L’ordinanza contestata, i dubbi della Russo: il Prefetto chiede l’attenzione della Regione

L’ordinanza contestata, i dubbi della Russo: il Prefetto chiede l’attenzione della Regione

Francesca Stornante

L’ordinanza contestata, i dubbi della Russo: il Prefetto chiede l’attenzione della Regione

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lunedì 19 Ottobre 2015 - 23:13

Dopo dure polemiche, la consigliera Antonella Russo aveva scritto al Prefetto e all'assessorato Enti Locali per chiedere di verificare la procedura legata all'ordinanza del 30 luglio con cui la giunta aveva disposto il passaggio dei lavoratori Ato3 all'Amam. Il Prefetto, non avendo competenza, ha scritto a sua volta all'assessorato.

«Evidente divergenza tra lo strumento utilizzato e gli scopi concretamente perseguiti». Con questa motivazione il Prefetto Stefano Trotta chiede l’attenzione dell’Assessorato Enti Locali sull’ormai famosa ordinanza dello scorso 30 luglio con cui l’amministrazione Accorinti aveva dato il via al trasferimento di lavoratori e servizi da Ato3 ad Amam. Un’ordinanza contingibile e urgente scelta come strumento per mettere in campo un’operazione di mobilità che in effetti poco o nulla avrebbe a che vedere con i caratteri dell’urgenza legata a una possibile emergenza sanitaria. Un’ordinanza che, come annunciato dalla stessa amministrazione, doveva essere ritirata ma che ad oggi sembra essere rimasta sospesa in attesa di non si sa esattamente cosa. A pungolare Trotta e a chiederne l’intervento era stata nelle scorse settimane Antonella Russo. La consigliera comunale aveva inviato al Prefetto e all’Assessorato regionale Enti locali una nota in cui aveva messo nero su bianco tutte le perplessità e le anomalie del percorso avviato dall’amministrazione Accorinti per portare nel giro di poco tempo a quel trasferimento di lavoratori Ato3 all’Amam. Lo aveva già fatto anche all’interno di Palazzo Zanca, dando origine anche ad una dura polemica con l’amministrazione che invece aveva scelto l’ordinanza contingibile e urgente per velocizzare i tempi di tutta l’operazione. In mancanza di risposte, tranne le spiegazioni che l’assessore Sergio De Cola aveva dato nel momento in cui sembrava essere stata decisa la revoca dell’ordinanza e che però non motivavano appieno le scelte dell’esecutivo di Palazzo Zanca (VEDI QUI), la consigliera Russo ha così deciso di spostare il caso Ato3- Amam fuori dal Comune.

Il Prefetto però non può intervenire nel merito della questione perché non rientra tra le competenze della Prefettura, ma sembra non avere intenzione di lasciare nel cassetto la richiesta della consigliera Russo e così ha deciso di chiamare in causa l’assessorato regionale che adesso valuterà tutta la documentazione inviata dalla Russo. Tra i punti che la consigliera aveva messo in luce c’era il fatto che l’ordinanza ad oggi non sia stata eseguita, anzi risulti “sospesa” in seguito ad una riunione dell’assemblea dei soci dell’Amam dello scorso 24 agosto, nel corso della quale si è deciso di sospendere le procedure di mobilità del personale Ato. Quindi un’ordinanza né ritirata, né adottata, ma sospesa, a cui si è aggiunto l’atto di indirizzo del 3 settembre con cui la Giunta comunale ha disposto che il servizio di manutenzione verde avvenga grazie all’assunzione a tempo determinato, a completamento delle risorse umane necessarie (ci si chiede quali siano: dipendenti Amam? o AtoMe3 o Messinambiente, visto che la mobilità non è stata ancora attuata?), di ex Lsu/Lpu del Comune di Messina (senza riferimento alcuno in tale delibera dell’attuazione della mobilità interaziendale precedentemente stabilita).

Nel frattempo, dopo la nota della Russo, si è aggiunto anche il bando di selezione dell’Amam per personale da impiegare nella cura dei cimiteri e delle ville, bando che non tiene conto del passaggio degli Ato e non considera neanche quelle procedure di mobilità interaziendale previste dalla stessa amministrazione.

A questo punto non resta che attendere per scoprire se l’assessorato Enti locali deciderà di porre la sua lente d’ingrandimento sull’ordinanza del 30 luglio e sul modo in cui l’amministrazione avrebbe voluto trasferire i lavoratori dell’Ato3 all’Amam.

Francesca Stornante

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