All'ordine del giorno i consuntivi 2010 e 2011, il previsionale 2012 e una nuova delibera per il ticket d'attraversamento, per ovviare all'errore della scorsa seduta. In cui era stata cancellato "a loro insaputa"
Piano piano, in extremis ci si arriva. Il consiglio comunale, che tecnicamente avrebbe smesso di esercitare a norma di legge le sue funzioni più o meno un mese fa, torna a riunirsi per votare quelli che la stessa legge prescrive come “atti urgenti ed indifferibili”. Anche se si tratta di tutto tranne che urgenti, visto che giacciono nei cassetti della presidenza del consiglio (e all’ordine del giorno) da mesi. Si tratta dei bilanci consuntivi 2010 e 2011 e del previsionale 2012 dell’Atm, e della trasformazione della stessa azienda trasporti in società per azioni. I primi sono stati recapitati in consiglio comunale da almeno un paio di mesi, il previsionale qualche giorno dopo e anche la trasformazione dell’Atm in Spa (al momento l’azienda speciale è in stato di liquidazione), prevista già dall’amministrazione guidata da Giuseppe Buzzanca un anno fa, non è proprio “di primissimo pelo”, essendo stata inviata in consiglio da almeno un mese. Tutte proposte di delibera che erano già all’ordine del giorno anche nella seduta di una settimana fa, durante la quale si è invece votata negativamente l’istituzione di nuove zone a traffico limitato. La stessa votazione, incidentalmente, che ha cancellato l’ecopass, il ticket di attraversamento dello Stretto di Messina, ai sette provvedimenti da discutere è stata aggiunta una nuova, ulteriore delibera “urgente e indifferibile: l’istituzione, cioè, di nuove “zone a traffico limitato poste in prossimità degli imbarcaderi cittadini, in funzione disincentivante per i veicoli in attraversamento dello Stretto”. Praticamente l’ecopass cancellato comicamente una settimana fa.
Scrivetegli le delibere in dialetto, forse le capiranno.
QUALE INSEGNAMENTO DALLE ELEZIONI COMUNALI DI IERI PER NOI MESSINESI? Intanto due dati statistici, l’ASTENSIONE è in forte aumento, 4 italiani su dieci non votano e in città come Roma, quella più aderente ad elezioni nazionali perchè fortemente politicizzata, sono 5 su dieci. In valore assoluto tutti i partiti perdono voti, ma in valore percentuale è il MOVIMENTO 5 STELLE a subire un tracollo, è evidente l’abbandono del voto di opinione nei confronti di questo movimento, rispetto al recentissimo dato nazionale. La gente non riconosce più i GRILLINI come propri rappresentanti in Parlamento, non voglio qui analizzare il perchè, colpa dei media in mano al sistema d’interessi, colpa degli eletti, per la gente questo non conta nulla, conta solo la consapevolezza che la politica, in una DEMOCRAZIA trasformata in BUROCRAZIA, non possa più risolvere i problemi, quelli della vita quotidiana, che diventino più pesanti da sopportare, in assenza di ideali forti e delle idiologie del novecento, cosa pensate che sia l’omicidio del caino ragazzo diciassettenne, che brucia viva, per amore, la sua fidanzatina sedicenne, se non una pertita degli ideali, complici la famiglia e la scuola, che da quarant’anni educhino i nostri giovani solo al SI e mai a un NO. Saranno contenti CALABRO’ e GAROFALO, si sentono in tasca il ballottaggio, addirittura il primo comincia a credere al premio di maggioranza al primo turno, raggiungere il 40% delle liste collegate. Ma i messinesi hanno un’offerta politica nuova rispetto al passato, un’ultima occasione, ACCORINTI e TINAGLIA di RESET, e la stessa SAIJA di 5 STELLE, anche se indebolita politicamente dal risultato elettorale. Io ho gli stessi dubbi di molti di voi, vado ad ingrossare l’ASTENSIONE o voterò l’entusiasmante ACCORINTI o il concreto TINAGLIA, ovvero affidarmi alla tenace SAIJA, certamente non voterò le due facce della stessa moneta, CENTROSINISTRA e CENTRODESTRA, mai spesa per l’interesse generale dei messinesi.
