Cas, dietro front sui tagli al cda. La patata bollente della sicurezza di Ritiro

Cas, dietro front sui tagli al cda. La patata bollente della sicurezza di Ritiro

Alessandra Serio

Cas, dietro front sui tagli al cda. La patata bollente della sicurezza di Ritiro

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martedì 13 Settembre 2016 - 22:09

La Regione ratifica il no alla cura dimagrante imposta ai consigli di amministrazione delle partecipate, deliberato dal Cas in piena estate. Intanto va a bando l'incarico di direttore della sicurezza del cantiere sul viadotto Ritiro, che all'interno del Consorzio nessuno vuole ricoprire. E la Regione chiede le carte sulla commissione di valutazione delle migliorìe progettuali.

Nessun taglio al cda del Cas. Il Consorzio autostrade di Contrada Scoppo era stato "cooptato" a giugno scorso dalla Regione tra le partecipate che avrebbero dovuto mantenere ad un massimo di 3 componenti il consiglio di amministrazione. I rumor davano in uscita l'avvocato Gazzara, su richieste espressa del Governatore Crocetta. Con un comunicato emanato uno solo giorno dopo la circolare regionale, il Commissario aveva annunciato che entro 15 giorni la decisione sarebbe stata operativa.

Invece ad oggi il cda è ancora composto da 4 persone. Durante l'estate, il Consorzio ha esitato una delibera che spiega perché il cda non può subire tagli, e rimanda il tutto di almeno un anno. Delibera ratificata dalla Regione recentissimamente.

Intanto, ancora deve partire e il cantiere di Ritiro accusa già i primi ritardi. A cominciare dalla chiusura della rampa di entrata, in direzione Palermo, dello svincolo di Boccetta. Già prorogata di una settimana, la chiusura potrebbe essere soltanto parziale. I nodi da sciogliere sembrano essere parecchi, dalla viabilità alternativa all'ordine pubblico.

Uno su tutti, però, sembra essere la difficoltà di individuare, all'interno del Consorzio il tecnico cui spetti firmare la nuova viabilità autostradale. Dal rimpallo tra tecnici CAS sembra che ci siano problemi di una certa rilevanza.

Tra le altre è spuntato anche un corso d'acqua proprio nei pressi del punto dove è stata prevista, dai progettisti Continin e coprogettista Angelo Puccia,una delle principali strutture di supporto. Non doveva essere già nota al momento della progettazione? Di fatto il Rup Anna Sidoti -sindaco di Montagnareale- e il nuovo Direttore dei Lavori Alfonso Schepisi – presidente del Consiglio di San Piero Patti- se ne sono accorti di recente. Sembra si tratti di una sorta di caverna, già attenzionata dagli ambientalisti, dove scorre un flusso d'acqua importante per una città come Messina, dove soprattutto negli ultimi tempi la carenza d'acqua si è fatta sentire.

Anche gli elaborati progettuali hanno registrato grane. L'Anac di Cantone, ad esempio, si è occupato della relazione geologica: aveva sollevato perplessità l'eccessiva somiglianza con il medesimo elaborato relativo allo svincolo di Giostra, depositato al Comune di Messina. Eccezion fatta per la copertina. Sembrava un progetto nato su carta, monco dei rilievi sul posto – forse da qui la svista sulla caverna?

All'epoca il gruppo di lavoro Cas era costituito dall'architetto Lelio Frisone, oggi sospeso dopo i guai giudiziari, e dall'ingegnere Puccia, adesso dirottato sulla Siracusa-Gela.

Successivamente l'incarico di direttore dei lavori e di responsabile all sicurezza è andato all'ingegnere Nino Piccione ma dopo le sue recenti dimissioni all'ingegnere Salvatore Pirrone, dipendente regionale in comando al CAS, è andato l'incarico di responsabile della sicurezza in quanto Piccione, alle prese con due delicati incarichi, ha più volte chiesto di poter ottenere personale per poter seguire l'adeguamento sismico e il consolidamento di Ritiro. Una richiesta che forse non è stata accolta tanto che l'ingegnere Piccione si è dimesso.

Gli è subentrato allora come DL Schepisi – già impegnato sui lavori alle gallerie Tindari-Patti. Anche lui, però, non ha voluto accollarsi la "patata che scotta" della sicurezza dei cantieri sul Ritiro.

Ma a lui, a quanto pare, contrariamente a Piccione, è stata concessa la possibilità di usufruire di ulteriore personale. All'interno del Consorzio la sicurezza del Ritiro continua però a sembrare una faccenda troppo delicata, tanto da ricorrere a personale esterno. Ecco quindi che il 31 agosto scorso il Consorzio ha messo a bando l'incarico di direttore operativo con funzioni di responsabile della sicurezza e ispettore di cantiere per i lavori di consolidamento del viadotto Ritiro, dove Schepisi rimane "soltanto" DL.

Fine delle grane? Forse no. Lo scorso 12 settembre i tecnici a lavoro sul completamento della Siracusa-Gela sono stati tutto il giorno alle prese con gli ispettori regionali. La Regione ha chiesto l'ispezione anche sulle nomine della commissione interna che ha valutato le migliorìe progettuali presentate dalle ditte candidate ai lavori poi assegnati alla Toto Costruzioni.

Alessandra Serio

2 commenti

  1. Questa è una farsa continua nella migliore tradizione siciliana… Abbiamo capito che ai tecnici del CAS interessa solo lo stipendio, lauto e immeritato, ma non lo svolgimento delle mansioni spettanti per tale compenso.
    La soluzione: A CASA!!!
    Ma fino a quando, partendo dai progetti per finire alle nomine di tutte le figure “istituzionalmente” coinvolte, sarà la politica ad imporre i nomi delle varie persone non potremo mai, e ripeto MAI, uscirne.
    Ma forse è anche giusto così, visto il popolo che siamo diventati…

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  2. Questa è una farsa continua nella migliore tradizione siciliana… Abbiamo capito che ai tecnici del CAS interessa solo lo stipendio, lauto e immeritato, ma non lo svolgimento delle mansioni spettanti per tale compenso.
    La soluzione: A CASA!!!
    Ma fino a quando, partendo dai progetti per finire alle nomine di tutte le figure “istituzionalmente” coinvolte, sarà la politica ad imporre i nomi delle varie persone non potremo mai, e ripeto MAI, uscirne.
    Ma forse è anche giusto così, visto il popolo che siamo diventati…

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