Appalti sospetti, nuovo sequestro di atti al Cas

Appalti sospetti, nuovo sequestro di atti al Cas

Alessandra Serio

Appalti sospetti, nuovo sequestro di atti al Cas

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martedì 17 Giugno 2014 - 18:50

Blitz della Polizia Stradale che ha acquisito una gran mole di documenti nella sede di contrada Scoppo. Nel mirino sicurezza e forniture.

Nuovo blitz degli investigatori al Cas. È cominciato in mattinata e andato avanti a lungo il sequestro di atti operato oggi dalla Polizia Stradale di Messina. Gli agenti se ne sono andati via con una impressionante mole di documenti relativa ad un ampio arco temporale. Nel mirino, in particolare, gli appalti per le manutenzioni, la sicurezza e i controlli.

Il sequestro è stato richiesto dalla Procura ordinaria ma non è escluso che presto il fascicolo finisca sopra i tavoli della Dda, perché tra i documenti acquisiti ci sono anche atti relativi ad appalti e servizi affidati a ditte "in odore di mafia". Appalti che non di rado si rivelano "mortali", perché a base del sequestro c'è infatti l'ipotesi che affidamenti poco chiari, manutenzioni effettuate soltanto "sulla carta", siano collegati agli esiti tragici di incidenti stradali. Ipotesi ovviamente tutta da verificare. L'inchiesta nasce proprio da un incidente mortale avvenuto diversi mesi fa.

Gli accertamenti sono presto incappati in un intervento di manutenzione appaltato, relativo alla tratta interessata, e forse mai effettuato, comunque non come il collaudo lasciava intendere, visti gli esiti tragici del sinistro.

La corposità degli atti acquisiti oggi, e il vasto arco temporale di riferimento, fanno pensare che ormai la discovery della magistratura è ben più ampia. Magistratura messinese che, è d'obbligo ricordarlo, conta decine di fascicoli aperti sul consorzio di contrada Scoppo, che gestisce le autostrade A18 e A20. La Procura messinese vuole cioè vederci chiaro su tutti gli aspetti, dalla sicurezza alla gestione e al bilancio, passando per le "guerre intestine" al personale e per gli appalti sospetti. Proprio oggi la Dia ha confiscato aziende di calcestruzzo, riconducibili a boss barcellonesi, che in passato avevano effettuato forniture ai cantieri autostradali, in particolare in un tratto dove sono avvenuti altri tragici incidenti.

Alessandra Serio

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