La deputata di Fi: "Da aprile nessun segno dal ministro Toninelli sul mio primo atto da parlamentare in difesa dell'Ap di Messina-Milazzo. Mi auguro che la risposta data in Commissione alla sua collega non sia solo uno spot per recuperare terreno al sud"
“Sono stata orgogliosa del fatto che il mio primo atto parlamentare abbia riguardato la difesa dell’Ap Messina-Milazzo. Ci tenevo e credevo profondamente e così ho fatto”. Cosi la deputata di Forza Italia alla Camera dei Deputati, Matilde Siracusano, dopo le ultime dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Nel mese di aprile – spiega – ho presentato, da neoparlamentare, una proposta di legge sottoscritta da tutti i deputati siciliani di Forza Italia, Prestigiacomo, Bartolozzi, Germanà, Minardo, Scoma, ritenendola il migliore e più efficace strumento per mettere una toppa a quella decisione che personalmente reputo scellerata che aveva portato il ministro Delrio a tagliare fuori la nostra Authority da quelle per cui fosse possibile prevedere un’eccezione rispetto al mantenimento della propria individualità.
Accorpare Messina a Gioia Tauro è, numeri alla mano – chiosa Siracusano – un assurdo clamoroso. Per tale ragione mi sono spesa subito, dopo un lungo studio, per porre immediatamente all’attenzione del nuovo governo la questione. Spiacente che ad ora non sia ancora giunto neanche un sospiro da parte del ministro Toninelli al riguardo. Apprendo oggi dalla stampa che lo stesso si è dimostrato invece profondamente solerte nel rispondere ad una sua collega di partito riguardo alla questione sollevata in Commissione Trasporti (della quale io non sono membro).
Mi rende comunque lieta l’apertura del ministro – conclude la deputata azzurra – alla proposta di istruire l’Autorità dello Stretto come io stessa propugno nella mia proposta di legge, augurandomi che questi veloci botta e risposta tra lui e la collega pentastellata non siano solo stretegici spot per far recuperare un po’ di consenso al Movimento qui al sud, dopo le recenti uscite che, di fatto, snobbano il Meridione in termini di grandi opere e infrastrutture che, al contrario, vanno considerate a mio avviso prioritarie per il rilancio del mezzogiorno”.