto strumentale che prova ancora a sminuire la valenza dello sciopero del 2 dicembre che i dipendenti Atm, a prescindere dall’appartenenza sindacale, hanno deciso di utilizzare come strumento di denuncia per comunicare alla cittadinanza le condizioni di lavoro cui sono costretti, da una direzione aziendale che pensa di poter gestire ancora i dipendenti con la frusta e poi costringerli al silenzio. Quando la Direzione aziendale prova a celare i motivi dello sciopero, facendo riferimento alle motivazioni nazionali, altro non fa che manifestare il timore di una forte adesione dei suoi dipendenti che, come hanno ampiamente dichiarato attraverso i comunicati stampa dei sindacati cui aderiscono, si asterranno dal lavoro esclusivamente per protestare contro le pressioni e le vessazioni sistematiche della direzione aziendale che hanno provocato anche dimissioni volontarie di lavoratori stanchi di subire”.
“Sciopero contro la dirigenza aziendale, non contro il governo nazionale”
I sindacati contestano l’affermazione di Atm S.p.A quando asserisce che domani i suoi dipendenti sciopereranno per motivazioni nazionali: la dirigenza aziendale sa bene che i lavoratori Atm non si asterranno dal lavoro contro il Governo Meloni ma contro la gestione Atm”.
I sindacati contestano la dichiarazione di Atm S.p.A. che lo sciopero previsto per il prossimo 13 dicembre sia stato “revocato a seguito di segnalazione da parte di Atm Spa alla Commissione di Garanzia”. La direzione /aziendale sa bene che, nonostante le numerose segnalazioni dell’azienda, non si sono registrati interventi della Commissione di Garanzia. I sindacati hanno revocato lo sciopero del 13 dicembre per anticipare la protesta al 2 dicembre e per una migliore programmazione della mobilitazione permanente che, fermo restando l’attuale gestione autoritaria del personale, avrà un seguito con altre proteste di livello territoriale.
Atm S.p.A. contesta l’ipotesi di un’l’adesione “tardiva” di una sigla autonoma allo sciopero
nazionale, se così fosse sarebbe intervenuta la Commissione di Garanzia. Anche in questo caso l’illecito
segnalato è solo nelle convinzioni del presidente Campagna.
“Tentativi di comprimere il diritto di sciopero e limitare adesioni”
Sostengono i sindacalistuìi: Dispiace ma non sorprende il continuo tentativo del presidente di Atm Messina di delegittimare con ogni mezzo l’azione di sciopero con fiumi di note e comunicati stampa dal sapore strumentale. Ci piacerebbe che avesse la stessa solerzia nell’affrontare i tanti problemi che da anni affliggono i lavoratori Atm, frutto della sua gestione e su cui questi sindacati lamentano l’assoluta mancanza di dialogo costruttivo”.
“Sciopero libero”
E ancora: “Ribadiamo ancora una volta che l’adesione allo sciopero nazionale è stata deliberata liberamente dai lavoratori che vi aderiranno in maniera trasversale indipendentemente dall’appartenenza sindacale e l’adesione. E, se superiore alla media nazionale, sarà di certo il sintomo più chiaro e cristallino di un malessere su cui Atm dovrebbe riflettere mostrando meno arroganza”.