L'Ancadic chiede all'Anas di adeguare la segnaletica e verificare se il servizio sia stato predisposto secondo legge nei tratti di Motta e Melito
Autovelox, “croce e delizia” delle nostre strade. Una pena, ovviamente, per gli automobilisti indisciplinati, ma anche giusta tutela per la sicurezza della circolazione. Può trattarsi di uno strumento particolarmente utile lungo strade caratterizzate da gravi problematiche come la Statale “106” Reggio-Taranto.
A Motta San Giovanni, in questo senso è stata già posizionata la segnaletica mirata al servizio di controllo elettronico della velocità in modalità dinamica. Già operativo a Melito Porto Salvo dal 6 luglio scorso, il servizio potrebbe entrare in funzione sul tratto mottese della “106” già dopodomani, lunedì 12.
Fa notare l’Ancadic, però, che prima dell’attivazione di questo servizio per ridurre l’incidentalità si sarebbe dovuta riconfigurare l’area coperta dalla “106”, sistemare i marciapiedi, sostituire gli attuali svincoli con rotatorie. Non essendo stato fatto tutto questo, la Reggio-Taranto nel tratto considerato può essere considerato tuttora “strada a scorrimento veloce”. Con un limite massimo di 50 chilometri all’ora, contro i 70 che potrebbe avere.
C’è poi almeno un’altra criticità: le postazioni d’autovelox a Melito, Saline, Lazzaro, Bocale più tutte le rotatorie producono tempi biblici anche per coprire la breve distanza di 30 chilometri che separa Melito Porto Salvo dal capoluogo metropolitano. Questo genera ritardi per i mezzi di soccorso ma, indirettamente, anche rischi ulteriori perché purtroppo automobilisti scellerati effettuano sorpassi azzardati su entrambe le direzioni di marcia.
Di qui la richiesta all’Anas di rivisitare la segnaletica e verificare se l’installazione dell’autovelox sia conforme alle norme vigenti.