Cittadini, istituzioni e rappresentanti dei movimenti al consiglio comunale aperto di solidarietà all'imprenditore vittima del racket
CASTEL DI LUCIO – Gremita in ogni angolo la sala consiliare di Castel di Lucio dove ieri istituzioni e comunità locali si sono strette intorno a Michelangelo Mammana, l’imprenditore anti racket vittima dell’ennesimo attentato al cantiere.
Attentato al cantiere non ferma lotta per la legalità
Al consiglio comunale aperto ha partecipato lo stesso costruttore che alla fine, visibilmente commosso, ha ringraziato tutti quanti ed ha ribadito che la lotta per la legalità non si ferma e neppure l’atto incendiario che lo scorso mese ha distrutto il mini escavatore nel cantiere di Motta d’Affermo lo ha convinto ad arretrare. Dopo gli interventi è stato stilato un documento di solidarietà all’imprenditore e di ferma condanna di ogni forma di mafia, attraverso l’impegno di tutti.
Le comunità accanto a imprenditore e lavoratori
Sindaci, esponenti politici, rappresentanti delle associazioni per la legalità, semplici cittadini e i lavoratori dell’impresa hanno affollato l’aula, dove ha preso la parola il sindaco di Castel di Lucio Giuseppe Giordano, per condannare fermamente ogni atto di criminalità. Il parroco della cittadina, padre Carmelo Lipari, ha invece richiamato tutti al dovere di solidarietà nei confronti dell’imprenditore.
La solidarietà della politica
Presente anche l’ex presidente del Parco dei Nebrodi e presidente della Fondazione Caponnetto Giuseppe Antoci. “Fare impresa senza cadere nelle mani di associazioni mafiose si può, il miglior modo di fare antimafia è quello della famiglia Mammana”, ha detto l’oggi candidato alle Europee per il M5S.
Solidarietà anche dalla senatrice Dafne Musolino: ” Con l’azione criminale ai danni dell’impresa di Castel di Lucio, in provincia di Messina, si è consumato l’ennesimo tentativo di intimidire e danneggiare la buona imprenditoria siciliana, quella che non scende a compromessi e che aspira ad una Sicilia libera da tutte le mafie, di qualsiasi genere”. “Come Italia Viva siamo vicini a questo imprenditore ed alla sua famiglia, ai suoi lavoratori, pronti a sostenerne la lotta antimafia”, conclude la componente della Commissione Parlamentare antimafia.