Sospesa la protesta, i mezzi tornano in servizio, in arrivo due stipendi più la tredicesima

Sospesa la protesta, i mezzi tornano in servizio, in arrivo due stipendi più la tredicesima

Francesca Stornante

Sospesa la protesta, i mezzi tornano in servizio, in arrivo due stipendi più la tredicesima

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mercoledì 16 Gennaio 2013 - 16:37

I lavoratori hanno interrotto il blocco, riprendendo il servizio. Il Comune anticiperà il dodicesimo di febbraio per dare un po' di respiro ai lavoratori, l'accordo è arrivato durante un incontro tra Croce e Cgil, Cisl e Uil. In Prefettura invece i lavoratori insieme a Orsa, Ugl e Cub hanno incontrato il Prefetto che chiederà l'intervento del Presidente Crocetta sul caso Atm e vigilerà sui tempi di pagamento degli stipendi.

Dopo due giorni di blocco totale dei mezzi i lavoratori Atm hanno deciso di interrompere quello che non è stato uno sciopero ma una “manifestazione di sofferenza”, come ieri l’hanno definita i rappresentanti sindacali di Orsa, Ugl e Cub, Michele Barresi, Francesco Alizzi e Francesco Urdì. Due giorni di bus e mezzi rimasti in autoparco e tensione massima per quegli stipendi che non arrivano. Oggi finalmente qualcosa si è mosso. Dopo un intero pomeriggio trascorso in assemblea a discutere i risultati portati a casa durante questa lunga giornata di trattative che ha visto Cgil, Cisl e Uil impegnati a Palazzo Zanca con il commissario Croce e Orsa, Ugl e Cub a colloquio in Prefettura, i dipendenti hanno deciso di tornare in servizio alla luce delle garanzie ricevute sul pagamento degli stipendi di ottobre, novembre e della tredicesima. Garanzie che arrivano grazie all’accordo che i sindacati confederali hanno sottoscritto al Comune con il commissario Croce che si è impegnato ad anticipare le somme del dodicesimo di febbraio per saldare gli arretrati ai lavoratori. Per comprendere però tutti i passaggi di questa lunghissima giornata è meglio andare con ordine.

Ieri l’unico bus era uscito per spostare la protesta dalla sede dell’azienda in via La Farina al Comune, oggi invece per portare i lavoratori in Prefettura. Un gruppo di dipendenti è rimasto in sit-in davanti al Palazzo del Governo mentre una delegazione guidata dai segretari Barresi, Alizzi e Urdì è stata ricevuta dal Prefetto Trotta che alla luce delle diverse verità fornite negli incontri di ieri da una parte dal commissario Atm Alligo e dall’altra dal commissario di Palazzo Zanca Croce, dal Ragioniere Generale Coglitore e dal Dirigente Cama, ha cercato di avere un quadro un po’ più chiaro della situazione. Durante l’incontro il Prefetto Trotta ha annunciato che chiederà aiuto direttamente alla Regione. Nei prossimi giorni si metterà in contatto con il Presidente Crocetta per ottenere un incontro e discutere a livello regionale il caso Atm. La speranza è di riuscire a concordarlo entro la fine del mese. Al commissario Croce chiederà intanto chiarimenti su quale sia il problema economico per cui le somme non sono ancora stare stanziate all’Atm e soprattutto di individuare le condizioni per svincolare più risorse possibili per andare incontro alle esigenze dei lavoratori, ormai allo stremo delle forze, e della città, che già aveva un servizio scadente e adesso si sta ritrovando completamente senza mezzi. Questa mattina, prima di giungere in Prefettura, non sono mancati i momenti di tensione in azienda tra i lavoratori e il direttore Conte. Ma i dipendenti andranno avanti fino a quando non avranno fatti e non più promesse.

Mentre Orsa, Ugl e Cub incontravano il Prefetto Trotta, a Palazzo Zanca altro vertice su Atm che ha visto a confronto il commissario Croce, insieme al Ragioniere Ferdinando Coglitore e al Dirigente responsabile al bilancio Giovanni Di Leo, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato, e i segretari delle federazioni d categoria Filt, Fit e Uiltrasporti, Pino Foti, Enzo Testa e Silvio Lasagni. Una riunione fiume che si è inoltrata fino al primo pomeriggio e che ha portato alla firma di un verbale sottoscritto dai sindacati e dal commissario Croce. Con l’accordo siglato oggi il Comune si è impegnato a versare un ulteriore somma che permetterà di pagare due mensilità ai lavoratori che in questo momento sono fermi alla prima metà dello stipendio di ottobre. Si tratta di 1.400.000 euro relativi al dodicesimo di febbraio che in questo modo verrà anticipato e che di certo darà un po’ di respiro ai lavoratori. Somma che si aggiunge al primo dodicesimo, già deliberato e che dovrebbe trasformarsi in liquidità nei prossimi giorni, e al milione di euro che inizialmente doveva essere destinato a saldare parte del debito con la ditta Ventura e che invece ieri Croce ha deciso di dirottare direttamente per il pagamento degli stipendi. Non si conoscono però ancora i tempi tecnici necessari per far arrivare queste nuove somme. Quello di oggi è certamente un altro buon risultato ma non risolve il problema, anzi il rischio è di trovarsi nuovamente punto e a capo il prossimo mese. Un timore espresso anche dal Ragioniere Coglitore. Nessuna notizia invece dei 3.900.000 che restano vincolati all’arrivo dei 40 milioni dalla Regione per i quali però, ha garantito Croce, i tempi non saranno lunghi.

