"Viene totalmente ignorato - scrivono gli occupanti - il fatto che quel plesso abbia dato un tetto a otto famiglie in emergenza abitativa attraverso un percorso di Autorecupero dal basso e a costo zero"
Il 30 novembre, la giunta comunale ha approvato una delibera proposta dall’area tecnica dipartimento manutenzioni immobili comunali, su “riqualificazione dei quartieri degradati per la realizzazione di un centro di aggregazione socio-ricreativo dell’edificio "ex scuola Ugo Foscolo", sita in via Palermo”. Il progetto prevede che al piano terra verrà organizzato un centro di aggregazione sociale-ricreativo, mentre i restanti piani ospiteranno uffici pubblici.
“In questa delibera calata dall’alto dall Amministrazione Accorinti – scrivono gli occupanti – non viene considerato che quel posto (che è uno degli edifici meno fatiscenti di Messina) dal 2 gennaio 2015 è stato riaperto dopo due anni di abbandono e saccheggio, e si propongono attività sociali quali: sala da ballo, palestra popolare, teatro, mostre, doposcuola, concerti, presentazioni di libri e laboratorio informatico, che danno una concreta alternativa ai ragazzi che vivono in un quartiere degradato, tutto gratuitamente. Ma la cosa più triste è che viene totalmente ignorato il fatto che quel plesso abbia dato un tetto a otto famiglie in emergenza abitativa attraverso un percorso di Autorecupero dal basso e sempre a costo zero. Esistono decine e decine di modalità per riqualificare un quartiere degradato e decine di edifici abbandonati nel quartiere di Giostra ma altrettanti in altri quartieri degradati della città. Pertanto ci sembra scandaloso questo spreco di denaro pubblico utilizzato per riqualificare quello che non ha bisogno di essere riqualificato, utilizzando denaro pubblico per un importo complessivo di 1 milione e 50mila euro, suddiviso in 680mila euro stanziati dalla Regione e 370mila messi a disposizione dalla cassa dell’Amministrazione Comunale. Nonostante questi ripetuti tentativi di minacce, nonostante i tentativi di criminalizzazione degli inquilini della ex Foscolo, attraverso letterine anonime e articoli diffamanti noi resistiamo”.