"Ho scelto Catania perchè lo ha chiesto la Regione Sicilia", dichiara il ministro. "Sente solo quello che vuole sentire, sopratutto se a dirglielo è Enzo Bianco", replica il governatore. IN ALLEGATO LA RICHIESTA DI CROCETTA PRO CATANIA INVECE CHE DI AUGUSTA
Sui porti siciliani è guerra tra il Presidente della Regione Crocetta e il ministro Delrio.
“Ho dato la Presidenza a Catania perché così ha chiesto Crocetta” svela il ministro ai trasporti ed alle infrastrutture Delrio dopo le proteste del Presidente della Regione per la presidenza assegnata a Catania per i primi due anni.
“Il ministro sente solo da un orecchio, quello al quale gli parla Enzo Bianco”, è la replica del governatore.
Nel mezzo della contesa ci sono 3 porti (Augusta, Catania, Messina), un carteggio Palermo-Roma che potrebbe svelare retroscena interessanti, 2 poltrone pesanti da assegnare soprattutto le proteste dei messinesi.
A far scoppiare la guerra tra ministro e governatore è stata la decisione di nominare Andrea Annunziata presidente dell’Autorithy Augusta-Catania, assegnando a quest’ultima, nonostante non sia porto core, la presidenza e l’autonomia per i prossimi 2 anni, guarda caso gli ultimi anni che vedranno Augusta porto core. Dal 2020 infatti verrà ridisegnata la mappa europea dei porti core ed Augusta di recente sta perdendo “smalto” e difficilmente il ruolo verrà confermato.
La consegna dello scettro a Catania, nonostante non sia porto core non è andata giù ad Augusta e ha fatto infuriare i messinesi che da mesi chiedono l’autonomia per l’Authority dello Stretto e si sentono rispondere che a comandare deve essere Gioia Tauro perché porto core. Le decisioni del ministro, che di fatto ha premiato Enzo Bianco, non sono piaciute neanche a Crocetta che ha dichiarato chiaro a tondo il suo no ad Andrea Annunziata e pari dignità per Augusta e Messina.
“Il ministro mi ha chiesto di dare l’assenso sul presidente dell’Autorità portuale di Catania- spiega Crocetta- e io ho detto che non sono d’accordo. La legge stabilisce che il Piano va concordato con la Regione, oltretutto siamo Regione a Statuto speciale. Mi ha dato il nome di Andrea Annunziata, sconosciuto al territorio siciliano, faceva il presidente dell’Autorità portuale di Salerno e ce lo vogliono piazzare in Sicilia. Ho contestato il piano accorpamento dei porti sin dall’inizio. Augusta e Catania devono avere pari dignità e Messina deve avere riconosciuta l’autonomia. Se Catania viene equiparata ad Augusta deve esserlo pure Messina”.
Il ministro Delrio non ci sta e dopo le dichiarazioni al vetriolo di Crocetta diffonde una nota all’Ansa: “La scelta su Catania è stata fatta in seguito alla richiesta della Regione siciliana, cui è stata data risposta positiva, specificando che si tratta di sede transitoria per un periodo di non più di 2 anni. Sul sito del Ministero è possibile visualizzare la richiesta motivata della Regione Siciliana”.
In realtà il transitorio di Catania rischia di diventare permanente perché appunto dal 2020 ci sarà la nuova classificazione dei porto core, ma nel frattempo non si è fatta attendere la precisazione, altrettanto pepata di Crocetta che spiega d’aver trasmesso una nota corposa nella quale quasi tutta l’istanza mirava alla richiesta d’autonomia per Messina e solo nell’ultima parte si chiedeva pari dignità tra Augusta e Catania, in modo da riequilibrare i due porti.
“Delle 3 richieste avanzate il ministro ne ha ascoltata solo una, quella che interessava ad Enzo Bianco. Le altre 2, ovvero pari dignità per Augusta e Messina, le ha ignorate”.