Per i sindacati che oggi hanno siglato il verbale si tratta di un segnale importante per i lavoratori e per la città, segnale che chiaramente non risolve del tutto la questione, ma contribuisce a creare il clima per avviare quei necessari cambiamenti, senza i quali non vi sarà né azienda e né servizi. Cgil, Cisl, Uil e le rispettive organizzazioni di categoria hanno ribadito oggi al commissario che “ritardare ancora l’allineamento dei salari Atm, fermi ad ottobre 2012, a quello delle altre partecipate e non avviare da subito il percorso per restituire il servizio di trasporto pubblico alla città, oltre ad essere una ineludibile questione di giustizia per cittadini e lavoratori è, per tutto il sindacato confederale, anche una rischiosa perdita di tempo, che non tiene conto delle oggettive condizioni dell’azienda e, non ultimo, delle risorse comunali. Per i confederali “stipendi e servizio non possono essere disgiunti e, se non si tenta da subito di recuperare il pesante gap prodotto dalla passata amministrazione, sarà sempre più difficile mantenere un servizio essenziale, come il servizio pubblico di trasporto. Non dimenticando che si devono fare i conti con stipendi non corrisposti, la mancanza di una gestione e di una direzione adeguata, la riduzione costante dei trasferimenti e l’assoluta incertezza della situazione debitoria”. Su questo fronte verrà avviato a breve un tavolo di confronto che servirà per tracciare la strada da percorrere per non affossare ancor di più l’azienda trasporti e i suoi lavoratori.

Per Orsa, Ugl e Cub resta il timore che questo sia solo un palliativo. “Abbiamo richiesto nuovamente nel pomeriggio l'intervento prefettizio affinché si possano dare certezze ai lavoratori per poter dare loro la necessaria serenità per riprendere il servizio. Abbiamo avuto garanzie – continuano i sindacati – che la firma del mandato del dodicesimo di febbraio verrà fatta entro venerdì”. In tarda serata Orsa Ugl Cub in riunione con i vertici ATM hanno avuto formali garanzie che saranno pagate le mensilità di ottobre, novembre e la tredicesima prioritariamente ad ogni altra spesa . Su richiesta dei tre sindacati la Prefettura si farà garante del buon esito del percorso e già lunedì ci sarà un nuovo incontro per verificare se i tempi indicati sono stati rispettati. (Francesca Stornante)

16 commenti

  1. io sono solidale,ma quando un bar,un negozio di scarpe etc.non ha soldi,purtroppo chiude e manda a casa anche i commessi.non è che può pagare sempre “cappinnazzu”

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  2. io proprio non capisco. sarò ripetitivo, ma davvero non mi spiego con che criterio i possa pensare di gestire in questo modo un’azienda. 598 dipendenti per una ventina di bus e 5/6 tram sono una follia…
    inoltre preoccuparsi sempre e solo degli stipendi distoglie l’attenzione da quello che (triste a dirsi) è il vero problema, e cioè la mancanza di mezzi, di ammodernamenti, di linee puntuali, di manutenzione etc.

    non esistono solo i lavoratori e la priorità è il servizio… l’interesse generale.

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  3. Intanto ” Il Comune anticiperà il dodicesimo di febbraio per dare un po’ di respiro ai lavoratori in protesta da due giorni” è una promessa illegittima. Solo il Dr, Croce può fare queste promesse riconducibili alla incompetenza, già manifestata in altre occasioni, nella gestione della pubblica amministrazione. La legge dice che, in regime di “esercizio provvisorio” gli impegni da assumere mensilmente devono essere limitata e quindi non possono eccedere il dodicesimo dello stanziamento previsto nell’ultimo bilancio approvato (2012). Questo e ciò che impone la legge e che comporterebbe il rinvio al mese di febbraio per poter anticipare il dodicesimo relativo a detta mensilità. Ed allora i dipendente dell’Atm avranno motivo di lagnarsi. Tranne che non si voglia violare la legge, cosa possibile in questa nostra città dato che ciò che è illegittimo diventa giuridicamente legittimo ed invece ciò che è legittimo è da condannare.