Leggo:”Si tratta dei bilanci consuntivi 2010 e 2011 e del previsionale 2012 dell’Atm”. Se sbaglio spero che qualcuno mi corregge fornendomi le necessarie delucidazioni. L’invito viene rivolto anche alla redazione do “Tempo stretto online”. A me non risulta che il “Bilancio consuntivo 2009” sia stato esaminato dal Consiglio Comunale. Quest’ultimo bilancio consuntivo 2009 è stato predisposto in due versioni di cui una seguendo il principio contabile proprio delle aziende speciali adottando la procedura finanziaria, economico patrimoniale, rimasto, tuttavia, incompleto per un ammanco di somme non contabilizzate pari a € 1.008.000,00 circa, mentre l’altro, denominato “Bilancio di esercizio 2009”, redatto dagli uffici seguendo la proceduta economica patrimoniale, propria delle aziende private, una volta ultimato, su specifica disposizione del Sindaco on-le Buzzanca, è stato trasmesso alla primaria società di revisione per essere certificato. Detta società non espresse alcun parere, avendo rilevate divergenze contabili, così come nessun parere è stato espresso dal collegio dei revisori dell’azienda. Risulta che il citato “bilancio consuntivo 2009” è stato trasmesso, da moltissimi mese, al Comune di Messina per gli ulteriori adempimenti di conseguenza. A me non risulta che detto “bilancio consuntivo 2009” sia stato esaminato dal Consiglio Comunale. Se così fosse, come può il Consiglio Comunale esaminare i “Bilanci consuntivi 2010 e 2011” senza avere prima esaminato quello dell’esercizio precedente? Mi rendo conto che a Messina tutto è possibile dato che, pour essendo la città nella fogna, la si descrive, falsamente, in un prato fiorito. Sono certo che Meredit può darmi chiarimenti. RIMANGO IN ATTESA
Un dato, definitivo, c’è già e parla chiaro: alle regionali in Val D’Aosta, l’M5S ha preso il 6,6, ovvero tre volte meno di quanto registrato alle politiche, il 18,6 per cento. Mentre i dati del test decisivo di Roma, dicono che il candidato del movimento di Grillo, Marcello De Vito, si è attestato intorno al 13%, esattamente la metà di febbraio, allora i Cinque Stelle sbancarono con il 27,3 %. La caduta è ovunque: a Bresciasi passa dal 16 al 6 e a Siena, dove ci si aspettava un boom dell’M5S, visto lo scandalo del Montepaschi, il voto scende drammaticamente dal 20 al 7,5. Ad Ancona i voti per Grillo sono stati praticamente dimezzati. Insomma i Cinque Stelle, non vanno al ballottaggio in nessun capoluogo di provincia
A scanso di equivoci: il MoVimento 5 Stelle ha perso certamente valangate di voti proprio nel territorio dove avrebbe dovuto essere più forte!Non RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI PREFISSATI è COMUNQUE UNA sconfitta!
Detto questo, raffrontare le elezioni politiche con quelle locali non è corretto nè ha un senso, quindi i dati percentuali che hai confrontato non sono rapportabili tra loro.
Non c’è nessuna “caduta”, nessun “crollo” perchè NON C’E’ ALCUN RISCONTRO OGGETTIVO.
E’ ovvio però, senza nascondere la delusione, che il MoVimento 5 Stelle si aspettava tanti voti in più che non ci sono stati, è ovvio che si dovrà fare mea culpa per un messaggio che non è arrivato all’elettorato il quale si è quindi “rifugiato” nel non-voto.
…e se invece di riproporlo lo togliessimo l’INUTILE ECOTASS???
E’ vero ma dimentichi che il successo è avvenuto con una pessima legge elettorale ( si votava il partito) qui invece si doveva puntare sui volti e sulla affidabilità dei singoli..
E’ vero!!! Infatti aspetto con trepidazione i risultati delle amministrative di Messina.
Voglio vedere quale “affidabilità” hanno per i messinesi gente come Calabrò(alias Genovese),o Garofalo (PdL…e ho detto tutto!).
Decidono gli elettori…