"Daremo ristoro alle imprese registrate nella piattaforma e faremo anche nuovi bandi", assicura Turano. Ma la figuraccia resta
Alla fine la Regione ha alzato bandiera bianca. Procederà legalmente nei confronti di Tim, erogherà le risorse per chi ha partecipato a questo bando e ne farà di nuovi per chi è rimasto fuori. Ma la figuraccia resta. E resta soprattutto perché mai come in questo caso si è trattato di una cronaca di un flop annunciato.
Il click day non ci sarà
L’assessore regionale alle attività Produttive Turano ed il Dipartimento hanno tirato dritto nonostante le richieste da parte di associazioni, ordini, imprese, deputati. Lunedì 5 il sistema è andato in tilt e si è reso necessario il rinvio all’8, ovvero domani. Ma il rischio era dover assistere ad un replay. E’ così che oggi pomeriggio in conferenza stampa l’assessore Turano ha annunciato la decisione presa dalla giunta. Il click day non ci sarà.
Daremo risposte alle imprese
“Continueremo a considerare la platea degli imprenditori che si erano registrati sulla piattaforma – ha comunque garantito Turano -. Daremo ristoro alle aziende cambiando alcuni parametri del bando e prendendo in considerazione tutte le domande che sono state presentate nella piattaforma”.
“Tutta colpa di Tim”
In mattinata anche la commissione Attività produttive dell’Ars aveva invitato la giunta a fermare un click day che poteva trasformarsi in un disastro. La Tim comunque non ha neanche potuto dare la certezza su eventuali criticità domani. “Sospendere il click day è l’unica soluzione che è possibile mettere in campo davanti a un disservizio causato da altri – ha aggiunto Turano – Nelle prossime ore pubblicheremo i correttivi al bando. Il nostro obiettivo è non fare aspettare più nessuno e non affidarci più a metodi che possono generare incertezze”.
Danno all’immagine
Dalle dichiarazioni dell’assessore è emersa anche la volontà di dare risposte economiche anche a quelle centinaia di imprese che sono rimaste fuori da un bando che presentava troppe criticità. “Sono stati problemi tecnici non dipendenti dalla Regione tanto che il nostro ufficio legale sta valutando se e come tutelare nelle sedi opportune l’immagine della Regione nei confronti del fornitore di servizi” ha poi spiegato il Vice Presidente della Regione Gaetano Armao confermando quanto dichiarato da Musumeci nell’attribuire le responsabilità del crash a Tim. Per le imprese rimaste fuori si troveranno modi per sostenerle attraverso misure correttive per scaglioni. Al di là delle responsabilità “dell’ultimo miglio”, l’intera operazione ha avuto falle legate soprattutto alla mancata volontà di ascoltare i cori di chi invitava a correggere il tiro.
Diventerà ridicolissima!