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  4. Ma nessuno a livello di istituzioni si preoccupa minimamente del fatto che a messina non ci sono servizi x il cittadino ???????????????????????????
    E’ TUTTO ACCENTRATO PER GLI STIPENDI MA QUESTI C..ZO DI STIPENDI NON VENGONO PAGATI DAL CITTADINO PER EROGARE UN SERVIZIO ……….. A CHE FARE PAGHIAMO LE TASSE ?????????????????????????????????????
    COMUNE, MAGISTRATURA, STATO, CI SIETEEEEEEEEE QUESTO NON SI CHIAMA INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO ????????????????????????

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  5. Fino a quando non si acquistano nuovi autobus e le corse sono poche,i lavoratori dovrebbero essere messi in part-time.Questo eviterebbe i licenziamenti,che invece vengono fatti nel settore privato.Non è giusto che la collettività,già sottoposta a tanti sacrifici,paghi per un servizio di cui non fruisce come sarebbe giusto.E sarebbe opportuno utilizzare parte del personale come controllori sui bus,per assicurarsi che si paghi il biglietto e scoraggiare atti vandalici

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  6. CastorinaCarmelo 16 Gennaio 2013 19:12

    E’ comprensibile la rabbia e la frustrazione dei lavoratori ATM
    hanno la solidarietà di tutti i messinesi: senza stipendio non si può vivere.Queste malversazioni dovrebbero toccare la “coscienza” (se c’è l’avessero) del Sindaco e degli Amministratori Comunali che hanno portato il Comune nel “CAOS” e speriamo che non ci sia il dissesto.Sono sicuro che la MAGISTRATURA abbia messo sotto osservazione questi fatti di malgoverno, non si può tollerare questo stato di cose: Vertenzialità diffuse tutti i giorni,la gente che deve andare a piedi a lavoro, una città invivibile.
    Più fine del mondo di questa…….. che vogliamo……

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  7. Ma che bello stare impalati con il culo nella sedia e con il nostro stipendio in tasca vero???Mettiti nei panni di chi non prende stpendio da 3 mesi, da chi non ha un soldo per pagare le bollette, da chi deve andare alla caritas per mangiare…e vi lamentate dell’interruzione di servizio pubblico????Non è un diritto anche avere la stipendio???

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  8. e domani..????????
    che bella notizia..
    domani riprende il servizio di trasporto pubblico…..
    si..con 17 bus e 4 tram…..
    che gioia….
    boh…………………………………………………….

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  9. Hai detto bene e si calano le braghe per cosa? per blocco di servizio pubblico inesistente?
    Io avrei chiuso ATM e mandato a TUTTI a casa..dopo di che la magistratura potrebbe iniziare a indagare come mai nel giro di 5 anni (così ha detto un dipendente intervistato al tg) l’azienda ha collassato. E vediamo se la smettiamo tutti di fare gli scecchi nel lenzuolo per parare il sedere a chi poi?

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  10. scusate ma mi ripeto

    gli addetti al trasporto pubblico non sono 598, ma meno di 390, la restante parte sono addetti alla ZTL (circa 100 + 60 lsu addetti anche alle mansioni di pulizia ed altro)

    Le unità totali a tempo pieno in ATM sono 560 (decine sono part time)

    I mezzi non escono perchè il comune da anni non trasferisce i regolari contributi ad atm come AVVIENE IN OGNI CITTA’ D’ITALIA.

    per fare girare un bus su 3 turni servono 3,5 persone
    per fare girare un tram su tre turni servono 4 persone

    per cui , con un servizio appena sufficiente per MEssina cioè 70 bus e 9 tram, servono 250 autisti di bus e 36 di tram.

    Totale 286 addetti diretti alla guida, poi ne servono almeno 10 per turno alla rimessa ed arriviamo a 30 cioe 316 addetti all’esercizio.

    La restante parte è addetta all’officina (50) ed all’amministrazione di esercizio, manutenzione, servizi generali, contabilità (40). L’azienda non è cos’ squilibrata come personale, il problema è che non produce perchè non ha mezzi.

    IL PROBLEMA E’ CHE NON CI SONO PIU’ AUTOBUS. NON E’ GIUSTO DIRE CHE SE IL COMUNE NON HA FATTO LA SUA PARTE ORA CI ACCONTENTIAMO DI POCHI BUS E TRAM E NON PAGHIAMO GLI STIPENDI ALL’ ATM.