Il ministro ha pure ignorato il no alla designazione di Andrea Annunziata quale presidente dell’Autorità portuale di Catania-Augusta. Con la riforma a fare “bingo” è stato il presidente della Regione Campania, De Luca, che ha ottenuto per la sua Salerno l’autonomia sin dalle prime battute senza neanche dover sforzarsi di protestare, e addirittura è riuscito nel fare designare in Sicilia l’ex presidente dell’Authority di Salerno….
Il ministro Delrio però su Catania ha ragione, perchè davvero Crocetta il 12 settembre ha trasmesso una lettera a favore della città etnea (in allegato il download della nota )esprimendosi per un "porto core" naturale e invitando il governo ad agire di conseguenza.
E’ evidente comunque che il ministro Delrio non ha in grande simpatia la Sicilia, Pd siciliano compreso, visto che finora non ha ascoltato nessuna delle proteste dell’isola. In questi giorni è stata avviata anche una petizione, proprio da esponenti del Pd, per ribadire la richiesta. Anche in Calabria la designazione di Rossi (proveniente da Genova, terra cara a Delrio) ha suscitato le proteste della deputazione calabrese.
La riforma dei porti non può diventare una scacchiera dove sistemare ruoli e poltrone a prescindere dal territorio e dalla stessa volontà di chi quei territori rappresenta. Probabilmente per Crocetta sarà compito arduo decidere tra Catania e Augusta ed infatti aveva chiesto pari dignità o una soluzione salomonica ma se si fa eccezione per Catania allora non si comprende perché Delrio, accogliendo l’istanza del presidente della Regione Sicilia abbia saltato tutte le pagine per prendere in considerazione solo le ultime due, quelle di Catania.
Rosaria Brancato
http://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2017-01/richiesta%20Regione%20Siciliana%2012%20settembre%202016.pdf
Al collegamento precedente la richiesta della regione il cui oggetto è :
AUTORITA’ PORTUALE DI CATANIA ……..etc….etc.
Caro “Crocetta” fino a quando potrai abusare della pazienza dei siciliani , hai fatto più danni tu che le cavallette di biblica memoria, Ritirati ad attività contemplatitive.
http://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2017-01/richiesta%20Regione%20Siciliana%2012%20settembre%202016.pdf
Al collegamento precedente la richiesta della regione il cui oggetto è :
AUTORITA’ PORTUALE DI CATANIA ……..etc….etc.
Caro “Crocetta” fino a quando potrai abusare della pazienza dei siciliani , hai fatto più danni tu che le cavallette di biblica memoria, Ritirati ad attività contemplatitive.
IL tibetano cosa dice? è mutu?
IL tibetano cosa dice? è mutu?
Il Sindaco esca dal suo silenzio inquietante.
E’ il sindaco di una città metropolitana, che ha il primo porto passeggeri d’Italia e si affaccia sul mare che porta il nome della città: Stretto di MESSINA.
La volontà politica esprime ancora una volta una decisione punitiva, discriminatoria, massacrante per Messina. La deputazione messinese, Sindaco in testa con al seguito tutti i politici della realtà metropolitana messinese che ritengono di avere un minimo di amore, facciano tutto i passi possibili per evitare questa orribile discriminazione. Non si tratta di fare una nota o una riflessione. Bisogna fare il mondo a quattro, una protesta vera che faccia veramente effetto…come farebbe qualsiasi altra città discriminata.
Il Sindaco esca dal suo silenzio inquietante.
E’ il sindaco di una città metropolitana, che ha il primo porto passeggeri d’Italia e si affaccia sul mare che porta il nome della città: Stretto di MESSINA.
La volontà politica esprime ancora una volta una decisione punitiva, discriminatoria, massacrante per Messina. La deputazione messinese, Sindaco in testa con al seguito tutti i politici della realtà metropolitana messinese che ritengono di avere un minimo di amore, facciano tutto i passi possibili per evitare questa orribile discriminazione. Non si tratta di fare una nota o una riflessione. Bisogna fare il mondo a quattro, una protesta vera che faccia veramente effetto…come farebbe qualsiasi altra città discriminata.