La prossima settimana arriva uno stipendio, parola di Croce

La prossima settimana arriva uno stipendio, parola di Croce

Francesca Stornante

La prossima settimana arriva uno stipendio, parola di Croce

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mercoledì 22 Maggio 2013 - 17:20

Lo comunicano i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti che oggi hanno incontrato il commissario Croce. Interviene anche l'Orsa che chiarisce che si tratta solo del dodicesimo dovuto e che uno stipendio solo non basta.

La prossima settimana i lavoratori dell’Atm intascheranno lo stipendio. Da febbraio senza un centesimo, dopo mesi di attesa i dipendenti dell’Azienda Trasporti si preparano finalmente a ricevere una parte degli arretrati che hanno accumulato. Si tratta, quasi certamente, del 20% ancora mancante della mensilità di febbraio e dell’80% di marzo, ma ormai i lavoratori della partecipata sono abituati a tutto. Questa l’assicurazione che il Commissario Croce ha dato ai segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Pino Foti,Enza Testa e Silvio Lasagni, che stamani si sono recati a Palazzo Zanca per conoscere la verità sul ritardo delle retribuzioni per l’Atm.

“Un incontro informale -spiegano i sindacalisti- fuori da ogni ufficialità e propagandismo, perché non sarà certo in campagna elettorale che la politica fornirà quelle soluzioni che per anni non è stata capace di indicare, ma occorre non esasperare ulteriormente gli animi dei lavoratori e procedere urgentemente con interventi che allevino la tensione”.

Inevitabile però pensare al post elezioni per Foti, Testa e Lasagni. “La nuova amministrazione troverà sul tavolo un’azienda in peggiori condizioni, senza piano industriale, senza risorse e senza nemmeno quello straccio di contratto di servizio che almeno avrebbe dato titolo per rivendicare finalmente alla regione il pagamento dei servizi”. Insomma, serviranno sforzi eccezionali per tirare fuori l’azienda pubblica dalle secca dove è stata forzatamente arenata. “Sforzi e tempi che chiaramente i lavoratori e le loro famiglie non sono più in condizioni di attendere”.

Non risparmia attacchi invece il segretario dell’Orsa Trasporti Michele Barresi che punta a sottolineare soprattutto che la garanzia di uno stipendio che arriverà solo grazie al dodicesimo mensile che Palazzo Zanca è obbligato a versare all’Atm non può essere un risultato di cui gioire. Il dodicesimo, che per questo mese ammonta a poco più di 1.400.00 euro, è una somma dovuta, anzi questo mese è stata anche versata in netto ritardo. Anche per questo, lo ricordiamo, lunedì l’azienda è arrivata per la prima volta a dover fermare parte dei mezzi per carenza di carburante. Per il sindacalista dunque “un solo stipendio non basta, sono solo briciole, i lavoratori soffrono da troppo tempo e il pagamento del dodicesimo non solo è un atto dovuto ma intempestivo. Da mesi denunciamo lo stato di crisi irreversibile in cui è piombata l’azienda nel silenzio assoluto della politica, dell’amministrazione e di parte sindacale. A questo punto auspichiamo che si trovino le risorse per il pagamento immediato di tutte le tre mensilità arretrate”.

Di questo milione e quattro del dodicesimo 800mila euro dovrebbero essere destinati agli stipendi, il resto diviso per pagare contributi e fornitori. Il sindacalista chiede invece che l’intera cifra sia destinata ai lavoratori.

Un commento

  1. ma quando la finiremo con questa pantomima?

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