    COMPRATE GLI AUTOBUS E FATELI GUIDARE AI DIPENDENTI E BASTA CON queSTE POLEMICHE OFFENSIVE. Oppure se dovete pagarli come per dire che pagate dei ladri abbiate il coraggio di licenziarli e di cancellare il trasporto pubblico a MESSINA, il resto sono chiacchere inutili a lungo sentite da persone (sindaci, assessori al bilancio, dirigenti comunali) che avrebbero dovuto risolvere il problema (pagati con i nostri soldi da anni)!

    DITE LA VERITA’ il comune di MESSINA E’ L’UNICO IN ITALIA CHE DA 10 ANNI NON FINANZIA ADEGUATEMENTE IL TRASPORTO PUBBLICO.

    Il prodotto di un’azienda di trasporto pubblico locale sono i chilometri : senza i mezzi non fai chilometri, non trasporti passeggeri e ti si abbassano i ricavi.
    I costi di personale restano, a meno che non licenzi.
    E’ un circolo vizioso, la cui colpa principale non è dell’ atm. Quella dell’atm è quella di non avere ridotto i servizi per tempo, di non avere spiegato alla città cosa stava succedendo acnhe denunciando i responsabili, Questo sì che andava fatto, non subire in silenzio!!!!!!

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  11. SIG MAX, COMUNE, MAGISTRATURA, STATO, CI SIETEEEEEEEEE QUESTO NON SI CHIAMA INTERRUZIONE DI EROGAZIONE DI STIPENDI?????????????

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  12. Per Max21
    solo per comprendere meglio il tuo intervento: ma tu per chi hai votato alle ultime comunali?

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  13. Ma basta licenziamoli,vogliono gli stipendi senza lavorare,ci sono 20 bus e 598 persone,queste sono truffe al cittadino che paga le tasse.

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  14. mi dicono che sono 598 esclusi i ztl… leggo anche su siti vari che per il rapporto uomini/mezzi “tutto dipende”.
    Infatti, razionalizzando gli orari, ne bastano 2,3 per mezzo (lo 0,3 – 1 ogni 3 mezzi – serve per il jolly che copre malattie, infortuni etc.).
    Ovviamente non è la soluzione ideale, poichè è chiaro che sarebbe meglio avere la copertura piena, ma l’atm non vive in un contesto ideale.
    Per il resto, mi sembrano davvero troppi gli addetti all’officina e all’amministrazione…

    ma sul sito atm è impossibile trovare dati.

    e comunque il dato oggettivo è che non ci sono mezzi… e dunque si sta parlando del nulla…

    si andrà di stipendio in stipendio fino al collasso. e tutti rimarranno senza alcunchè.

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  15. Caro Raffaele le truffe ai cittadini che pagano le tasse le fanno altri organi, guardati bene intorno e medita………. medita ………….. e poi ………. medita …………..

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  16. Avete o hanno ridotto loro l’atm in questo stato quindi se non prendono lo stipendio peggio per loro. io mi ammazzo di lavoro tutto il giorno visto che sono libero professionista…quindi si risparmi la paternale.
    SE dobbiamo fare “i scecchi nto linzolu” per dare il contentino a questi signori non mi sta bene! In atm c’è chi si fa il doppio lavoro (vedi quel signore intervistato al TG cittadino che è onnipresente presso un gommista del centro, gente che usa la macchina di servizio per andare a fare i propri porci comodi (il vizio è duro a morire) Gente che si fa il pieno con il gasolio dei bus. E per completare l’opera se proprio dobbiamo dirla tutta l’atm se la sono spruppata all’osso e puru chiddu i dipendenti tra politica e sindacati…ESEMPIO: quando più di 5 anni fa (termine fatto notare da un altro dipendente intervistato)è scaduto il termine dei parcheggi a pagamento l’allora cooperativa di parcheggiatori se ne andò dietro la porta dell’allora neo sindaco per reclamare il mantenimento della promessa fatta in campagna elettorale che, creando la fasulla ZTL che NESSUNO nemmeno chi doveva tutelare la legge si è degnato di bloccare, ha caricato sulle spalle di NOI contribuenti e su quelle di atm quelle persone che SENZA CONCORSO sono entrate senza nessun diritto a far parte della dipendenza statale e che a poco a poco grazie a manovre interne sono anche arrivate a fare gli autisti. QUINDI IL MAGISTRATO DI TURNO SE HA UN PO’ DI DIGNITA’ POTREBBE TRANQUILLAMENTE PASSARSI IL TEMPO CON QUESTI ARGOMENTI SENZA PIEGARSI AI VOLERI DEL POLITICO DI TURNO.

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