Galleria Vittorio Emanuele,la giunta muove i primi passi. SiAmoMessina: "E' una non scelta"

Galleria Vittorio Emanuele,la giunta muove i primi passi. SiAmoMessina: “E’ una non scelta”

Rosaria Brancato

Galleria Vittorio Emanuele,la giunta muove i primi passi. SiAmoMessina: “E’ una non scelta”

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sabato 02 Maggio 2015 - 07:39

L'amministrazione delibera un atto d'indirizzo sulla Galleria Vittorio Emanuele,invitando il dirigente a provvedere sia all'iter per la nomina di un amministratore giudiziale che alla modifica del regolamento cosap. Piero Adamo e Daniele Travisano,commentano:"Lieti che la giunta ascolti i consiglieri ma perchè non firma provvedimenti esecutivi? Non sarebbe bastato dare mandato ad un legale invece di fare un atto d'indirizzo?"

Due anni dopo l’insediamento la giunta Accorinti inizia ad affrontare il caso Galleria Vittorio Emanuele. Grazie all’assessore Sebastiano Pino, che tra le grane della delega al Patrimonio, ereditata da Cucinotta, si è trovato in primo piano quella relativa ai locali interni alla Galleria che in questi anni non sono riusciti ad ottenere l’autorizzazione per l’utilizzo del suolo pubblico,incappando in un labirinto d’interpretazioni della norma, la strada per la soluzione della vicenda è stata avviata.

La giunta infatti con la delibera n°251 ha emanato un atto d’indirizzo al dirigente del Dipartimento con precise indicazioni per “sbrogliare la matassa”. La delibera fa seguito ad una serie d’incontri che Pino ha avuto con i titolari dei locali e soprattutto alla riunione del tavolo tecnico sulla riqualificazione della Galleria (insediatosi nel giugno 2014) dalla quale sono emersi alcuni punti fermi,primo fra tutti il fatto che lo spazio pedonale interno al sito è di proprietà del Comune,è inoltre a tutti gli effetti una strada, via Vittorio Emanuele III e come tale soggetta alle normative in materia di Cosap come le altre ed infine non esiste più il condominio (elemento al quale sono legati tutti gli aggrovigliamenti interpretativi della vicenda).

Con l’atto d’indirizzo l’amministrazione invita quindi il Dipartimento a 1) procedere alla nomina di un amministratore giudiziale del condominio, che nel rispetto della normativa di riferimento promuova una rielaborazione del regolamento redatto nel 1929 (e nel frattempo, tra una guerra mondiale, la ricostruzione del Paese,il’68 etc etc fino ai giorni nostri,rimasto ovviamente inapplicato oltre ad essere leggermente vecchiotto) nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti i condomini dell’isolato 323 per adattarlo ai tempi attuali e recuperare la vivibilità della Galleria a favore della città 2) il progetto elaborato in seguito all’istituzione del tavolo tecnico preveda una rigida disciplina per l’uso degli spazi interni e dei porticati esterni in conformità ai principi generali di riqualificazione dell’ambiente vincolato come bene monumentale 3) rivedere il regolamento per il rilascio delle concessioni per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche cassando il comma 4 lett. I) dell’art. 5,vincolando comunque le autorizzazioni al rispetto delle prescrizioni contenute nell’art.3 del regolamento condominiale e di suoi eventuali aggiornamenti.

Il nodo centrale è infatti quello relativo al fatto che finora le autorizzazioni sono rimaste aggrovigliate all’interpretazione del termine “eventuale”, ovvero ad un eventuale parere del condominio (interpretandolo come obbligatorio), condominio che appunto dal 1929 al 2015 non si sa che fine abbia fatto.

