Frodi per Iva evasa per 38 milioni nelle vendite di veicoli dalla Germania. 60 indagati e 5 mandati di arresto europeo
Sono scattate anche nel messinese, in particolare nella provincia tirrenica, le perquisizioni disposte dalla Procura europea di Torino nell’ambito dell’operazione Huracan. Il blitz con 5 arresti e circa 60 indagati ha portato anche ad oltre 450 perquisizioni in diversi paesi europei, una cinquantina in Italia, tra le province di Roma, la Lombardia, la Puglia, la Campania e in Sicilia, dove hanno operato i finanzieri di Palermo, Trapani, Ragusa e Messina.
L’inchiesta ipotizza un giro di frodi per oltre 38 milioni di euro attraverso le compravendite di auto tra un paese ed un altro, in particolare tra la Germania e il Belgio verso gli altri paesi europei, dall’Italia al Portogallo, passando per Spagna e Ungheria. Il mandato di arresto è della procura europea di Colonia.
Per la Guardia di Finanza dietro a una lunga serie di compravendite di auto, circa 10 mila autoveicoli per 225 milioni di euro di fatturato, tra il 2017 e il 2023, c’era una vera e propria organizzazione che utilizzava società di comodo italiane, in realtà gestite da unici venditori tedeschi, per esportare attraverso la “cessione intra comunitaria” e non pagare l’Iva.