La Corte d'appello scagiona l'allora responsabile delle Manutenzioni al Consorzio, in primo grado condannato per la morte del 29enne Giovanni Cambria, volato dal viadotto Montagnareale della A20 nel 2017.
Scagionanato con formula piena, assoluzione perchè il fatto non sussite, il dirigente Cas Carmelo Miano, in primo grado condannato per la morte di Giovanni Cambria. L'imprenditore ventinovenne di Spadafora era volato dal viadotto Montagnareale della Messina-Palermo, il 18 Gennaio 2007.
In prima battuta Miano era stato condannato a 6 mesi e il risarcimento ai familiari della vittima. La Corte d'Appello di Messina, invece, ha ribaltato il verdetto, assolvendolo. Miano, difeso dall'avvocato Guglielmo D'Anna, era chiamato in causa come responsabile dell'ufficio Manutenzione del Consorzio Autostrade.
L'incidente di Cambria, secondo la Procura, era da imputarsi alla mancata messa in sicurezsa dell'alto viadotto di Montagnareale, dove non c'erano ancora i new jersey, i guard rail di nuova generazione. Quel tratto di autostrada nei pressi di Patti è tristemente famoso come il "viadotto della morte" proprio per l'alto numero di incidenti tragici.