Proprio questi i due punti emersi dal tavolo tecnico, insediatosi nel giugno 2014 su proposta dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Daniele Zuccarello che sin dallo scorso anno hanno ribadito l’urgenza e l’importanza della riqualificazione della Galleria realizzata sul finire degli anni ’20 con l’obiettivo di farne “il salotto del centro storico”. Quanto poi al groviglio cosap,che ha negli anni impedito agli esercenti di ottenere la concessione dell’occupazione suolo Zuccarello ha presentato diverse richieste di modifica del regolamento proprio per superare l’ostacolo. Sia il vicesindaco Signorino, primo titolare della delega al Patrimonio, che il successore Cucinotta, non avevano finora risolto il caso. Ci sta pensando Sebastiano Pino che nei mesi scorsi ha ereditato la delega. Subito dopo la riunione del tavolo tecnico nei giorni scorsi a ritornare sugli aspetti legati all’occupazione suolo sono stati i consiglieri comunali del”fronte della Galleria”, quanti cioè si stanno impegnando per la sua concreta “resurrezione” , attraverso due interrogazioni.

Il presidente della Commissione consiliare cultura, Piero Adamo (che sul versante utilizzo del sito ha sempre dato massima disponibilità ad ogni forma di collaborazione) e il consigliere di circoscrizione Daniele Travisano nell’interrogazione invitavano l’amministrazione,proprio in base a quanto emerso, “ ad attivarsi affinché il comune n.q di Condomino dell’edificio “Galleria”, in virtù dell’art 1229 del c.c, chieda con un ricorso al Presidente del Tribunale, la nomina di un amministratore di Condominio”. Con la delibera in questione l’amministrazione ha quindi firmato un atto d’indirizzo al dirigente del Patrimonio per avviare le procedure di nomina dell’amministratore giudiziale del Condominio della Galleria Vittorio Emanuele III. I due esponenti di SiAmoMessina si chiedono quindi, dal momento che la giunta non ha “deliberato” ma ha emesso appunto un atto d’indirizzo “se da un lato, gli scriventi apprendono con piacere che il suggerimento da essi fornito è andato a buon fine, dall’altro, sorge spontaneo un quesito: .- Se i Consiglieri “consigliano” e “indirizzano”, e la Giunta fa lo stesso, chi prende le decisioni? –– Se i buoni propositi continuano a non essere accompagnati dalle SCELTE e si continua a “studiare” senza arrivare mai ad una conclusione, si rischia di rimanere sempre nel limbo. Bastava dare mandato ad un avvocato e fare un semplicissimo ricorso!Ancora una volta, questa Amministrazione si perde in un bicchiere d’acqua sempre per lo stesso motivo: La “NON SCELTA”.-“

In sostanza i due consiglieri sottolineano come l’atto d’indirizzo non abbia la stessa “forza” di un provvedimento,che peraltro poteva essere fatto con estrema semplicità e lasci invece al dirigente sia la scelta che i tempi e le modalità per eventualmente applicarlo.

Sempre sull’argomento e sempre nei giorni scorsi i consiglieri comunali Nicola Cucinotta, Daniele Zuccarello,Donatella Sindoni, Benedetto Vaccarino (tutti Pd) e Libero Gioveni,Mariella Perrone e Carmelina David (Udc) avevano presentato un’interrogazione sull’aspetto cosap “vista la preoccupazione che la doverosa operazione di restauro possa richiedere tempi biblici, chiediamo al sindaco se intende intervenire con tempestività nel porre in essere, realmente e senza slogan, prima dell’arrivo della stagione estiva, tutte le iniziative atte alla valorizzazione della Galleria , se intende farsi carico di emanare un atto di Giunta che dia al Dirigente del Dipartimento Patrimonio indirizzi adeguati per la concessione di autorizzazioni all’utilizzo del suolo pubblico all’interno della Galleria, nel rispetto della normativa vigente e del regolamento condominiale al fine di consentire finalmente ai pochi esercenti sopravvissuti l’esercizio della propria attività”.

Numerosi consiglieri comunali stanno inoltre predisponendo un atto da portare in Aula e relativo proprio alla modifica del regolamento cosap per consentire finalmente,alla luce di elementi evidenti, agli esercenti della Galleria di essere considerati dall’amministrazione uguali a tutti gli altri. Anche in questo caso il timore è che un atto d'indirizzo da parte della giunta non basti a portare ad un risultato nè immediato nè definitivo nè risolutorio,ma comporti un ulteriore allungamento dei tempi.

Rosaria Brancato

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