I lavori sono stati terminati sei mesi fa, ma lo spazio non è ancora stato aperto poiché i dieci lampioni esistenti non sono stati allacciati alla rete elettrica. Mancanza di fondi e conflitto di competenze
Il consigliere della III circoscrizione, Massimiliano Minutoli, torna sulla vicenda dell’area attrezzata di Santo Bordonaro (vedi correlato). I lavori sono stati terminati sei mesi fa, ma lo spazio non è ancora stato aperto poiché i dieci lampioni esistenti non sono stati allacciati alla rete elettrica. Minutoli spiega di aver incontrato l’ing. Saglimbeni, energy manager del Comune, per avere chiarimenti sulla vicenda, ottenendo da quest’ultimo la seguente motivazione: “Non possiamo farlo noi in quanto la struttura è direttamente gestita dall’Iacp che ne è il proprietario”.
Il consigliere ha quindi incontrato il commissario dello Iacp, Venerando Lo Conti, che ha asserito che l’Iacp non ha risorse disponibili per procedere all’allaccio alla rete elettrica e quindi ha invitato l’associazione Rinascita Santo Bordonaro a procedere in autonomia per tale operazione.
L’associazione, che fino ad oggi si è occupata della pulizia, della custodia e delle manutenzioni dell’area, non ha però la possibilità economica in quanto senza fini di lucro, volta solamente a svolgere attività sociali in favore dei residenti.
Minutoli ha quindi proposto all’Ing. Lo Conti di realizzare un incontro con i dirigenti Comunali ed i rispettivi assessori di riferimento, per attuare una convenzione tra Iacp e Comune di Messina, utile ad ottenere le condizioni affinchè l’allaccio e le relative spese possano essere a carico della pubblica amministrazione in maniera legale e trasparente.
L’ing. Lo Conti, ha apprezzato e condiviso la proposta, comunicando che fornirà ulteriori notizie nella settimana che inizia oggi.
L’associazione Rinascita Santo Bordonaro ha intanto comunicato che se la vicenda non dovesse essere risolta entro i termini stabiliti con l’Ing. Lo Conti, provvederà al rilascio della struttura al proprietario in quanto l’atto di convenzione a suo tempo sottoscritto non ne consente una gestione in sicurezza. (Ma. Ip.)
Un teatrino tipicamente “messines-buddacesco”. Si commissiona e realizza un’opera di pubblico interesse e poi la si lascia “fetere” perchè non c’è il preventivo (e neanche successivo) accordo sulla gestione. Un suggerimento: stipulate un contratto di fornitura intestato Buzzanca/Lo Conti e pagate la bolletta un bimestre ciascuno. “Spattitivi i spisi comu i frati” insomma. Mamma vogghiu moriri!!!!!!!!!!!