“Si reputa che si possano creare le condizioni per un reimpiego totale dei lavoratori Messinesi nel comparto notte, valutando sia possibili percorsi di mobilità all'esodo per chi ne avesse i requisiti, sia il ricorso, se necessario, a forme di solidarietà equamente ripartite sulla forza lavoro nazionale”
Stavolta dal campanile del Duomo non scenderanno neanche di un gradino. Gli 85 ex Servirail aspetteranno non soltanto le risposte, ma i fatti. Le proposte che in 45 lavoratori hanno firmato sono state consegnate dai sindacati ai parlamentari Enzo Garofalo (Pdl) e Francantonio Genovese (Pd) che le porteranno al tavolo delle trattative a Roma. Michele Barresi, Cisl, Lillo Rizzo, Ugl e Mariano Massaro, Orsa, non hanno aggiunto né cancellato nulla, hanno ripreso esattamente le proposte di chi sulla sua pelle ha vissuto ora per ora la vertenza e che meglio di chiunque altro conosce le possibili soluzioni. La parola, è chiaro, ora passa alla politica ed alla capacità incisiva che la nostra deputazione dovrà dimostrare di avere a sette mesi di distanza dai licenziamenti. Intanto c’è una beffa, almeno linguistica, perché il termine “ripristino” del treno notte Sicilia-Milano è quantomeno fuorviante. Il convoglio che effettuerà dall’11 giugno il percorso Sicilia-Milano nasce a scapito del Sicilia-Roma che è stato cancellato dalla tabella dei nuovi orari. I sindacati ricordano nella nota presentata ai due deputati che “ è insufficiente l’offerta treno riservata all’isola anche alla luce dei maggiori sforzi riscontrati nel ripristino dei servizi in altre regioni, peraltro già di per sé meglio collegate al resto del Paese”. I lavoratori della Servirail hanno infatti sottolineato come anche il “ripristino” del Sicilia-Milano e Reggio Calabria-Milano, rischia di non essere sufficiente per gli utenti, dal momento che il primo ha solo 8 vetture (pertanto i passeggeri che salgono in Calabria rischiano di non trovare posto) ed anche il secondo non risponde alle esigenze. Il Sicilia-Milano, da capolinea a capolinea necessita di un impiego di 43 ore e quindi almeno di 38 unità (più tre nella gestione degli impianti a terra), il Reggio-Milano ne necessita almeno di 18. L’unica soluzione, viene ribadito dalle organizzazioni sindacali nella proposta consegnata a Garofalo e Genovese “è che le Ferrovie si facciano interamente carico del riassorbimento all’interno di qualsivoglia società del Gruppo di tutti i lavoratori e che comunque vengano incrementati i treni e le vetture notte da e per la Sicilia”. Niente compromessi o soluzioni raffazzonate, quindi. Solo l’aumento dell’offerta di Trenitalia con un contestuale aumento della composizione dei convogli per Milano, insieme ad un riequilibrio dei servizi resi, possono dare risposte sia ai lavoratori che all’utenza. “Si reputa pertanto – conclude la proposta – che si possano creare le condizioni per un reimpiego totale dei lavoratori Messinesi nel comparto notte, rivedendo i fabbisogni reali e valutando sia possibili percorsi di mobilità all’esodo per chi ne avesse i requisiti, sia il ricorso, se necessario, a forme di solidarietà equamente ripartite sulla forza lavoro nazionale”.
Un’ultima nota Cisl, Ugl e Orsa la riservano ai deputati, chiedendo un sostegno in sede ministeriale in merito alla sottoscrizione della “clausola sociale” che le organizzazioni sindacali stanno contrattando in queste ore con il Gruppo FS nell’ambito del rinnovo del contratto, al fine di garantire per il futuro adeguate tutele ai lavoratori del comparto appalti ferroviari. Questa la proposta che hanno firmato 45 Servirail messinesi e che adesso è in mano ai deputati per finire sul tavolo del Ministero e di Fs. Poche parole, semplici, chiare, senza esasperazioni né voli pindarici e che rispondono alle esigenze dei lavoratori e di un’intera comunità. (Rosaria Brancato)
Come ho più volte ripetuto e ribadito il problema del “ripristino” del collegamento Sicilia Milano/Torino/Venezia/Bolzano è SOLTANTO politico!
Trenitalia essendo l’unico gestore delle ferrovie in Italia (non possiamo definire gestore completo nè NTV, nè Arenaway…)ha il DOVERE di mantenere in esercizio e in maniera sufficiente per l’utenza, i collegamenti da e per la Sicilia, mentre il Governo ha il DOVERE di far rispettare la continuità territoriale e di NON far DSCRIMINARE i siciliani. E’ difficile da capire???