Uil e Cgil contro il sindaco sceriffo: "Stop al fango sui lavoratori"

Uil e Cgil contro il sindaco sceriffo: “Stop al fango sui lavoratori”

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Uil e Cgil contro il sindaco sceriffo: “Stop al fango sui lavoratori”

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venerdì 14 Settembre 2018 - 05:56

Durante il consiglio comunale di mercoledì sera il sindaco ha definito scarsi i dipendenti di Palazzo Zanca, i sindacati non ci stanno e attaccano a muso duro. Sul piede di guerra anche i segretari generali: dal 29 giugno De Luca non ha trovato il tempo per un confronto.

Non si può assistere un giorno sì e l’altro pure ad una continua campagna denigratoria generalizzata nei confronti di tutti i dipendenti comunali. E’ irriguardoso nei confronti della stragrande maggioranza dei lavoratori che fa il proprio dovere con dedizione e profitto. Dipendenti che vengono additati dall’opinione pubblica come nullafacenti o scarsi, come ha fatto il sindaco Cateno De Luca, addirittura in una sede istituzionale, è a dir poco aberrante”.

Lo affermano Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, Pippo Calapai ed Emilio Di Stefano, rispettivamente segretario generale e segretario aziendale della Uil-Fpl Messina.

I sindacati ricordano che ilsuccesso di un’amministrazione, tendente a garantire massima efficienza ed efficacia nei servizi, dipende lo più dal modello di organizzazione del lavoro e delle regole e dei criteri che vengono applicati per la valorizzazione delle professionalità di cui è dotata, cosa che al Comune di Messina, ad oggi, è mancata. Per questo ritengono inaccettabile che, anziché cercare i veri responsabili che hanno portato al collasso finanziario questo Ente, l’attenzione venga dirottata sempresui dipendenti comunali, come se fossero i veri responsabili della cattiva gestione amministrativa del Comune.

Poi un messaggio diretto al sindaco: “Le sue continue esternazioni, non sempre condivise dalla nostra organizzazione sindacale, sembrano sempre più da campagna elettorale. Si ricordi che i datori di lavoro valorizzano sempre le proprie Risorse umane, mentre lei, al contrario, getta fango, disprezzo e discredito, penalizzando oltremisura tutti i lavoratori in maniera indistinta. Sembrerebbe che il sindaco De Luca stia cercando l’alibi per nascondere eventuali fallimenti nell’azione amministrativa della città di Messina. Se ci sono raccomandati o nullafacenti, il primo cittadino ha il dovere di rimuoverli, ma basta gettare fango su tutti”.

In campo per difendere i dipendenti di Palazzo Zanca anche la Cgil. «Dopo l’accusa rivolta ai dipendenti comunali di essere abituati a chiacchierare troppo di fronte alle macchinette del caffè, alias dei fannulloni alla brunettiana maniera, il sindaco sceriffosferra l’ennesimo schiaffo al personale di palazzo Zanca».

«Per il segretario generale della Fp Cgil Francesco Fucile e la RSU Peppe Previti, De Luca si ostina ad attaccare il personale alle dipendenza del Comune senza purtroppo considerare i pericolosissimi effetti che le sue dichiarazioni sono destinati a determinare: non solo tra i cittadini-utenti, ma anche tra gli stessi lavoratori, la stragrande maggioranza dei quali, con impegno e dedizione, fanno il possibile per garantire il buon funzionamento della macchina amministrativa.

«Sembra che i dipendenti comunali, per il sindaco, siano buoni o cattivi“a seconda della convenienza”: sono buoni se “servono” a preparare, nel più breve tempo possibile, le carte e gli atti necessari a dare corpo ai suoi provvedimenti (vedi caso delibera Arisme), sono cattivi, o “superflui”, se invece non rispondono alle sue esigenze amministrative.

Le affermazioni generiche e poco circostanziate di De Luca, troppo abituato a sparare nel mucchio pur di non deludere i suoi “elettori”, o sarebbe meglio dire i suoi followers, lo portano probabilmente a dimenticare di essere il sindaco di un’intera comunità – e non solo di una parte – composta anche da quei lavoratori che troppo facilmente finiscono nel mirino dei suoi attacchi verbali».

