L’aumento delle ore settimanali è stato accolto con soddisfazione dai sindacati
MESSINA – Passare dagli annunci ai fatti concreti è cosa ardua per tutti. Lo è ancor di più per Cateno De Luca, che di annunci in questi primi 12 mesi da sindaco di Messina ne ha fatti un’infinità su tutti i fronti , salvo poi non riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati. Qualche volta per fattori esterni non imputabili alla sua volontà (vedi ad esempio il caso della mancata concessione dei poteri speciali per il Risanamento), ma molto più spesso perché il primo cittadino ha deciso di cambiare rotta e fare il contrario di ciò che aveva annunciato. Così, ad esempio, nel caso delle società partecipate del Comune di Messina, che diceva di voler diminuire e che invece ha aumentato, scegliendo peraltro di nominare interi Cda in luogo degli amministratori unici, che avrebbero consentito un risparmio alle asfittiche casse di Palazzo Zanca.
A proposito ripensamenti, ce n’è uno fresco fresco, che riguarda i lavoratori Atm addetti alla Ztl, per i quali De Luca ha annunciato con grande giubilo sulla sua pagina Fb l’ aumento dell’orario di lavoro a 36 ore settimanali per un periodo sperimentale di 3 mesi, così come per gli addetti alle officine, gli addetti alle pulizie ed i verificatori titoli di viaggio.
«Un altro impegno mantenuto: aumento dell’orario di lavoro a 36 ore settimanali per gli operatori ZTL, officine, addetti alle pulizie e verificatori titoli di viaggio.
Nell’ambito del Salva Messina avevamo concordato con le OO.SS. di dare più dignità e più considerazione ai lavoratori part time di ATM. Oggi siamo passati dalle parole ai fatti anche su questo fronte», scrive il primo cittadino sulla sua pagina Fb».
Eppure, lo scorso Febbraio – quindi solo pochi mesi fa – il sindaco aveva incontrato gli ausiliari della sosta dell’azienda trasporti , avvisandoli che circa 2/3 di loro a fine 2019 non sarebbero stati più impiegati in questa attività . L’amministrazione infatti si diceva intenzionata ad incassare gli introiti del “gratta e sosta” installando nelle zone a traffico limitato dei parchimetri, grazie ad un finanziamento statale di circa tre milioni di euro. De Luca aveva quindi fatto presente agli addetti alla Ztl che per loro era necessaria una riqualificazione in altra mansione, per lo più quella di autisti per chi risultasse idoneo, pena il licenziamento: «Ho il dovere di tutelare il lavoro e non il posto di lavoro», erano state le sue parole.
Oggi, però, torna sui suoi passi e “promuove” gli ausiliari alla sosta a lavoratori quasi full time ( le ore dovrebbero essere 39 per la giornata piena), aggravando i costi dell’azienda che lui diceva di voler diminuire grazie al progetto dei parchimetri: «Con tale investimento- aveva spiegato – risparmieremo circa due milioni di euro annui di costi per stipendi».
La soddisfazione dei sindacati
Naturalmente l’aumento delle ore settimanali è stato accolto con soddisfazione dai sindacati .
«Dopo le vane promesse e gli impegni inevasi dalla precedente amministrazione, con l’applicazione del “Salva Messina” arriva un primo segnale contro l’odiosa discriminazione che aveva creato lavoratori di serie “A” e altri di serie “B” » scrivono in un comunicato congiunto –Cisl, Faisa, Ugl e Orsa, secondo cui gli ausiliari del traffico saranno utilizzati anche nel servizio di verifica su BUS e Tram.
Anche Filt Cgil e Uiltrasporti esultano per la decisione presa: «L’azienda con questo incremento di orario scommette finalmente su settori altamente produttivi le officine e la ZTL e verifica titoli di viaggio che garantiscono incassi annui di oltre 3 milioni di euro». I segretari Garufi e Barresi ricordano tuttavia i 50 esuberi che erano stati individuati tra gli ausiliari del traffico e rimarcano il cambio di linea da parte dei vertici Atm e dell’amministrazione De Luca: «con quest’atto vengono valorizzati come core business dell’Atm, segnale evidente che ci si è resi conto che il settore è strategico e deve essere invece potenziato e meglio organizzato».
DLT