I cartelli segnano parcheggi liberi perché i sensori non sono occupati ma in realtà il posto non c'è
MESSINA – I sensori rilevano le auto quando vengono parcheggiate e comunicano alla stazione base che lo stallo è occupato. In questo modo, tramite applicazione ma anche tramite i cartelli elettronici, i cittadini possono vedere il numero di posti liberi ed evitare di recarsi dove non ci sono.
Un sistema che comporta risparmi di tempo e inquinamento perché si impiega molto meno a cercare parcheggio. E’ entrato in funzione a dicembre, anche se in fase sperimentale, e l’app non è ancora disponibile.
La segnaletica decorativa
Peccato che per alcuni messinesi la segnaletica orizzontale sia solo decorativa. Com’è triste l’asfalto, forse le linee vengono disegnate per renderlo più colorato. Lo dimostrano quando marciano sulla corsia di sinistra, in stile inglese, o a cavallo della linea di mezzeria e lo dimostrano anche quando parcheggiano, non rispettando le linee degli stalli. Più comodo fermarsi come capita prima. Basta un parcheggio fuori dalle righe per causarne altri a catena.
Alcuni, addirittura, come dimostrano le foto inviate da una nostra lettrice, parcheggiano a lunga distanza dalla banchina, occupando la carreggiata stradale e lasciando libero il sensore. E cosa succede? Che il sensore non rileva l’auto parcheggiata e indica un posto libero, che in realtà libero non è. Un danno per gli altri, dettato da menefreghismo degli incivili.
Prevedibile, basta un’auto un po’ più avanti, o più indietro, rispetto le linee di demarcazione dello stallo, per lasciare scoperti tutti i sensori, o quasi, dell’isolato. Non è stato un metodo intelligente, né si può migliorare. Quasi mai le auto rispettano le linee di demarcazione del posto auto.
Ma tutto questo “smart” serve davvero ?
Appare che ogni cosa ci costringe, se non si fa come è programmato.
Invece è sufficiente posteggiare, e avere il gratta e sosta, semplice e per tutti.
Invece così, abbiamo un servizio “smart” che ha un costo, ora i parcometri(meglio che niente), che costano.
Invece basterebbero i vigili, che controllano il tagliando: più occupazione, meno spese per il Comune. E magari qualche parcheggio in più gratis….
PS: Ah e siamo ancora all’inizio, con la Ztl si paga per entrare in cento. Telecamere, display numero posti. Ma se paghi, non inquini. Quindi non è per il “green”ma per un “altro green” quello dei soldi che si incassano.
Non vorrei dire…… ma in tutte le città ci sono gli stalli a pagamento e funzionano alla perfezione. . E ‘ sempre questione di educazione!!!
Mi accodo al commento di Sere.Ma quando mai stato,regioni e comuni si sono preoccupati del benessere,della salute e dei bisogni dei cittadini?Ai loro componenti interessa solo far cassa sulle spalle dei contribuenti,stare attaccati alla poltrona e avere potere.e il bello è che siamo noi a metterli su quelle poltrone…
Per non parlare della auto che occupano due stalli e mezzo anziché uno solo
…Marco, credo che tu non abbia ancora capito con chi hai a che fare !!!
…sai, Marco, dove parcheggiano in via Sciascia ??? sotto il cartello di divieto di sosta con rimozione forzata, rendendo la carreggiata praticamente a senso unico … e impedendo ai bus di transitare !!! ho scritto al Comando della Polizia Municipale un esposto denuncia ! me lo trasformi tu in una denuncia alla Procura della Repubblica ???
Basta poco….. Non parcheggi bene, ti prendi una bella multa…. Passi col rosso
…..bastano 5 telecamere in croce che erogano sanzioni…..e vedi come le cose migliorano.. gli incivili bisogna prenderli nel portafoglio…..solo così diventano civili…. Ma se non c’è la voglia di chi ci amministra…inutile lamentarsi.
Diciamo pure che questi parcheggi sono stati fatti malissimo. Ce ne sono alcuni che risultano liberi… e in realtà c’è l’albero piantato! Ma di cosa parliamo?? Era meglio prima!
Amministrazione penosa!
Il sensore è sempre al centro dello stallo? O no? Perché altrimenti non segnala il posto occupato …
Mi terrorizza leggere i commenti di chi, invece di indignarsi per l’inciviltà dei conterranei, polemizza contro i parcheggi Smart, contro le strisce blu, contro qualsiasi forma di evoluzione (ben fatta, mal fatta, perfettibile… ). Saranno gli stessi che arrivati a Milano girano a piedi, in taxi, in tram, in metro, vantando l’efficienza di tutto? E qui? Qui bisogna sostare in tripla fila davanti alla porta del negozio, altrimenti ECCO CHE CHIUDONO PER COLPA DELL’ISOLA PEDONALE!! Bisogna accompagnare i figli a scuola lasciandoli davanti all’ingresso della scuola PERCHÉ SI VABBÈ HANNO 17 ANNI MA PIOVE. In questo caso, non sono i messinesi a posteggiare male ma i sensori posizionati male, la ztl che non va bene, l’inquinamento che non esiste, si è sempre fatto così non vedo perché dovremmo cambiare…. Ho una figlia piccola e a tanti principi spero di educarla ma di sicuro non all’ignavia. Non al qualunquismo. Non a quella che pare essere LA MESSINESITA’.
Nel lontano 2003 ho speso 2 settimane a Torrance, nei dintorni di Los Angeles, per questioni di lavoro. Avevo noleggiato un’auto. Vado ad un appuntamento con un collega americano, che vede come avevo parcheggiato, e mi chiede se avessi pagato due parchimetri invece che uno, visto che, sbadatamente, avevo occupato due stalli. Onestamente, avevo usato poca attenzione nel parcheggiare, penso sia la stessa attenzione usata oggi dai messinesi. E’ questione di “educazione” degli utenti e di “certezza del controllo” da parte delle autorita’ preposte. L’assenza di una o dell’altra consente l’anarchia.
Ad ogni modo, ce la possiamo fare
Soldi buttati all’aria
Non c’e dubbio che gli “automobilisti Messinesi” risultano tra i più maleducati in circolazione , ma questi parcheggi sono stati realizzati in modo sicuramente inidoneo!!! rispetteranno anche la normativa, ma già molti sensori, piantati per terra in pessimo modo risultano divelti, per non parlare della targhetta stampatata sul bordo del marciapiede che è a dir poco orribile!!!!!!!