I sindacalisti della Fp Cgil, pur approvando la strategia finalizzata a voler “estirpare” eventuali sacche di inefficienza, non possono accettare che il sindaco accusi i dipendenti, tanto di palazzo Zanca, quanto delle partecipate, di essere di scarso livello, sia in termini di qualità che di professionalità. «E proprio restando in tema di livello, spiace constatare come fino ad oggi, nonostante le numerose inchieste giudiziarie che negli ultimi mesi hanno scosso la città, non ultima, appunto, l’operazione “Terzo livello”,il sindaco De Luca, che nel corso del suo intervento in consiglio ha denunciato la presenza di lobbies dietro alcune spese del Comune, non abbia trovato il tempo di rilasciare anche una sola dichiarazione rispetto a quanto emerso dalla indagini».

Anche Fucile e Previti lanciano un messaggioa De Luca: «Se avesse veramente a cuore il bene della città, dovrebbe confrontarsi e, dove possibile migliorare la formazione del personale. Ad oggi, invece, le parole e gli slogans si sprecano, mentre ifatti si manifestano con atti amministrativi monchi e a volte ingiusti».

Contro De Luca insorgono anche i tre segreari generali di Cgil, Cisl e Uil. Non solo per il modo di additare i dipendenti di Comune e partecipate, ma soprattutto per il mancato confronto con il mondo sindacale. Fino ad ora infatti De Luca, che ogni giorno ha un’agenda fittissima di appuntamenti e che in due mesi di sindacatura ha già incontro praticamente mezza città, non ha mai interloquito con i sindacati confederali, rinviando di volta in volta gli incontri fissati. Così, di fronte all’ennesimo e ingiustificato rinvio dell’appuntamento fissato per il prossimo 17 settembre, i tre segretari hanno detto basta.

Giovanni Mastroeni, Tonino Genovese e Ivan Tripodi, in considerazione dell’ennesimo e ingiustificato rinvio dell’incontro fra il sindacato confederale e il sindaco della città di Messina Cateno De Luca fissato per il prossimo 17 settembre, in una comunicazione hanno contestato tale rinvio. I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil avevano chiesto un confronto con la nuova amministrazione comunale già lo scorso 29 giugno, ma ad oggi nulla.

«In considerazione dell’aggravarsi di una serie di importanti tematiche per la collettività (Atm, Amam, Messina Servizi, mensa scolastica, servizio pulimento stabili comunali nonché continui e ingiustificati attacchi verbali mezzo stampa e social contro i dipendenti comunali non più sopportabili), ritengono gravissimo, ingiustificato e senza precedenti nella storia democratica della città di Messina l’ennesimo rinvio dell’incontro più volte fissato da parte del sindaco De Luca».

F.St.

6 commenti

  1. Eh si…una volta tanto che viene chiesto o imposto…fate voi…di fare ciò per cui si stati assunti in maniera impeccabile …scattano le proteste!…Tipica mentalità Buddace!

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  2. Non confondiamo il controllo, doveroso, ma difficile da effettuarsi, con la delazione.
    Qualcuno ha notizie di provvedimenti presi nei confronti dei dipendenti che non si occupavano del decoro di Villa Dante?
    Lo stesso De Luca li aveva indicati come “poco efficienti” , sia loro che i loro responsabili del controllo.
    E’ possibile sapere se nei loro confronti è stato intrapreso un qualunque provvedimento e/o verifica?
    Grazie.

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  3. Sono certo che gli impiegati che lavorano seriamente, non sono sconvolti dall’atteggiamento del Sindaco perché è dalla loro parte. Si sconvolgono i nullafacenti che temono un cambiamento del loro status ( di nullafacenti ). I sindacati oggi più di ieri sono preoccupati a non perdere tessere….. e che tu sia un fannullone od un onesto lavoratore, a loro poco importa……

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  4. Ehhhhhhhhhhh Sindaco stai andando a smuovere situazioni consolidate negli anni, ci stai spasciannu i brighia ai sigg sindacalisti che poi devono cercare altre coperture per i loro rappresentanti ae ai loro amici:……………………ciu brucia u c…………..EVVAIIIIIIIIIIIIII

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  5. sono compatti a difendere la “zavorra” mai i “galleggianti”

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  6. A norma di legge un sindaco è il datore di lavoro dei dirigenti e dei dipendenti del comune che amministra. Evidentemente anch’egli dovrebbe rimproverarsi qualcosa se la macchina amministrativa non funziona. Piuttosto che sbraitare sui social, sarebbe più corretto segnalare ai dirigenti eventuali disfunzioni accertate e chiedere l’adozione dei giusti correttivi. Dire che i dipendenti sono professionalmente scarsi, equivale a dire che i dirigenti sono pessimi ed il sindaco anche peggio.

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